Luigi non ce la fa più. Sente la mancanza di Carola insediarsi dentro di se come una malattia incurabile. O forse una cura c'è, ma questa volta pare non essere nella musica.
Mercoledì si è vestito di oro, di nuovo. Quando Maria gli ha detto di essere il terzo finalista, ha fatto fatica a crederci. Ci aveva sempre sperato, nel suo sogno. Lui non è uno che si arrende facilmente. Pensa che abbattersi sia da vigliacchi. Eppure con lei l'ha fatto.
Tre settimane d'inferno, le sue. Le emozioni incontrollabili. Luca gli è stato tanto vicino ed Alex ha provato a rimarginare le ferite del loro rapporto (e di quello con Carola). Tuttavia i due possono dirsi falliti nel loro intento.
Non ha fatto altro che piangere il giorno dopo la sua uscita. La stanza blu era diventata un carcere in cui poteva accedere solo Maria tramite collegamenti. A volte anche lei non riceveva risposta.Luigi, nei silenzi lasciati dalla ballerina, cercava risposte. Ma nei vuoti, generalmente, non si trova mai nulla.
Pare che però, abbia tirato fuori quello che ha cercato di tenere nascosto per mesi. Ha urlato fino a perdere la voce ma, nonostante tutto, nessuno l'ha ascoltato.
Succede, quando arrivi in ritardo. Il treno lo perdi, perché quello passa una sola volta. Luigi cerca di corrergli dietro, tutto inutile. La sagoma sbiadita è già lontana anni luce.Alex gliel'ha detto, di non perdere tutte le speranze, che Carola non lo lascerà volare via così, senza un ultimo saluto. E sarà quello il momento giusto. Ma Luigi non gli crede, per niente. E mentre ora continuano a parlare in giardino, sta per crollare, di nuovo.
<<Ti vuole bene Luì, anche se non te lo meriti>>, la lingua di Alex è troppo tagliente per Luigi. Lui sente le lame solcargli le guance e il petto, squartargli il cuore.
<<Infatti no, non me lo merito>> .
Il pacchetto di sigarette, ormai vuoto, scandisce il suo nervosismo. A risentirne è soprattutto la voce.
<<Non ho mai voluto farle del male>>, sussurra piano.
<<Nessuno pensa che tu l'abbia fatto di proposito, però l'hai fatto. Inevitabilmente. E non puoi ridurti a pezzi, è passato del tempo, avresti dovuto aprire gli occhi prima. Un giorno te lo dissi, che stavi sbagliando tutto e che, di amore, non ci hai mai capito un cazzo. Sei sempre stato sfuggente con lei, mai chiaro>>Che amico sei, Alex, se mi remi contro?
<<Sono sempre, e dico sempre, stato sincero. Ma la sincerità e la chiarezza non sono andate d'accordo. Nella mia mente c'è sempre stato caos totale>>, Alex non risponde.
<<Non pretendo che tu capisca, perché non c'è nulla da capire. Io non lo so e, se non lo so io, chi altri può permettersi di sapere? Nessuno, e infatti sono solo>>.Oggi mi sento sparire
Perché non so dentro più quello che ho
É come se vivessi nei mesi passati
Perché adesso non ho nulla che racconterò<<Te la complichi questa vita, amico mio. Non sei capace di ammettere quel che provi, eppure ci sono momenti in cui penso: vai cazzo, ora scoppia. Ti confesso, che se la tua ultima esibizione mercoledì, non l'avessi dedicata a lei. Non staresti qui>>, il cantante si porta la mano sul cuore, a mo di giuramento.
<<L'ho sentito dentro le ossa Ale, credimi. Lei era lì con me, noi davvero non abbiam bisogno di parole. E può stare tranquilla, seguirò il suo volo senza interferire mai>>
<<Lei vuole che tu interferisca, Lù. È così difficile da capire? Sei il suo primo amore, l'hai segnata dentro e, se tu provi lo stesso per lei, permettigli di vivere la storia che si merita. Non tagliare qualcosa che potrebbe rendere felice anche te>>.
<<Ci penserò>>, esordisce Luigi.Torna dentro, sul letto di lei. Il profumo è sparito poco dopo la sua uscita. Di Carola, a Luigi, rimane solo il ricordo. Quello di cui scrivere sulle pagine del suo quaderno a righe.
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Stella di periferia || Caroligi
FanfictionCarola ci ha sempre tenuto a lui, non l'ha mai negato. E lui invece? A lei ci tiene? La domanda è appesa ad un filo. A conoscere la risposta è solo Luigi. E sì, lui ci tiene. Deve solo trovare il coraggio di ammetterlo.