Capitolo 32

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"Sei sempre così pessimista tu"

"Ma che dici?" lo spingo, toccandogli leggermente il braccio, io non sono pessimista. "Ho solo detto che ti sei perso davvero parecchie cose.. e che le ultime vengono cambiate dal nostro caro vecchio, molto vecchio, signore padre tempo" faccio spallucce mentre sorride.

"Dovresti apprezzare di più quello che hai, sai?" chiede con quel sorriso ancora stampato sulle labbra.

Scuoto la testa, copiando la sua smorfia. "Di me non frega un cazzo nemmeno a mia madre, cosa credi che dovrei apprezzare?" rido amareggiata. La verità è triste, e fa male, tanto.

"Non so.. la tua normalità. Io non saprei cosa dare per riavere indietro la mia. Non che mi penta o mi lamenti di tutto quello che ho, ma arrivi ad un punto in cui non ce la fai più" gioca con le grinze dei suoi jeans.

"Ma guardami Harry.. sono appena stata schiaffeggiata da quel idiota del mio ex ragazzo, e non me ne fotte minimamente nulla, pensi che questi discorsi funzionino con una come me?" ridacchio iniziando a giocare anche io con le sue grinze.

"Beh.. non saprei.. sai ci sono un sacco di cose che vorrei fare e che non posso fare concretamente. Non so se ho reso l'idea"

"Non hai reso l'idea" sorrido guardandolo.

"Del tipo che mi è capitato varie volte di volerti baciare da quando ti ho rivisto" sussurra come se questo fosse un segreto segretissimo. La sua voce è divertita e dolce allo stesso tempo, ma nel profondo, una mente brava e contorta come la mia, o quella di qualsiasi essere umano che sia donna, riesce a cogliere una nota di serietà che mi porta ad abbassare lo sguardo.

"Sai che non accadrà mai" ha gli occhi di un verde così bello, che paragonarlo alla giada sarebbe poco.. la giada dovrebbe considerarsi fortunata se il suo colore viene paragonato agli occhi di Harry. E la mia non è affatto un'esagerazione.

"Ti ho già avuta una volta perché non dovrei averti anche questa?" sussurra ancora.

"Non è stato bello il modo in cui mi hai avuta la prima volta Harry, se fossi in te non andrei in giro vantandomene. Richard non sarà proprio stato uomo alzando le mani, ma nemmeno tu lo sei stato facendo quello che hai fatto" lo faccio tacere presto, anche se la mia voce non è grave.. a parte un pizzico di rimprovero.

Tempo fa, se fossi stata costretta ad aprire questo argomento, mi sarei probabilmente messa a piangere, figuriamoci parlarne con Harry direttamente. Ma come si dice? Il tempo guarisce le ferite? Si, era proprio così. Il tempo magari non fa passare i ricordi, ma almeno riesce a chiudere certe ferite, sia esterne che interne.

"Che cosa hai fatto dopo che me ne sono andato?" chiede con voce grave.

"Intendi a parte odiarti, imprecarti contro, nascondermi in casa per non farmi vedere in giro dopo l'umiliazione concessami gentilmente da te, di cui ammetto avrei volentieri fatto a meno? Nulla.. decisamente nulla. Ho rischiato davvero di cadere in depressione, questa forse è stata la cosa più grave di tutte, ma dopo.." sospiro e mi sposto su un'altra grinza dei suoi jeans. "Dopo, ho incontrato Richard, e mi ha aiutato parecchio. Sai, sono dimagrita, ho ricominciato a fare foto, e ho imparato ad infischiarmene di cosa dicessero le persone."

Quello che è successo è fresco nella mia mente come se fosse successo ieri e non cinque anni fa. Ero forse troppo infantile per una che aveva 18 anni, e lui uno troppo in preda agli ormoni all'età di 16 anni, che voleva divertirsi con gli amici, facendo cazzate varie; e chi meglio della migliore amica imbranata e priva di esperienza della sua sorellona poteva essere il suo bersaglio? Credendo di essere forte e abbastanza intelligente, cosa su cui mi sbagliavo un sacco, decisi di stare al gioco e di fare la gallina morta con Harry, non capivo come una come me, considerata una "grassona" che non faceva altro se non stare dietro a Gemma, potesse interessare a uno carino come lui. Harry era allora, me lo ricordo perché andavamo allo stesso liceo, io e Gemma in quarta ed Harry in seconda, il tipo più carino di tutta la scuola. Quelle di quinta volevano uscire con lui, quelle di prima anche, tutto il genere femminile voleva essere suo, e tutto il genere maschile voleva essere lui. Insomma, lui era una di quelle persone che si vede subito avrebbero avuto un futuro brillante; come poi è accaduto. Girava voce che si fosse portato a letto anche la mamma di Nick Grand, all'epoca uno delle "colonne" del gruppo di Harry, presto la notizia giunse alle sue orecchie, e furono botte. I video fecero il giro della scuola per mesi. Insomma.. in poche parole, Harry che mi dedica attenzioni, e ci riusciva benissimo.. Occhi verdi, ricchi adorabili, voce che rendeva docile anche l'insegnate più stronza e cazzuta del pianeta.

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