Fatti avanti

24 5 1
                                    

Era domenica mattina. Una figura inquietante si aggirava per i corridoi di casa Ross. Tranquilli,non era la misteriosa ombra...no,era solo Hannah. La mattina non era proprio il suo forte. Trovò il bagno e si richiuse la porta alle spalle.

Dopo essersi preparata,prese il biglietto e lo rilesse e rilesse e rilesse...fino a quando quella frase non le fosse entrata in testa per bene.

Il telefonò vibrò sul letto:"Ci vediamo alla vecchia fabbrica dei gelati alle 8:05 pm. Dylan"

Non sapeva esattamente cosa fare e neppure il perchè del messaggio,ma ci sarebbe andata uguale.

Erano le 8:20 e di Dylan neanche l'ombra. Ormai si stava facendo buio così Hannah decise di entrare nella vecchia fabbrica,forse Dylan era lá ad aspettarla.

La porta cigolò ed Hannah sgusciò dentro velocemente.

-Altro che vecchia fabbrica dei gelati,questo posto non è aperto dal 1800 secondo me-una nube di polvere si levava ad ogni singolo passo

-HEI,DYLAN!-Hannah urlò nella fabbrica

Nessuna risposta. Mentre s'incamminava sentì dei passi dietro di lei,si girò,ma l'unica cosa che c'era era polvere,buio e di nuovo polvere. Un rumore improvviso fece sussultare la ragazza. Era solamente una vecchia scatola che un tempo avrebbe dovuto contenere del gelato.

-Hei biondina-la voce di Dylan veniva dalla cella frigorifera

-Dylan sei tu? Non è divertente il gioco che stai facendo-

-Scusa,non volevo offenderti-la voce sempre più vicina

-Cosa? Non mi hai offesa-ormai Hannah stava correndo verso la cella frigorifera

-Scusa..-

Hannah entrò dentro la stanza.

-Scusa...-sempre lo stesso tono-scusa...-

Lo sguardo di Hannah cadde su un piccolo registratore. Era da lì che veniva la voce di Dylan. La voce era registrata.

-Bene,grandioso. Ed ora come ritorno indietro-Hannah stava tremando per il freddo

Improvvisamente la porta della cella frigorifera si chiuse e dell'aria fredda uscì dal muro.

-No,ti prego,apri. Chiunque tu sia. NO,TI PREGO NO-la ragazza stava piangendo mentre il vetro si stava ghiacciando. Era così che doveva finire? L'ultima cosa che vide fu Lucy,china su di lei...poi,buio.

Si risvegliò nella sua camera. Sua madre era lì,accanto a lei. Il suo solito sorriso.

-Tesoro,sei sveglia finalmente-

-Cosa è successo?-la voce impastata

-Una ragazza vestita di bianco ti ha lasciato sotto casa. Ha suonato. Quando ho aperto lei stava girando la curva,mi ha sorriso. Ho visto solo le sue labbra,il volto era coperto. Hai dormito per due giorni-

-Che? Devo andare a scuola assolutamente-Hannah si alzò di colpo

-No. Hannah devi stare a casa-

-Mamma ho giá perso due giorni. È un bene che io voglia ritornare a scuola,no? E poi...devo,devo andare a prendere i miei appunti da una ragazza-si infilò di corsa le scarpe,prese lo zaino e salutò sua madre

-Okay,ma Hannah se hai bisogno di qualcosa...-la voce di sua madre era ormai lontana. Hannah stava imboccando la curva

-Si,mamma. Ti chiamerò-la voce flebile

Arrivata a scuola corse verso il ragazzo biondo che le aveva dato appuntamento.

-Cosa avevi intenzione di fare? Solo per un rifiuto volevi farmi fuori? Perlopiù assiderata-Hannah era arrabbiata

-Cosa?-Dylan non sapeva cosa dire

-Hei,bella festa ieri Dylan-un ragazzo diede una pacca al ragazzo biondo e se ne andò.

-Festa? Quale festa?- Hannah iniziò ad abbassare la voce

-Ieri ho dato una festa,ti volevo invitare,ma pensavo non saresti venuta visto la scenata che hai fatto l'ultima volta. Mi dispiace-Dylan era molto dispiaciuto

-Oh,scusa,ho...ho sbagliato persona-

-Okay,ci vediamo in giro bion...volevo dire, Hannah-Dylan se ne andò

La ragazza non riusciva a capire. Se non era stato Dylan,chi poteva essere? Il telefono vibrò in tasca. Hannah aprì la casella dei messaggi e lesse:
"Serata "agghiacciante" Hannah?". Numero sconosciuto.

****
Era da un po' che non aggiornavo,così oggi mi sono decisa. Spero che il capitolo sia abbastanza "capibile".
MI ANNOIO TERRIBILMENTE. Basta! Vado a fare qualcosa...al prossimo aggiornamento. Ciao ;-)

Half-liesWhere stories live. Discover now