Chapter VII.

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"Il cioccolato è materia viva, ha il suo linguaggio interiore. Solo quando si sente oggetto di intima attenzione, e solo allora, esso cessa di ammaliar la gola e si mette a dialogare coi sensi" sussurrò Harry, mordendosi il labbro per la concentrazione mentre spalmava la glassa sulla torta al cioccolato.

Gli tremò la mano, mentre tratteneva un respiro e creava una leggera curva per disegnare una 'U'.

"Questa l'hai presa da internet, è troppo profonda per essere tua, stronzo" rise Niall, buttando la testa all'indietro.

Il riccio sospirò, scuotendo il capo per arrendersi "Vero"

"Però suonava figa"

"Già"

"Me l'ha inviata Liam ieri notte"

"Come sta? Ho saputo che è stato molto impegnato ultimamente" disse Niall inclinando la testa.

"Ha chiuso con Zayn, definitivamente. Non poteva funzionare, non dopo tutti quegli anni"

"E Perrie?"

"Pensavo l'avessi sentita tu"

"Si.. beh" l'irlandese morse la lingua per fermare il flusso di parole che reclamava di uscire dalla sua bocca, prima di trovarne alcune adatte "Diciamo che è una stronza, tanto quanto si dice in giro, se non peggio"

"Oh. Mi dispiace"

"Anche a me, per lei però" sorrise "Dove lo trova un altro in grado di sopportarla?"

"Immagino che Zayn non l'abbia mai amata"

"No, ma torneranno insieme. Mi aveva parlato dei suoi piani di trasferirsi in Belgio, e lui non sarebbe mai potuto andare da solo. Hanno bisogno l'uno dell'altra, è meglio così"

"Magari un giorno impareranno ad amarsi" Harry si schiarì la voce "E anche tu troverai qualcuno"

"Non sono in cerca. Perrie mi ha prosciugato, ma adesso so cosa si prova ad essere tipo innamorati. Non che lo fossi" si affretta a chiarire, passandosi la mano in mezzo ai capelli un tempo biondi e osservando meglio il capolavoro di fronte a lui. In altre situazioni, si sarebbe limitato a immergere la faccia nel dolce e gustarsi la sensazione del pan di spagna sul volto, ma non oggi. Quella torta era speciale. Nonostante fosse ancora un po' triste per l'"addio"- si poteva chiamare così qualcuno che scappa di casa tua alle quattro del mattino senza lasciare biglietti o spiegazioni?- di Perrie, sapeva che avrebbe passato una bellissima giornata.

Dio solo sapeva se Harry non aveva passato le ultime 72 ore a modificare la ricetta in continuazione, portando entrambi i ragazzi ad uno stato di totale esaurimento.

"Credo che la O sia uscita storta, guardala" commentò il riccio con le mani sporche poggiate sui fianchi.

"Harry, per la ventisettesima volta, va benissimo. E' perfetta. Se lui non l'apprezzerà, farò l'enorme sacrificio di mangiarla"

"D'accordo, d'accordo" il moro alzò le mani al cielo, in segno di resa "Fra quanto arriva?"

"Ho detto a Liam di chiamarmi non appena partono da casa. Louis pensa che li abbiamo invitati in pizzeria"

"Come la prima volta che siamo usciti insieme, un anno fa!"

"Già, il tempo è volato"

"Stiamo invecchiando, brutto catorcio irlandese" rise Harry dando una pacca sulla spalla dell'amico, pulendosi le mani alla sua schiena.

"Stai zitto, che questi capelli mi fanno ancora più giovane"

"Non attiri più così tanta figa, signorino"

"Forse perchè lavoro con un fottuto frocio palesemente innamorato di me" scherzò l'ex-biondo "Non posso essere troppe cose io"

Harry rise sguaiatamente, producendo quel rumore sgradevole che solo la sua bocca era in grado di fare cercando di formulare una semplice risata. Louis trovava quel suono adorabile, ma il riccio sapeva che segretamente lo odiava. Non poteva farci nulla.

Prese l'enorme torta e la poggiò sul tavolino con le rotelle, facendosi aiutare dall'amico nel trascinarla nell'enorme salone adiacente che adesso era la loro 'sala delle degustazioni'. La lasciarono proprio in mezzo agli enormi palloncini "Joyeux Anniversaire Louis" e osservarono il risultato finale. Nonostante il ragazzo odiasse la lingua francese, non poteva evitare di amare i suoni che quell'idioma comportava se venivano pronunciati dal fidanzato, scanditi dalla sua voce lenta e calda. Harry scosse la testa, ripensando a quante cose erano cambiate in un semplice anno.

Lui e Louis erano 'scappati' a Londra per un fine settimana, per poi tornare a Berna e rimettersi al lavoro. Avevano deciso tutto frettolosamente e il liscio era sicuro che sarebbe voluto restare a vita in quella città svizzera, accanto al suo amato. Harry si era premurato di trovargli un lavoro, grazie alle sue conoscenze, e aveva perfino acquistato un appartamento fuori città più grande, in modo da andar bene ad entrambi. La loro relazione andava a gonfie vele e, nonostante litigassero decine di volte al giorno, nessuno era più innamorato di loro due.

Niall aveva avuto un tormentato rapporto con Perrie, la bionda ricca e bellissima che aspirava alle passerelle, che era durato circa 9 mesi- un parto, aveva commentato sarcasticamente Harry roteando gli occhi al cielo- prima che lei lo lasciasse senza preavviso alle quattro del mattino poche settimane fa.

Liam aveva tentato di far funzionare le cose con Zayn, questa volta sul serio, ma i due ragazzi si erano ritrovati completamente diversi e cambiati, e non avevano nulla in comune, tranne qualche ricordo d'adolescenza. Zayn era vuoto dentro, e Liam non voleva essere prosciugato. Il moro era successivamente tornato da Perrie- molto probabilmente- e si era imbarcato nel primo volo disponibile per il Belgio, inseguendo la loro sete di fama.

Ed è così che era andata negli ultimi 12 mesi, pensò Harry, mentre osservava Louis dirigersi confuso verso il loro nuovo locale.

A proposito, la Chocolaterie Styles si era allargata e aveva acquistato una nuova sede, grande il doppio della precedente e molto più famosa adesso.

"Sorpresa!" urlò il riccio e tutti i ragazzi presenti alla festa- la metà dei quali era per lui sconosciuta- mentre osservava il volto del suo ragazzo fare spazio ad un largo sorriso e una lacrima.

Louis si avvicinò ad Harry e gli prese il volto fra le mani "E questo che significa?"

"Pensavi mi fossi dimenticato del tuo compleanno? Sei proprio un babbuino!"

Gli prese il viso fra le mani e lo baciò senza indugio, scatenando gli applausi dei presenti e qualche fischio di Niall.

Ah, e a proposito, Niall aveva dato una drastica svolta alla sua vita decidendo di tornare al suo colore naturale.

​Tanto- pensò Harry- lo sapevano tutti che si trattava semplicemente di una parrucca.

Maitre Chocolatier || l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora