Capitolo 18

671 46 2
                                    

Ora di detenzione: il primo giorno non poteva essere migliore.
Lucy l'ha scampata con la scusa 'sono nuova, non lo sapevo'.
Anche lei dopo il pranzo è entrata dieci minuti dopo il suono della campanella. Avevo pranzato con lei ma poi ero andata a salutare Julia e Char, anche se io e Char non ci siamo nemmeno guardate in faccia.

"Bene, visto che siete solo in due a quest'ora di detenzione farete quel che volete" dice quella specie di bidello/docente che ci seguiva per quell'ora.

Appena lo dico non ci penso due volte e tiro fuori il telefono e inizio a navigare nei miei social preferiti, aggiungo la foto giornaliera su Instagram, mi aggiorno su Twitter e infine guardo un po' Facebook.
Faccio ciò che compio di solito appena arrivo a casa.
"Signorina Homls" richiama la mia attenzione l'adulto che ci stava controllando.
"Si?" rispondo alzando la testa.
"Tutto ma non usare il telefono, comunque fuori dall'aula c'è una persona che chiede di te" dice.

Lo ascolto, metto il telefono in tasca e esco dall'aula.
Appoggiato al muro vicino c'è Brad con un sorrisone. È bellissimo.
"Amore mio" quasi urlo e lo abbraccio.
Lui mi stringe forte e mi da ripetuti baci sopra alle labbra.

Amo il suo tocco, mi era mancato così tanto.

"Quante ore passerai qui dentro" ridacchia divertito.
Rispondo con una linguaccia anche se entrambi sappiamo benissimo che passerò almeno due o tre pomeriggi a settimana in quest'aula.

"Ora rientra che è meglio, ci vediamo tra poco. Io vado a salutare i vecchi professori" dice Brad con gentilezza e poi mi stampa un bacio in fronte.

--
"Cioè tu e Char avete litigato?" mi chiede Bradley stupito mentre torniamo a casa.
"Si abbiamo litigato perché io ho fatto qualcosa per il suo bene" sottolineo, nel mio tono c'è molta delusione.
Tengo veramente tantissimo a Char e sapere che ora le cose non sono più come prima mi rende davvero triste.

"Dai... Cambiamo discorso" dice Brad stringendo la mia mano "Tris e Anastasia si sono lasciati."
"Cosa? Scherzi?" sono veramente stupita, non me lo aspettavo, le cose tra loro andavano abbastanza bene.

"Cla, ti suona il telefono" osserva Brad.
Gli sorrido e poi rispondo senza guardare chi è.

"Pronto" dico con uno strano tono.
"Cla, sono Leo ti ricordi di me?" sento la sua voce, la sua voce era così dannatamente insopportabile invece lui era proprio un bel ragazzo.
"Si certo" dico sincera, e lo sono veramente.
"Sai sono a Birmingham per un paio di settimane, ti va se ci vediamo?" mi chiede poi.
Sbianco letteralmente e Brad mi chiede con il labiale se va tutto bene.
Non so bene cosa rispondere, vorrei vederlo ma allo stesso tempo assolutamente no.

"Cla, ci sei?" mi domanda Leo dopo un paio di secondi di silenzio.

Sono veramente combattuta, il mio cuore dice di no, che sono fidanzata con Brad e che ora c'è lui, il mio cervello dice invece che per una sera potrei anche uscirci, tanto è solo un amico.

Decido però di seguire il cuore.
Ho solo un ragazzo per la testa, e quello è Brad.

"Senti Leo, mi dispiace, ma non sono a Birmingham. Scusami" e poi riattacco direttamente senza nemmeno dargli la possibilità di rispondere.

Sono diventata molto più cattiva e fredda, ma non è che lo faccio apposta, cioè si, ma ora non voglio avere nessun tipo di casino con Brad, ora che finalmente stiamo insime.

"Chi era?" chiede Bradley curioso.
"Leonardo" rispondo scocciata "viene qui per uno scambio ma io non voglio assolutamente vederlo."
Lui sorride e poi mi prende la mano e la accarezza.
Sono veramente me stessa quando sono con lui ed è fantastico.

Va tutto bene e non sembra nemmeno scocciato dopo aver saputo di Leo.
"Amore, sta sera ti va un po' di sushi?" mi chiede appena entriamo in casa mia.
"Va bene, ma lo mangiamo a casa" dico entrando in cucina per prendermi qualcosa da mangiare.

A casa non c'era nessuno, Chris va via per il college alla mattina presto e torna tardi, la casa è sempre vuota.

"Senti piccola so che manca un sacco a natale ma visto che io ho tutto il calendario già fatto, sono libero la settimana dell'ultimo dell'anno" dice Brad buttandosi in divano come se fosse un peso morto e io mi siedo vicino a lui abbracciandolo.
"Io e i ragazzi pensavamo di andare in montagna a festeggiare, vuoi venire anche tu?" mi chiede mentre mi accarezza la spalla.

Annuisco in risposta, sono veramente entusiasta ma manca così tanto a Natale.

"Senti al posto di parlare di Natale, perché non mi coccoli un po' visto che non ci vedevamo da un sacco?" lo stuzzico.

Gli racconto di quello che è successo tra Julia e Char e me, per la seconda volta.
Sembra capire ma difende più Char che me e questo mi fa un po' innervosire.
Non capisco perché tutti non la pensano come me, Char mi deve solo ringraziare per quello che ho detto a Jack e invece no.

"Cla, so che tutto quello che dici pensi che sia l'unica sola soluzione e la più giusta, ma veramente dovevi far finta di niente. Sono questioni che devono sbrigare quel coglione e Char" mi dice Brad.
Mi ero dimenticata di quanto lo odiasse, però quel che aveva detto era giusto, averi dovuto far finta di niente.

"Jack, lo ami da sempre" ridacchia una voce famigliare, quella di mio fratello.
Brad si alza dal divano e lo va a salutare dandogli il cinque e poi il pugno, come fanno i ragazzi tra di loro.

"Avevo detto di chiarire e non di diventare migliori amici!" sorrido alzandomi anche se non lo saranno mai più.

Io e Chris litighiamo molto meno visto che è sempre via per il collage e quindi quando torna a casa è bello passare del tempo con lui.

"Tua sorella è stata già in detenzione" dice Brad entrando con mio fratello in cucina e io dietro di loro.
"Hai battuto tutti, nessuno era mai finito in detenzione il primo giorno, cara" mi prende in giro.

In effetti è vero, nemmeno mio fratello era mai andato in detenzione il primo giorno di scuola.

"C'è una prima volta per tutti" mi difendo ridendo.

Risk It All || Brad SimpsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora