rehab.

Bright eyes.

Ero assorta nei miei pensieri quando, "Signorina Smith, è bello il panorama che vede dalla finestra?" mi richiamò la professoressa, non l'ascoltai, avevo di meglio che stare ad ascoltare la lezione di matematica.

Come c'è finito lì? Che avesse una famiglia?

Mi girai e con uno sguardo annoiato guardai la professoressa che aveva nuovamente cercato di attirare la mia attenzione e le risposi "Mi scusi, ma oggi non ho proprio voglia di starla a sentire sa? " conclusi questa affermazione con un gran bel sorriso, "Allora credo proprio che alla nostra adorata Carrie non dispiacerà passarsi due ore in punizione oggi pomeriggio" tutta la classe si girò verso di me, Cara cominciò a ridere per ciò che era appena successo "Signorina Lawson, se ha tanto da ridere può stare con la sua compagna in detenzione anche lei questo pomeriggio" disse Miss. Wilson tendendo due foglietti verso di noi.

Io e Cara ci alzammo e uscimmo dall'aula per andare verso la segreteria, dove la segretaria del preside ci avrebbe controllato.

"Non mi sembra un motivo valido per mettere in punizione due ragazze, ma sappiamo tutti com'è fatta la signorina Wilson quando si mette a dieta, giusto ragazze?" disse la signora Scott mentre nascondeva dentro la sua scrivania i nostri biglietti appena dati dalla professoressa. "Per stavolta lasciamo stare che magari è meglio, ma che non succeda più!" disse seria, entrambe annuimmo e ringraziammo.

Fortunatamente era arrivata la fine della giornata scolastica, quindi Cara ed io corremmo verso la porta per non farci vedere dalla Wilson.

"Chi sei tu e che ne hai fatto della mia Carrie?" mi disse Cara scherzando, "Seriamente che stavi pensando?" chiese con aria incuriosita "Nulla, pensavo al ragazzo biondo di stamattina che stava alla stazione, mi sembrava strano..." "Strano?" mi rispose stranita "Si, strano. Non so perché, ma mi dava l'aria di uno che non doveva stare lì." conclusi sospirando "Scusa ma l'hai visto? Cosa credi che ci sia di buono in uno come lui?" rispose Cara guardandomi in modo strano "So che c'è qualcosa di più." appena finii di parlare il treno rallentò e chiamò la fermata a cui dovevamo scendere.

Scendemmo dal treno ridendo come due stupide, quando Cara, distratta, si scontro con qualcuno facendo così rovesciare tutta la sua borsa a terra "Oddio che sbadata, mi dispiace non ti avevo visto." disse lei abbassandosi a terra per raccogliere i libri "Non preoccuparti è stata colpa mia." disse il ragazzo abbassandosi, cominciarono ad aiutarla a sistemare le cose dentro la borsa e mentre loro sistemavano, altri tre ragazzi si avvicinarono a noi, "Harry, che hai fatto?" scherzo uno dei tre, così notai che..

Erano i ragazzi di stamattina!

"Emh, scusate se sembro pazza, ma noi non ci siamo già visti stamattina?" dissi al ragazzo "Oh si, voi due siete le ragazze carine!" disse ridendo "Io sono Zayn, piacere" disse sorridendomi porgendomi la mano; "Carrie, piacere" dissi ricambiando "Loro sono Harry, Louis e Niall" disse indicando uno per uno i ragazzi con lui, quindi il biondo si chiamava Niall.. "E qual è il vostro nome belle donzelle?" disse Harry aiutando Cara ad alzarsi, "Noi siamo Cara e Carrie" disse la biondina, "Wow avete dei nomi simili, divertente!" disse Louis ridendo, io ero rimasta a fissare Niall mentre stava finendo la sua sigaretta, mi avrebbe preso per pazza se l'avesse notato.

Ad un certo punto alzò la testa e i nostri occhi si incrociarono e nessuno staccò più gli occhi dall'altro.

"Beh io ci provo, possiamo invitarvi a prendere un gelato?" disse Louis mettendosi in mezzo a me e a Niall , "Mi dispiace non possiamo, dobbiamo tornare a casa" risposi sorridendo "Almeno lasciami il tuo numero!" disse Zayn tirando fuori il suo telefono, "Okay 332*******" , "Grazie ti invierò un messaggio con scritto il mio nome, ci vediamo!" disse Zayn girandosi e andando via con gli altro ragazzi.

"Quei ragazzi ci hanno parlato!" disse Cara tutta felice; io ero ancora scioccata dalla bellezza degli occhi di Niall.

"Hai visto che parlargli non è stata una brutta idea Niall?" disse Harry sorridendomi; io ero ancora stregato dalla bellezza degli occhi di Carrie.

Dopo aver pranzato, Cara ed io ritornammo in centro per fare qualche spera, poiché la sera stessa avremmo avuto una festa a casa del secchione, riccone nella nostra stessa classe di chimica, Liam Payne; un tipo che a mio parere, era anche abbastanza noioso.

Eravamo al centro commerciale dentro ad un negozio a guardare qualche vestito, secondo l'invito, la festa era a tema 'HOLLYWOOD' e tutti gli invitati dovevano vestirsi eleganti, quindi per una come Cara, che odiava gli abiti eleganti, era un'idea abbastanza idiota. "Carrie, come ti pare questo?" disse appoggiandosi al petto un abito a palloncino rosa, "Diciamo che non lo consiglierei nemmeno alla mia peggior nemica se fosse cieca." risposi ridendo; "Bella questa, quindi deduco sia un enorme no!" ridacchiò Cara riponendo il vestito al suo posto.

Dopo una mezz'ora di pazzie in giro per il piano terra, andammo al primo piano per cercare qualcosina di meglio. Dopo nemmeno cinque minuti Cara era già da una commessa per chiederle se potesse togliere un completo, a parer mio molto bello, da un manichino.

Mentre era ancora impegnata con la commessa io guardandomi in giro, notai un vestito rosso molto bello, lo presi con l'intenzione di provarmelo e andai verso i camerini, "Carrie, pensa che il manichino aveva la mia stessa taglia! Wow, ma sei stupenda!" disse Cara a bocca aperta, quando uscii dal camerino con indosso l'abito "Pensa che è il primo vestito che ho notato" dissi guardandomi allo specchio, continuando a girare su me stessa "Beh, sappi che prenderai questo!" disse con un tono serio, "Si, penso che lo prenderò." dissi muovendo la lunga gonna, "E te? Lo prendi?" le dissi dall'interno del camerino, "Si assolutamente, lo prendo è bellissimo".

Dopo qualche ora andammo a casa mia per prepararci, la festa sarebbe cominciata verso l'ora di cena e noi arrivammo a casa mia quasi due ore prima dell'inizio e quindi automaticamente eravamo in ritardo. Fortunatamente Cara era una ragazza molto semplice, quindi nel giro di una mezz'oretta era pronta, io invece ero un disastro, poiché dovevo riempirmi di trucco, quindi la più lenta delle due ero proprio io!

Alla fine finimmo di prepararci giuste e quindi ci sedemmo un po' sul mio divano per aspettare che mio padre ci accompagnasse, dopo qualche minuto sentii il mio telefono vibrare, guardai e avevo un messaggio da un numero sconosciuto che diceva:

-Ehi bellezza, sono Zayn ;)-

Ah quindi era serio quando ha detto che mi avrebbe scritto, gli risposi:

*Ehi Zayn! C. x*

Qualche secondo dopo ricevetti subito la risposta:

- Ti ho scritto per farti avere il mio numero, magari possiamo vederci di nuovo noi quattro con te e la tua amica, ti va? –

Oddio, certo che saremmo uscite, almeno avrei conosciuto meglio Niall, quindi risposi:

*Si certo che ci va! Scusa ma ora devo andare! xx C.*

Riposi il mio telefono dentro la pochette proprio nel momento in cui mio padre ci fece notare che era pronto per accompagnarci.

Arrivammo in orario, notammo subito che c'era un tappeto con perfino i fotografi; Cara ed io ci guardammo e ridendo cominciammo a farci fotografare, a Cara amava da morire essere fotografata ed aveva passato questa passione persino a me, che avevo sempre odiato farmi far foto.

Mentre ci stavamo facendo un foto insieme, Liam spuntò alle nostre spalle e si aggiunse a noi "Ehi ragazze, vi state divertendo? Guardate che è solo l'inizio! Dentro ci sono un sacco di persone e poi dopo le undici c'è la discoteca, quindi tenetevi un po' di energie, ci vediamo dopo!" disse senza lasciare nemmeno il tempo di rispondere "Ma è strano forte quello!" disse Cara facendo il gesto con le mani.

A metà serata arrivarono delle altre persone che, a quanto avevo sentito, si erano presentate senza invito. Quando Cara ed io notammo che ad entrare erano Zayn e gli altri ci preoccupammo un po'; "Guarda guarda, il mio migliore amico che non mi invita alla sua festa" disse Zayn girando intorno a Liam ridendo.

In quel momento cominciai ad aver paura per lui, Zayn sembrava strano, come tutti i suoi amici in quel momento.