Mi sono resa conto solamente dopo essere tornata in stanza che non avevo il cellulare con me. Credevo di averlo lasciato in piscina, ma quando sono tornata a controllare se fosse li, non c'era. Ho chiesto in giro, ma nessuno l'ha visto, sembra essere scomparso nel nulla. Mi preparo per la cena, anche se la fame era pari a 0. Non smettevo di pensare a ciò che era successo poche ore fa...diamine, e ora? Se dovesse scoprirsi qualcosa? Come dovrei comportarmi con Oriana e con Dusan? <<hey Vero sei pronta?>> Mi chiede Ali entrando in stanza. <<si eccomi>> Scendiamo nella sala, neanche chissà quanto piena. <<Vero perché non mi hai risposta poi ai messaggi importantissimi che ti ho scritto?>> Dice facendomi l'occhiolino. <<non trovo più il cellulare, credo di averlo perso>> <<oddio e dove? Com'è successo?>> <<non lo so ero in pis...>> <<cercavi questo?>> Paulo tira fuori dalla tasca il mio cellulare, che aveva da chissà quante ore con se. Gli occhi di tutti sono puntati su di noi...si staranno chiedendo perché ha il mio cellulare, e hanno ragione. <<perché me lo dici solo ora? Non potevi riportarmelo prima?>> <<sono tornato in stanza a fare una doccia, e mi sono dimenticato>> <<vabbè, grazie per averlo preso>> Ditemi che nessuno ha appena ascoltato la nostra conversazione. <<prendo da bere>> Dico per rompere il silenzio che si era creato. Il cameriere di quel bar inizia a farmi delle avance, a cui io rispondo solamente sorridendo. Non me ne sta andando bene una, avevo solamente chiesto un "moscow mule". Continua a farmi complimenti su complimenti, che io neanche ascolto. <<prendo il suo stesso, grazie>> Dice Paulo avvicinandosi a me. <<e in fretta>> Aggiunge. Il ragazzo prepara velocemente i due drink, senza girarsi a guardarmi. <<ti devo un favore>> <<no, me ne devi due>> <<hai ragione>> Ci passa i bicchieri e dopo aver ringraziato, torniamo al tavolo. L'atmosfera è la stessa di prima, Oriana non smette di guardarmi, e Dusan di guardare Paulo. Perché pensano sempre al peggio? Non può essere che lo abbia trovato e lo abbia preso? No...come faceva a sapere in quale piscina mi trovavo...ce ne sono migliaia qui. <<io vado via, scusate ma non ho molta fame>> Mi alzo dal tavolo senza ascoltare nessuno ed esco fuori dal resort. Faccio una passeggiata, rispondendo a tutte le persone che in queste ore mi avevano scritto. <<Vero>> Mi sento chiamare e quando mi volto, vedo Paulo correre verso di me. <<che ci fai qui?>> <<ho avuto una discussione con Oriana, davanti ai ragazzi poi, e quindi mi sono alzato e sono venuto qui>> <<perché devono subito pensare male?>> <<forse perché avevo il tuo cellulare ed in effetti è una cosa strana, significa che di conseguenza abbiamo passato del tempo insieme senza dirlo a nessuno, il che fa insospettire tutti>> <<a proposito, quella cosa che è successa è stata...>> <<fantastica>> Mi batte sul tempo, dicendo il contrario di quello che volevo dire io. <<no Paulo, è stata una cosa orribile, tu sei fidanzato, Oriana ti ama, tu la ami, quindi perché fare quel gesto?>> <<perché cerchi di dare cose cosi importanti come per scontate? E se io non l'amassi più? Te lo sei chiesto questo?>> <<perché non la lasci?>> <<perché non è semplice, siamo fidanzati da così tanto tempo e sarebbe un colpo per lei. Lo so che è difficile da capire, ma credimi è così, sento di non amarla più come prima>> <<più avanti andrai più le farai del male>> <<aiutami>> <<non posso fare nulla Pau, tocca a te>> Mi giro per tornare in stanza ma sento dire una cosa: <<mi rimarrai accanto?>> Mi volto verso di lui, che ha gli occhi verso il basso, come quando i bambini chiedono scusa per aver commesso qualcosa di brutto... <<si, qualsiasi cosa accada>> Lo abbraccio d'istinto...anche quello era sbagliato, ma in quel momento forse entrambi avevamo bisogno di quell'unione. <<ti voglio bene>> Mi dice. <<anche io>> Rispondo sorridendo, andando poi verso il resort per tornare in stanza.
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Good night🌙✨ *buonanotte*
Dopo essermi cambiata, mi metto a letto, e provo ad addormentarmi, ma come sempre qualcuno deve disturbarmi. Mi alzo, apro la porta e trovo Dusan, con una felpa larghissima, che lo rende ancora più cucciolo di quello che è. <<posso?>> <<certo>> Lo faccio entrare, e si siede sul mio letto. <<stai bene? Sei andata via come un fulmine>> <<si ho fatto una passeggiata. Non avevo fame>> <<e la storia con Paulo?>> <<nulla, ci siamo incontrati in piscina, e quando sono andata via ho dimenticato il cellulare lì>> <<e di cosa avete parlato? Se posso chiedere>> <<Dusan sono stanca possiamo parlare domani per favore?>> Chiedo per evitare il discorso. <<Vero>> <<ti prego>> Si mette sotto le coperte anche lui, senza che io gli avessi detto o chiesto nulla. Appoggia il braccio destro intorno ai miei fianchi, e la testa vicino alla mia. <<perché sei rimasto?>> <<non ho voglia di lasciarti>> Che caos sto creando nella mia vita e nella loro? <<Dusan...>> <<non dire nulla, voglio rimanere qui, a vedere il tuo corpo fare su e giù quando respiri e ad accarezzarti quel che resta della tua pelle scoperta a causa delle felpe>> Mi lascia un bacio sulla guancia e poi inizia a passare lentamente le dita sulla mia coscia, senza mai salire troppo in alto. Chiudo gli occhi rilassata dal suo tocco così dolce, e cado in un profondo sonno stretta tra le sue braccia.
