Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 7

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Your P.O.V.

Tutto buio. Un colpo forte. Una macchina in lontananza irriconoscibile, tutta oscurata e accartocciata. Un singolo e unico urlo di una ragazzina, anzi no, di una bambina. 'Non salvatemi, voglio morire qui. Vieni anche te con me'

....

Mi svegliai immediatamente e continuando ad anaspare in carca d'aria. Mi sentivo le gambe stanche come se avessi corso veramente in quel sogno e sudavo tanto. Sicuramente non mi sarei più addormentata dopo aver guardato l'ora proiettata sul soffitto e decisi di alzarmi, facendo la mattina lunga.

"Almeno non l'ho svegliato -mi dissi confortata- Ora cosa si fa' t/n? Sicuramente non torni a dormire quindi inventati qualcosa da fare"

Andai in cucina cercando qualcosa da fare oppure lasciato indietro ieri sera ma nulla, tutto in ordine. Mi misi sul divano a pancia all'aria e, osservando il nulla, pensai a come passare il tempo che mancava alla partenza... fare un giro? No, troppo presto. cucinare? Non ho voglia. pulire? Manco morta. Mettere a posto?...

Mi alzai di scatto trovando un passatempo temporaneo. Andai a prendere il necessario per riorganizzare il garage e mi misi in cammino verso il capannone per lavorare. Entrata iniziai a pensare di tornare indietro; c'erano scatoloni ovunque e molto, molto disordine.
Decisi di spostare qualche scatola dall'alto così da trovare qualcosa da buttare o riciclare in casa. Tirai fuori un scatola dopo l'altra rischiando ogni volta che qualcosa mi volasse addosso, oltre alla polvere che scendeva a mucchi sulla mia testa facendomi starnutire. 
Una voce mi chiamò dall'esterno, forse dal cancello, e urlai una risposta, prendendo la scatola e non facendo attenzione al resto. Mi crollarono addosso tre scatoloni facendomi tossire e uscire di corsa, cercando aria pulita.

"Si può sapere cosa stavi facendo lì dentro t/n? Sembra come se hai fatto una doccia di polvere dentro il garage -si mise a ridere sul mio stato pietoso- Tutto bene là dentro? Ho sentito un botto prima che uscissi"

"Tutto bene tranquillo, mi sono volate delle scatole di mano. Cosa ti porta qui a quest'ora, Seiya?" Chiesi scrollandomi il grosso dalla maglia

"Mi sembrava strano che non rispondessi al telefono e avevo visto il garage aperto, ho fatto due più due -rispose tirandosi su gli occhiali, che nervoso quando fa così- Comunque sai che dobbiamo andare al ritiro?"

Annuii, girandomi e alzando un sopracciglio... e con questo?
Non capivo ancora cosa volesse da me in questo momento; sapevo che c'era il ritiro e me lo veniva a ricordare uno '''schiavetto''' d'élite. Mi oltrepassò, entrando in casa e senza permesso la occupò. Entrai vedendolo volare al piano superiore destando la mia attenzione e lo seguii come un segugio fa con i tartufi.

"Non hai ancora preparato il necessario? Mi stupisci, t/n -continuava a perlustrare la mia camera, in cerca di qualcosa- Non è che Miss. Smemoranda ha preso possesso del tuo corpo?"

"Ehy, giù le mani da lì! Proprietà estremamente privata! -gli urlai dietro, chiudendo con un tonfo l'anta del mobile- Mai insegnato che devi chiedere invece di fare di testa tua, in camera mia soprattutto?!"

"Ma non hai mai avuto nulla qui di privato e poi non urlarmi nell'orecchio grazie. Comunque sai che tra poco dobbiamo andare al ritiro, quindi preparati essendo che non c'è  nulla di pronto" informò sedendosi sul letto, disfatto da stamattina

"Scusami, che ore sono? L'ultima volta che ho guardato l'orologio erano le tre. Non che mi dispiaccia che siano passate tre orette solo pulendo il garage, ma non ho proprio guardato una sveglia o telefono da molto tempo" chiesi tirando fuori un borsone già pronto col necessario

"Dovremo partire tra una quindicina di minuti ma va bene anche prima-" rispose ma non lo lasciai finire

Lo mandai via dalla camera per cambiarmi e tirare fuori il necessario per il ritiro. Dopo poco aprii di colpo la porta lanciandomi in bagno per mettere a posto i capelli ma, non potendoci fare nulla, aprii il rubinetto per bagnarli e lavarli dai mucchi di polvere in essi. Li arrotolai con un asciugamano e, fregandoli, andai in cucina per prendere il cibo e l'acqua per il viaggio.

"Seiya! -chiamai da sotto, mi rispose subito comparendo dalle scale- Mi prenderesti il borsone sul letto e l'arco nel solito mobile, per favore? Grazie"

"Già fatto cara mia -rispose saltando gli ultimi due scalini, alzò la testa e vedendomi si fermò- ...pensi di venire ridotta così al ritiro? Tutankhamon ha più bende ma è messo meglio di te"

"Pensare che non mi trucco mi fa credere di essere uno zombie tutti gli altri giorni che mi vedi, sono così ridotta male '''schiavetto'''?" risi, salendo in camera a prendere un asciugamano. Ne comparve uno nel mio campo visivo e girandomi ringraziai

"Non ho detto questo, solo che ridotta in questo stato non è il massimo. Ho visto di meglio e di peggio di così quindi non mi impressiono... e comunque smettila, mi viene da piangere se penso ai giorni di inferno che mi aspettano" disse scendendo seguito da me, indignato

Sorrisi promettendogli di non prenderlo in giro durante il ritiro anche se dentro di me sapevo che non sarebbe andata veramente così. Mi sarebbe sicuramente capitato di chiamarlo '''schiavetto''' ma dovevo cercare di trattenermi... ce l'avrei fatta? Sicuramente no

Papà ci accompagnò insieme alla madre di Seiya dicendo che "voleva venire a godersi la periferia della nostra cittadina, non avendo mai avuto la possibilità". Non lo capivo per nulla in questo momento, invece di riposarsi voleva comunque uscire di casa e scomodarsi per accompagnarci ma non dissi nulla; infondo tutti siamo strani... no? 

Durante il viaggio ci chiesero come andavano gli allenamenti per il torneo ed erano super interessati al mio ritorno al kyudo dopo tempo. "Non avevo un motivo particolare, sentivo che non potevo stare solamente ferma a guardare" era la mia risposta definitiva che cercavo da ormai troppo tempo, ma pensando ai giorni passati al club fino a tardi mi aveva fatto capire perché avevo iniziato da piccola. Non trovavo modo migliore per spiegare a chiunque il motivo della mia scelta: mi mancava la routine che si svolgeva all'interno della palestra, nient'altro. Forse un capriccio personale e una scelta egoista agli occhi degli altri però di vitale importanza alla sottoscritta, t/n t/c, una richiesta troppo importante.

Si accontentarono della mia risposta perché eravamo arrivati e mentre ci salutavano, sentivo i nostri compagni lamentarsi sul da farsi. Sorrisi alla situazione e girandomi vidi negli occhi di mio padre felicità, orgoglio e speranza. Era sicuro che stava per riavere la sua vera figlia dopo mesi dei miei rifiuti di uscire di casa o dalla camera, appena scoperto di soffrire di hayake... aspetta e vedrai, sarete contenti di me, mamma e papà.

"Saranno tre lunghe giornate -si lamentò Kaito con Nanao che lo prendeva in giro- Non ci credo che abbiamo perso ed ora dobbiamo stare ai vostri ordini, mi rifiuto di crederci!"

Mi misi a ridere alla scena però sapevo che erano pienamente umiliati con quella maglia addosso. Diciamo che facevano ridere e pena nello stesso momento mentre il maestro se la rideva a crepapelle quando vedeva le loro facce afflitte. Dovrei dire che le maglie forse era esagerate, ma erano venute piuttosto bene. Fortunatamente la scritta era solo davanti altrimenti, quando dovevano andare in centro, sarebbero stati presi in giro e morti di vergogna tutto il periodo.

"Bene ragazzi, si può annunciare l'inizio del ritiro pre-torneo. Allenatevi e migliorate per farli fuori, okay?"




















Buongiorno a tutti,
Come va? Spero tutto bene.
Io non so se questo capitolo sia di vostro gradimento quindi vi chiedo di farmelo sapere con un bel commento o un voto⭐.

Vi lascio che sicuramente avete da divertirvi invece di mettervi a leggere la nota autrice, alla prossima.

Bye, bye

-beth

King and Queen -  Jude Sharp x Reader   [Inazuma Eleven - Jude Sharp]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora