Capitolo 05 - L'effetto di un Mate

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"Stai scherzando!?"

"Come potrei inventarmi tutto, maestà? Non ho mai visto il suo medico prima d'ora, ne tanto meno avevo mai conosciuto lei...!"

"Eren... Fra qualche giorno dovrò vedere il Dottor Jaeger...!" Mormorò Levi. "Posso farti tornare a casa...!"

"Non voglio ripercussioni sulla mia famiglia...!"

"Non le avrai! Te lo prometto! Parlerò con Kenny, non farebbe mai del male alla famiglia dell'uomo che mi sta parando il culo!"

"E se lo facesse per sottrarti il trono...?"

"Non lo farebbe mai...!"

"Se si scoprisse che sei Omega, verresti giustiziato e tuo zio prenderebbe il trono!"

"Mio zio mi sta proteggendo! Lui lo sa che sono un Omega! Era il fratello di mia madre! Può sembrare un bastardo ma in fondo mi vuole bene!"

"Spero che tu sappia quello che dici!"

"Parli come se mi dovessi fidare di te, che sei uno schiavo...!"

"Voi mi avete salvato, non avrei motivo di prendermi gioco di voi...!"

"Allora fidati di me!" Esclamò Levi, guardandolo negli occhi e facendo provare ad entrambi l'ennesima scossa di piacere.

"S-Signore...!" Balbettò il castano, sporgendosi in avanti verso il principe finché le manette non lo costrinsero a bloccarsi.

"Cosa vuoi...?" Ghignò il principe, guardandogli le labbra.

"Ciò che vuole anche lei, Maestà...!"

"Touché..." Sussurrò Levi, per poi tornarlo a baciare sulle labbra. Questa volta però gli lasciò il tempo di ricambiare, infatti il bacio del suo schiavo fu estremamente passionale, guidato da una forza superiore. Era questo l'effetto di un Mate?

Levi non connetté più col cervello e guidato da un desiderio superiore, infilò una mano in tasca estraendone la chiave delle manette. Liberò il suo schiavo, il quale lo spinse verso il letto, facendolo cadere sopra ad esso e continuando a baciarlo con passione.

Gli portò una mano dietro la nuca e l'altra sul fianco, che lentamente alzò un lembo della maglia ed iniziò a passarci sotto.

"Come osi...?" Mormorò Levi, contro le sue labbra, facendolo bloccare immediatamente. "Non ti ho dato il permesso...!"

Eren deglutì, colto alla sprovvista. "Mi stava mettendo alla prova?"

"Può darsi...!"

L'Alpha grugnì per poi alzarsi dal letto. "Beh, mio signore...!" Lo canzonò nuovamente il castano. "Ai suoi ordini...!"

Levi ridacchiò per poi notare Eren sull'attenti. "Che succede?"

"Presto! Legami!" Lo intimò lo schiavo.

Il principe rimase di sasso ma lo afferrò dal polso sentendo l'odore di Kenny avvicinarsi alla stanza. Lo ammanettò nuovamente alle manette del muro per poi afferrare le pellicce, ributtarle all'interno dell'armadio e fiondarsi nuovamente a letto.

Appena fu sotto alle coperte, la porta della stanza si aprì rivelando Kenny sulla soglia.

"Buongiorno Levi...!"

"Buongiorno zio!" Sbottò il principe, guardandolo negli occhi.

L'uomo entrò nella stanza squadrando il povero schiavo, ammanettato al muro e seduto a terra.

"Che ci fa qui?"

"L'ho portato di qua..."

"Ha addosso i tuoi vestiti!"

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