5.Un buon risveglio

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Dopo quella strana giornata decisi di stendermi sul letto e riposare gli occhi.

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Mi risvegliai con il rimbombo della sveglia nelle orecchie e qualcosa che mi impediva i movimenti.

Mi girai e vidi mio fratello che dormiva beatamente abbraciato a me con una morbida coperta che ci copriva entrambi,fortunatamente si entrava alle 10.00 per via di un assemblea sindacale e erano solo le 08.30.

Gli detti un bacino sul naso per svegliarlo ma ottenni solo un lungo mugoglio allora cercai di alzarmi ma era troppo forte,quindi,presi il mio cellulare e andai un pó su Instagram.

Dopo un pó sentii la coperta muoversi e vidi mio fratello guardarsi intorno spaesato.

-Buongiorno!- dissi abbracciandolo.

-Ciao- mi disse ricambiando l'abbraccio ancora stordito.

-Senti non so perché abbiamo perso il nostro vecchio rapporto ma in questi anni mi sei mancata e quindi voglio tornare al nostro rapporto da migliori amici.- Io lo riabbracciai annuendo e poi scendemmo a fare colazione.

Nostra madre come sempre era in viaggio per lavoro e ci aveva lasciato un biglietto con scritto "Torno tra due settimane,vi amo piccoli miei e non uccidetevi"
io risi per il biglietto e poi mi preparai per andare a scuola.

-Oggi non vengo perché devo sbrigare delle cose ci vediamo all'uscita.- mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Era bocciato quindi,quest'anno avrebbe dovuto fare la quinta superiore e invece ripete la quarta e avendo diciotto anni poteva giustificarsi da solo.

Sentii suonare il campanello e sorpresa andai ad aprire,alla porta c'era un bellissimo moro con gli occhi penetranti.

-Ciao...- si passò una mano tra i capelli in segno di nervosismo.

-Hey! Che ci fai qui,mio fratello non viene oggi-

-L..Lo so ero venuto a prendere te,sai oggi ho la moto e quindi puoi venire con me se vuoi...- lasciò in sospeso la frase.

-Va bene, ma non sono mai salita su una moto-

-Tranquilla vado piano-

Presi lo zaino,chiusi casa e montai dietro a lui.
Mi misi il casco e posizionai le mani sui fianchi della moto,cercavo di mantenere staccati i nostri corpi.

-Stai scherzando vero!?- chiese lui sarcastico.

Non ebbi il tempo di rispondere che mi ritrovai le sue mani sulle cosce con l'intenzione di spostarmi verso lui.

Quando partì presi spavento e mi aggrappai alla sua vita.

Come primo viaggio in moto era fantastico anche perché Lucas non andava troppo veloce.
Dopo 10 minuti ci trovavamo davanti a scuola,naturalmente era ancora deserta e quindi decidemmo di andare a dei giardini lì vicino.

-Sai non ci conosciamo molto bene quindi volevo parlarti un pó della mia vita,in parte la tua la so già, essendo migliore amico di tuo fratello...- iniziò Lucas,incerto sulle parole.

-Sono nato in una famiglia benestante e infatti non mi è mancato nulla,ho un fratello di 10 anni e un altro che conosci bene,già, Andrea,non siamo figli degli stessi genitori in realtà,i miei,lo adottarono quando entrambe avevamo un anno e fin da subito diventammo amici inseparabili.
Siamo sempre stati i nullafacenti della famiglia ma allo stesso tempo i più simpatici.
Nella mia famiglia non amiamo i segreti quindi fin da quando avevamo l'età per capire ci fu spiegato tutto,i genitori di Andrea erano dispersi negli Stati Uniti e le ricerche sono tutt'ora in corso mentre io,sono mezzo brasiliano.
Quando i miei genitori avevano vent'anni sono venuti in Italia e sono diventati due celebri avvocati.- fece una pausa.

-Però a raccontarti solo di me mi annoio quindi parlami un pó di te-

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Hey,sono tornata e con me è arrivato pure il quinto capitolo quindi...BUONA LETTURA!

Sweater WeatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora