capitolo 2

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Eileen pov
-quello psicopatico c'era rimasto proprio male- dissi alla psicologa -ora che gliene ho parlato credo che potrebbe anche andarsene-, lei mi guardò incerta -non hai avuto paura?- io la scrutai attentamente, aveva la stessa espressione che ebbe mia madre quando mi vide addormentata in quel letto insanguinato, -nah..- dissi facendo una smorfia.
Lei mi guardò con aria interrogativa e spaventata, poi entrò mia madre, con un sorriso amorevole -tutto bene qui?- chiese ad entrambe, -si, credo che possiamo anche finirla qui, non credo che lei potrà aiutarmi- dissi guardando la psicologa con aria seria.
Mia madre si scusò e la psicologa uscì dalla stanza.
Quell'ospedale non mi piaceva per nulla, c'era un odore orribile e tutti sembravano esageratamente preoccupati; io stavo bene.

Jeff pov
Non mi dimenticai di Eileen, quel piccolo esserino mi aveva fatto arrabbiare molto, ma non potevo farci nulla, probabilmente quella sera morì dissanguata dato che non c'era nessuno apparte lei in casa, però è solo una supposizione.
Non mi aveva dato nessuna soddisfazione, se è viva devo fargliela pagare.
Feci un giro di supervisione, volevo scegliermi bene le vittime di questa sera.
Poi per miracolo o forse per regalo del fato, intravidi da una finestra una ciocca di capelli castano chiaro, non potevo sbagliare, quella era Eileen.
Forse ero troppo ossessionato, o forse era giusto volersi mettersi alla pari.
Mi avvicinai all'ospedale, ma non potevo entrare a viso scoperto; vidi un ragazzo passare buttando per terra un sacchetto marrone; lo raccolsi.
Entrai nell'edificio con quel coso in testa, sembravo un cretino.
Arrivai nella stanza dove stava Eileen, c'era anche sua madre, mi tolsi il sacchetto e la madre si alzò di scatto -tu.. tu sei un'altra vittima di quel mostro!..-
Io straninzito annuii, non avrei mai pensato di far finta di essere una vittima, quella signora era un vero genio.
La donna mi corse incontro abbracciandomi e mi strinse a se.
Eileen sembrava tranquilla, mi avvicinai al suo letto e rabbrividì, da quel punto non smise di fissarmi.
Sua madre mi propose un invito a pranzo appena avrebbero dimesso Eileen, io accettai.

NON SEI DIVERTENTE ~Jeff the killer~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora