DON'T BLAME ME| taylor swift

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Forse, anzi quasi sicuramente, non dovrei essere io a raccontarvi questa storia, calcolate che non mi riguarda ma mi è stata raccontata da un amico a cui è stata raccontata da un amico a cui è stata raccontata da un amico e così via, però la necessità di condividere con qualcuno tutto ciò è più forte di qualsiasi valore morale che io abbia.

Allora, prima di iniziare ci tenevo a dirvi che nella storia di Victoria Davies e Regulus Black vi è soltanto una costante: l'amore che provavano l'uno per l'altro.

Regulus amava Victoria, anche se a differenza dell'amore provato da lei, il suo era un amore fresco come una rosa che sbocciava all'arrivare della primavera.
Victoria invece amava Regulus da quando lo aveva visto sedersi al tavolo dei serpeverde per la prima volta, amava come leggesse a colazione, amava l'impegno che dedicava a qualunque cosa facesse, amava la passione che riservava al quiddich...Victoria era convinta di amare tutto di lui

Per cui quando una mattina Victoria era andata a sbattere contro Regulus Black il suo entusiasmo misto a imbarazzo era enorme, dannazione se ripensava alle sue mani sulla sua vita che la arreggevano impedendole di cadere sentiva un'intera mandria di ippogriffi nello stomaco e forse anche qualche drago.
Ovviamente la prima cosa che aveva fatto era stata correre dai suoi migliori amici , che ormai erano abituati a sentire gli infiniti sproloqui della castana sul giovane Black,

<non avete idea di cosa è successo questa mattina!> aveva annunciato con entusiasmo, facendosi riprendere dalla vecchia bibliotecaria, mentre lasciava cadere i libri sul tavolo a cui erano seduti i suoi migliori amici con un sonoro tonfo

<hai finalmente preso un voto diverso da troll a divinazione?> domanda la ragazza dalla chioma rossa che prendeva il nome di Lily ricevendo un occhiataccia in risposta

<ah, ah, ah giuro lils sei uno spasso, in ogni caso no> ribatte

<lascia perdere Lily> afferma il ragazzo con delle cicatrici sul viso grandi quasi quanto il segreto che era costretto a portare sulle spalle <raccontaci cosa è successo!>

<questa mattina, io Victoria Davies sono andata a sbattere contro Regulus Black> esclama mentre i due migliori amici si scambiano uno sguardo che non passa inosservato alla castana che mette su un piccolo broncio

<Vicky perché non provi a parlargli?> propone Lily con un sorriso di incoraggiamento <domani torniamo a casa, cosa hai da perdere?>

<mh Lils non lo so...> afferma con sarcasmo Victoria <forse la dignità? in ogni caso so che andrei lì e inizierei ad andare in palla e mi renderei ridicola>

<non puoi saperlo finché non ci provi, avanti Vic la vita è una! buttati> interviene Remus

< e se andasse male?!>

<allora in quel caso ci perderebbe lui, non vivere nel rimpianto di non averci nemmeno provato> ribatte con una scintilla di tristezza negli occhi parlando per esperienza mentre la ragazza dai capelli rossi annuisce

<avete ragione, sono una grifondoro quindi sono coraggiosa e non ho niente da perdere> afferma decisa mentre i due amici annuiscono con entusiasmo <scherzavo non posso farcela> mormora qualche secondo dopo sbattendo la testa contro al tavolo in preda alla disperazione

<guarda! è lì seduto, adesso tu ti alzi e vai a presentarti> esclama Lily facendo girare Victoria di scatto e una volta individuato il Black seduto a qualche tavolo di distanza emette un verso di disperazione mentre la rossa si alza avvicinandosi all'amica prendendola per un braccio e alzandola di peso

<no, no Lily Evans non osare> borbotta scuotendo la testa

<e invece sì! andrà bene fidati>

dopo una lieve spinta da parte dell'amica, Victoria invasa da un'ondata di coraggio si avvicina al tavolo di Regulus

una volta arrivata al fianco del tavolo il giovane Black alza la testa dal suo libro rivolgendole uno sguardo

<ciao, Romeo e Giulietta?> chiede Victoria indicando il libro facendo annuire il riccio <sapevi che Mercuzio una volta morto maledisse entrambe le famiglie di Romeo e Giulietta? nella vita reale vennero maledette due grandi famiglie Veronesi tra il 1560 e il 1580...personalmente non mi piace granché la loro storia, voglio dire si conoscevano da qualcosa come due ore prima di dichiararsi, penso che non fosse reale ma solo l'adrenalina di fare qualcosa di proibito... come può una persona sacrificarsi così per un'altra sopratutto se appena conosciuta, voglio dire non sono sicura che io ne sarei capace, magari si ma non credo...non ci resta che scoprirlo anche se forse sarebbe meglio di no come sarebbe meglio se io stessi zitta, merlino sono così stupida> rantola passandosi una mano sul viso imbarazzata mentre Regulus la osserva divertito

<no non lo sapevo ma è certamente molto interessante, grazie...> afferma con un piccolo sorriso <Regulus Black>

<oh, lo so> afferma per poi rendersi conto di quello che aveva detto <no! non nel senso che lo so, lo so...cioè so chi sei ma non perché ti stalkero, giuro! è che essendo un Black la tua fama ti precede, ovviamente però non sei solo un cognome sei molto di più! oh santa Morgana fammi smettere di parlare ti supplico> Victoria smette di parlare chiedendo gli occhi per qualche secondo prima di sospirare e riaprirli <facciamo finta che gli ultimi minuti non siano mai successi e che io sia appena arrivata al tuo tavolo?> propone con un sorriso esitante

<nessun problema> ribatte il Black <oh, ciao sono Regulus Black, piacere> le porge la mano aspettando che la ragazza di fronte a lui la stringa

<Victoria Davies, piacere mio> afferma stringendogli la mano

<ti andrebbe di sederti qui e raccontarmi qualche altro interessante fatto su questo libro?> propone il riccio cogliendo alla sprovvista Victoria

<cosa? certo! voglio dire...perché no?> accetta sedendosi nel posto al suo fianco e girandosi per la prima volta verso il tavolo dei suoi migliori amici che con un grande sorriso sulle labbra alzano i pollici in segno di incoraggiamento

Victoria si gira nuovamente verso Regulus iniziando a parlare di tutti i fatti che conosce su Romeo e Giulietta mentre il suo interlocutore la ascolta con attenzione e con un lieve sorriso che gli increspa le labbra

se solo Victoria avesse saputo quali conseguenze avrebbe avuto il loro incontro


𝐃𝐎𝐍'𝐓 𝐁𝐋𝐀𝐌𝐄 𝐌𝐄, regulus blackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora