non so dirti ciò che provo
è un mio limiteCarola è seduta di fronte a lui: un jeans stretto a fasciarle le gambe magre e una maglia trasparente che permette al top che indossa di disegnare con grande precisione la rotondità dei seni pieni, spesso nascosti e stretti in quei reggiseni sportivi che Luigi più volte aveva sognato di toglierle. 'Che quella maglia bucherellata sembra così fragile da poter essere strappata via coi denti, e il musicista si ritiene in grado di svolgere tale compito con grande capacità.
Si danna da solo, 'che se non si sbriga a mettere a tacere i pensieri, l'inferno lo attende a braccia aperte. E questa volta il protagonista del viaggio non avrà Virgilio a trascinarlo fuori dalla selva oscura, perché la sua, di guida, sarà impegnata a prenderlo in giro più di quanto non faccia già.
Alex, seduto a capotavola, lo osserva attentamente. Con una mano giocherella con i capelli scompigliati e, quando la bandana sta per cadergli sulla fronte, Cosmary accanto a lui si accinge a sistemarla. La ragazza, la sera prima, li aveva raggiunti agli studi con un sorriso a trentadue denti, trascinando con sè un turbine di contentezza che aveva contagiato tutti . Aveva abbracciato il fidanzato in una stretta calorosa e lui, felice come pochi, aveva prontamente ricambiato sollevandola da terra.
Era di fronte a quella scena che Luigi aveva capito: gli sarebbe piaciuto se, in quel momento, a condividere la vittoria con lui ci fosse stata lei. Perché lei c'era sempre stata. C'era stata quando ha preso il suo primo dieci, c'era stata quando muro era primo in classifica, c'era stata quando ha suonato con Alex britti, c'era stata quando ha preso la maglia del serale. E c'era stata anche quando Guido ha lasciato la scuola, quando poi a farlo è stato Francesco, quando ha discusso con il malinconico, quando alla Pettinelli non scendeva poi così giù, quando gli ha parlato del mostro e di tutte le paure, le ansie, gli sbagli che gli massacrano tutt'ora la mente rendendola una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.
C'era sempre stata, perché Carola, nella vita di Luigi, da quando ci è entrata, è una costante, una grandezza dal valore fisso, immutabile, eterno. Come una bomboniera, la ragazza se ne sta lì, ferma, sperando di non ricoprirsi di troppa polvere prima di essere lucidata e posta in bella mostra. Ma Luigi non l'avrebbe mai permesso, che quella bellissima opera d'arte potesse perdere tutta la sua lucentezza. Per questo, durante l'intera durata del programma, l'aveva coperta con un telo abbastanza spesso da reggere per tutto l'inverno. Se n'era preso cura da lontano, assicurandosi, giorno dopo giorno, che la copertura tenesse per bene: 'che la ceramica non doveva sporcarsi per continuare a brillare. Ma l'estate ora è alle porte, e per Luigi è giunto il tempo di rispolverare quella ballerina del carillon che ha sempre desiderato poggiare sul comodino accanto al letto.
«Vecio allora? Come ti senti per questa vittoria?» Alberto gli sorride sincero mentre allunga una mano dietro le spalle di Serena, permettendo al viso della bionda di rilassarsi all'instante.
«È tutto così surreale raga, davvero. Stento ancora a crederci. Non so cos'altro fare se non ringraziare chiunque mi capiti di fronte. È una vittoria, forse piccola, ma pur sempre una vittoria.»
«Già, perché la più grande ancora devi portarla a casa.» Le perle di saggezza del suo migliore amico non tardano ad arrivare, alludendo a quello che c'è sempre stato e che non ha mai avuto tempo di sbocciare tra lui e la ballerina dell'ice ice baby.
Carola si affretta a riempire il bicchiere vuoto con dell'acqua fresca, mandandola giù tutta d'un sorso. Il piatto di carbonara ancora pieno davanti a sè sembra essersi raffreddato, eppure lei non osa prendere forchetta.
«Non hai fame?» è lui a preoccuparsi, come ha sempre fatto, solo che ora ha il coraggio di mostrarlo ad occhi indiscreti.
La ragazza scuote la testa, mentre un ghigno divertito fuoriesce dalla bocca di Alex. «Guardatelo, l'abbiamo perso, completamente. Albe, Dario mi sa che le nostre donne inizieranno a volere che noi ci comportassimo come un Luigi Strangis qualsiasi.»
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Stella di periferia || Caroligi
FanfictionCarola ci ha sempre tenuto a lui, non l'ha mai negato. E lui invece? A lei ci tiene? La domanda è appesa ad un filo. A conoscere la risposta è solo Luigi. E sì, lui ci tiene. Deve solo trovare il coraggio di ammetterlo.