Capitolo 2

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                      10 anni dopo

Katsuki pov's

Eravamo in una costosa sala da ballo, dove centinaia di uomini Alpha mafiosi erano presenti, accompagnati da Omega, e dire che erano trattati da schiavi non rendeva per nulla la fottuta realtà.

Ad un tratto si sente un tintinnio prodotto da un cucchiaino battuto delicatamente su un bicchiere di cristallo, al cui interno c'era un liquido dorato.

L'intera sala, esclusi gli Omega obbligati a tenere lo sguardo rivolto verso terra, si gira.

Era lui, l'assassino dei miei genitori, ad aver prodotto quel suono.

"Signori e Signore, oggi siamo qui per una celebrazione molto importante, invito Bakugou Katsuki ad avvicinarsi"

Scocciato mi alzo dal divanetto, dove due Omega stavano cercando di sedurmi senza successo, e mi avvicino al pezzo di merda.

"Caro Katsuki dopo tutti questi anni è arrivato il momento di affidarti questo impero, ti abbiamo educato dieci anni solo per questo giorno.
E in onore di ciò, oggi ti doniamo di questa"

Il bastardo adagia sul tavolo in legno un pistola placcata in oro e la parte inferiore in pelle autentica.

Con una calma non mia afferro l'arma.

È pesante. Controllo se è carica.

Otto proiettili.

Perfetto.

Punto la pistola, e premo senza un attimo di esitazione il grilletto, a quel figlio di puttana.
Ritrovandosi con una pallottola al centro della fronte.

Nella sala si scatena il caos, e prima che qualcuno scappi, do il via al piano.

"ORA"

Urlo, e i miei compagni iniziano a sparare ad ogni presente in sala, tranne gli Omega innocenti.

Dopo nemmeno 15 minuti quella sala è solo una piscina di sangue.

Butto l'arma in faccia a quel coglione e mi rivolgo agli Omega la presenti.

"Siete liberi, andate sotto e ditelo a tutti gli altri. Nelle vostre celle troverete dei vestiti, dei documenti falsi e dei soldi.
Scappate e rifatevi una vita se ne siete capaci."

"Bakugou dobbiamo muoverci"

Esclama Shinso, dietro la porta intravedo Denki pronto alla fuga con quei pochi oggetti che possedeva.

È il compagno di Shinso, il suo soulmate.

"Kirishima accertati che nessun Omega sia rimasto qui dentro e fai quello che devi fare"

"Capito, avverto Sero e Mina di iniziare allora"

Il rosso corre via, cercando di non sporcarsi di quel liquido cremesi che oramai era divenuto il colore predominante il quella sala.

Con un passo calmo, iniziamo a dirigerci verso l'uscita.
Vediamo numerosi Omega, con anche cuccioli in braccio, correre via e scappare.

Arrivati all'uscita, mi volto, lentamente.

Si inizia a intravedere del fumo che sfuma nel cielo.

Piano piano le fiamme avvolgono quella macchina di torture e soli brutti ricordi.

I nostri compagni ci raggiungono, però con una bimba dai lunghi capelli bianchi tra la braccia di Kirishima.

"E lei?"

Volgo lo sguardo verso Kirishima e la bambina.

"Era sola, nascosta sotto il letto di una cella e priva di sensi. Il genitore deve essere morto in precedenza e nessuno si è presa la briga di portare un peso aggiuntivo con se"

Chiudo gli occhi e li riapro subito per godermi lo spettacolo.

Fiamme alte inglobano quella fabbrica di sofferenze.
Ricordo ogni urlo, schiaffo, sparo e goccia di sangue di ogni vittima morta li dentro ingiustamente.

Non permetterò che accada di nuovo.

"Mina porta quella bambina in ospedale, dille che sei sua zia. Lascio a voi il resto, sapete cosa fare."

Questo è solo l'inizio.

"Il Linguaggio Dei Fiori" --§°BakuDeku§°--Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora