𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 14

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Minho

9:22
Quella domenica mattina mi svegliai per la sveglia di han che suonava ininterrottamente, aprì lentamente gli occhi trovando jisung attaccato completamente al mio corpo ancora addormentato, spensi la sveglia baciandogli la fronte
"hannie" sussurrai, si lamentò,
"hannie svegliati dai" continuai, sospirai arrendendomi all'idea che non si sarebbe svegliato e andai a preparare la colazione per entrambi.
Tornai in camera e ancora dormiva, mi avvicinai abbracciandolo
"hannie" lo chiamai "svegliati!" continuai rubandogli un bacio, aprì gli occhietti ancora assonnati e si stiracchiò, gli scompigliai i capelli sorridendogli per quanto fosse dolce, e finalmente si alzò,
"han alzati piano o ti viene un capogiro" commentai, annuì
Andammo in cucina e iniziammo a fare colazione.
han struccato era bellissimo.

Finì di fare colazione e misi a lavare ciò che avevo sporcato e mi avvicinai a jisung
"finisci di fare colazione, vado a lavarmi mh?" avvisai, e lui annuì con un piccolo sorriso, gli lasciai un bacio e andai in bagno.

9:55
eravamo in viaggio già da un paio di minuti, infondo Seoul non era poi così distante da Gimpo, ma notai han parecchio silenzioso, fissava la strada che passava veloce dal finestrino
"jis?" lo chiamai, mi guardò
"tutto bene?" domandai,
"si va tutto bene" rispose annuendo
"sei silenzioso stamattina" spiegai
"oh, no, è solo che non ho nulla da dire e lo sai che i viaggi mi rilassano" spiegò, sorrisi, sotto sotto c'era qualcosa che non andava forse, o magari veramente non voleva parlare, infondo han è sempre stato un ragazzo molto silenzioso.
"tra un po' ci fermiamo, ci dovrebbe essere un autogrill qui vicino" spiegai

Infatti in un piano di minuti arrivammo nell'Autogrill, scendemmo dalla macchina andando verso il bar.
"vuoi qualcosa?" domandai a jisung
"un american coffe" rispose. ordinai, per me presi un frappè alle fragole, pagai e ci avviammo verso la macchina ma han mi afferrò per i fianchi tirandomi a sé
"mi dai un bacino?" domandò, scemo.
"anche due" risposi baciandolo, sorrise e mi lasciò andare.
entrammo in macchina e han si affrettò a mettere qualche canzone e iniziò a cantare.
guidare verso la propria città Natale con la persona che ami che canta durante il viaggio era qualcosa di unico.
Fece partire 'zombie' una canzone dei day6.

Cantava sulle note del brano senza sbagliare nemmeno una volta, la sua voce era pazzesca.
Lo guardai per un attimo e mi sorrise imbarazzato continuando a cantare, sorrisi puntando di nuovo gli occhi sulla strada.
"hyung, cantiamo 505" esclamò cercando la canzone
"mh lo sai che mi imbarazzo!" replicai
"sono il tuo ragazzo, non devi imbarazzarti, quindi ora canti con me" sentenziò, testardo.
La canzone partì ed iniziai a cantare con lui ma gli lasciai spazio facendogli fare le note più alte
"han sei pazzesco" commentai meravigliato
"senti chi parla" borbottò, ridacchiai
"siamo quasi arrivati" avvisai e han indossò il cappuccio della sua, anzi mia, felpa rilassandosi suo sedile.

han

10:15
arrivammo davanti all'abitazione della famiglia di minho, divenni subito nervoso.
Mi conoscevano e sapevano della mia relazione con minho da anni ma faceva comunque uno strano effetto.

Arrivammo davanti alla porta d'ingresso mentre mi torturavo le mani
"hannie, va tutto bene mh?" mi rassicurò prendendomi le mani.
La porta si aprì mostrando i due volti dei genitori felici nel rivedere i figlio.
"Min!" esclamò il padre abbracciandolo come fece la madre, si rivolsero a me abbracciandomi come se fossi un secondo figlio
"jisung, come sei cambiato" affermò la madre
"dimmi un po', minho ti tratta bene?" domandò, arrossì lanciando un occhiata a minho
"mamma per favore, non metterlo a disagio" esclamò minho
"sh zitto!" ridacchiò la madre
"si mi tratta come se fossi un principe" elogiai minho,che sorrise
Ci fecero segno di entrare e li seguimmo
"il mio principe" bisbigliò minho abbracciandomi le spalle.

𝒕𝒘𝒐 𝒔𝒐𝒖𝒍𝒔 𝒊𝒏 𝒔𝒆𝒐𝒖𝒍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora