Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

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Your P.O.V.

"Lo sai che non dovevi per forza prenotare per il mio ritorno al ristorante eppure lo fai lo stesso. Come faccio a conviverti?" Chiese sedendosi dopo di me

"Sta volta è una coincidenza papà, non era nulla programmato. Fino a stamani pensavo che dovevo stare a scuola fino a tardi, poi mi hanno avvisata e ho pensato di stare qui essendo che devo andare a comprare qualcosa per cena" chiusi il menù sicura di cosa prendere "Scelto?"

"Sinceramente no. -disse scrutando tutte quelle righe, indeciso- Dopo andremo a fare la spesa per stasera altrimenti facciamo asporto... hai idee?"

Sorrisi alla sua domanda e annuendo con la testa gli chiesi di fidarsi di me mentre mi alzai per andare a ordinare alla cassa. Nonostante molte scuola nei dintorni non lasciavano andare i loro alunni e non esistevano uffici vicino al ristorante, esso era affollato. Era un locale frequentato molto dagli studenti grazie alla sua vicinanza agli istituti, ma dovetti segnarmi che molti lavoratori venivano a pranzare qui. Aspettai il mio turno guardandomi intorno e analizzando ogni particolare del locale che potesse attrarre la mia attenzione durante l'attesa.

"Due piatti 53 per favore" ordinai tirando fuori il portafoglio, porgendo i soldi

"Quando i piatti saranno pronti chiameremo il numero impresso sullo scontrino e deve andare dal bancone per ritirare il vassoio" informò il cassiere, come se fosse un disco rotto e con la stessa espressione

Mi spostai stando da un lato in modo da ascoltare comunque gli ordini pronti, ma al contempo stare lontana dalla calca di gente. Personalmente non adoro molto i posti pieni di gente rischiando di incontrare qualcuno ma cerco di sopportare queste situazioni, facendo i fatti miei.

"Ordine 77. Due 53 pronti in postazione 10 -enunciò un voce meccanica, ampliata da un megafono- ripeto: ordine 77 in postazione 10"

Fin quando non mi trovai a prendere i piatti, posandoli sul vassoio verde, gentilmente offerto dal cameriere. Lo presi avviandomi verso il tavolo, vedendo mio padre anche in lontananza.
Percepii una presenza dietro di me anche se non ci diedi peso, ma quando il vassoio iniziò ad essere più leggero mi spaventai.

"Non te lo rubo mica t/n, di cosa hai paura?" Disse una voce dietro di me

"Se forse non appari dietro di me a caso e di colpo forse non ti arriva qualcosa dietro -sentenziai girandomi minacciosa- A cosa devo questa gentilezza, Jude?"

"Perché non posso salutare e fare da galantuomo a questa nana? -disse affiancandomi ancora col vassoio in mano- Scherzo dai, sei la nana migliore del mondo"

Portai gli occhi al cielo, inclinando la testa e fregando i bulbi oculari riflettendo... o lo uccido o mi sotterro prima io

Mi fermò con una mano impedendomi di fare un'altro passo verso il tavolo per parlarmi un altro po'... anche se non avevamo nulla da dire quindi ascoltai, rispondendo con monosillabici. Toccai leggermente la sua soglia di pazienza così mi guardò aspettando qualche frase compiuta da parte mia.

"Ti dico solo una cosa- informai prendendo il vassoio dalle sue mani- ci vedremo al torneo prefettuale e lì potremo parlare anche se non ne ho voglia. Arrivederci noce di cocco"

"Dimmi un po' com'è andata la settimana, credo tu debba parlare, no?" Mi chiese appena appoggiai i vassoi "iniziamo dalla scuola, il solito come va e come non va"

"Come sai ho iniziato il kyudo da poco tempo, ma sono sicuri che possa farcela a tornare l'asso di una volta. Abbiamo un ritiro e un torneo alle porte, spero solo di qualificarmi" risposi aspettando un parere sul cibo

"Avevo ragione a dirti di continuare, t/n. Guardati ora e dimmi che dovevi riprendere nonostante tutto; hai la stoffa e le qualità per vincere il torneo e ottenere il massimo titolo. Continua così e andrai avanti come un razzo -espose, ricordandomi le sue parole di mesi fa- Per quanto riguarda il cibo sei la migliore, ma il ragazzo di prima? Fidanzato?"

Sbiancai alla sua domanda. Mi aveva visto nonostante c'era molta gente ad occupare la vista e la mia distanza. Mi dovevo inventare qualcosa prima di rispondere difficilmente e dare sospetti... non ti ci mettere pure tu papà

"No, un amico di vecchia data. Che idee ti fai scusa?" Risi dopo aver finito di tossire l'acqua per traverso

"Mai mettere in dubbio le idee di anziani e le azioni di coetanei. Comunque chi era? -Chiese mettendo tutto a posto nel piatto- Non sembrava una conversazione meravigliosa, non avevi voglia di incontrarlo"

Annuii posando la forchetta sul piatto e iniziando a portare tutto il resto sul vassoio. La testa era da tutt'altra parte infatti non diedi ulteriori informazioni a riguardo, sorridendo per rassicurarlo.
Mi girai verso il bancone per lasciare il vassoio all'addetto e con mio padre al mio fianco uscii. Andammo alla macchina scherzando su qualcosa accaduto a uno dei due eppure non riuscivo a togliermi di testa la promessa fatta al rasta... vincerò a qualsiasi costo, stanne certo

"Hai finito di fare la vita sulle nuvole? -mi chiese spintonandomi nel supermercato- Sicura che non hai una cotta in questi giorni e non ne vuoi parlare?"

"Papà! Smettila con queste idee del cavolo, dai! No, sono sola come una cane, single a vita. Tranquillo non ti libererai facilmente di me" lo rassicurai, per ora

"Stasera mi devi finire di raccontare tutta la settimana, avranno detto i giorni degli esami e roba varia. Dobbiamo anche essere a 3 mesi dalla fine della scuola" informò sul da farsi e i miei impegni della serata

"Va bene boss, ai suoi ordini" risposi con saluto militare


















Ciao a tutti,
Non ammazzatemi! So di essere in ritardo, sapevo che fosse venerdì ma non mi ricordavo di pubblicare. Gommen!!

Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto e non ci sentiamo venerdì prossimo.

Bye, bye

-beth

King and Queen -  Jude Sharp x Reader   [Inazuma Eleven - Jude Sharp]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora