Memories - The five places where...

02. l'edificio

Kastuki dopo quel giorno decise di rivisitare ogni luogo della sua infanzia, quella passata con Izuku, la migliore di tutte.
Uscì dai dormitori verso le 5 del mattino con un bomber rosso e con la tuta nera (che aveva usato per dormire).

Camminò per le viuzze deserte, guardandosi intorno, beandosi di quel silenzio mattutino e della brezza invernale.
Percorse una piccola stradina abbandonata fino ad'arrivare davanti a un'edificio abbandonato.
Katsuki e Izuku da piccoli andavano spesso lì, anche se i loro genitori non volessero loro ci andavano quasi sempre.
A loro piaceva quel posto perché si divertivano a giocare ai villain e agli hero insieme, oppure a nascondino tra quelle mura quasi andate in frantumi, ma la cosa che piú li divertiva era andare fino all'ultimo piano dell'edificio e sedersi sul cornicione di una finestra che dava all'esterno del palazzo.
Era alto, davvero tanto, ma loro erano insieme e niente li avrebbe spaventati.
Lo facevano per bearsi del silenzio e del panorama su cui affacciava l'edificio, passavano ore e ore a parlare o a canticchiare le loro canzoni preferite e a Katsuki, ora che si trovava davanti a quella struttura, mancava tutto quello.
Si addentrò all'interno e quasi immediatamente si ritrovò catapultato nei ricordi passati, dove erano insieme, felici, ma soprattutto inseparabili.

Inizio Flashback

"Deku! Non fare rumore oppure qualcuno ci sentirà!"

Katsuki aveva avuto la brillante idea di andare in quel posto nel bel mezzo della notte per ammirare le stelle e il paesaggio notturno.
Il minore si mosse al suo fianco cauto e mano nella mano iniziarono a salire le scale.

"Kacchan! Guarda! Ci sono le stelle!"

Si sedettero sul bordo della finestra, con i piedi che oscillavano nel vuoto.
Katsuki non aveva paura perché era con Izuku e Izuku non aveva paura perché era con Katsuki.
Il verdino si poggiò con la testa sulla spalla del biondo e Katsuki in risposta avvolse la sua vita con il suo braccio.

"Ci ricorderemo mai di questo posto Kacchan?"

"Si Deku, questo sarà il nostro secondo posto preferito"

Vide il verdino posare lo sguardo su di lui e il biondo sentendosi osservato girò di poco il viso verso di lui ritrovandosi la faccia del piú piccolo a pochi centimetri dal suo.
Si guardarono negli occhi e Izuku sorrise.

"Allora adesso mancano altri otto posti in cui passare i momenti migliori!"

"Sarà difficile, non ci sono molti posti dove andare"

"Ma se siamo insieme sono sicuro che li troveremo tutti e 10 così un giorno, quando saremo grandi li rivisiteremo tutti, non credi?"

"Tsk, é una bella idea"

Katsuki si sentì piú leggero in quel momento, anzi, lo era solo quando stava in compagnia del verdino. Un pó aveva paura doveva ammetterlo, avevano passato tutta l'infanzia insieme e ora che erano nel pieno dell'adolescenza lui si trovava immerso in emozioni mai provate prima.
Si strinse nelle spalle irrigidendosi leggermente ma quel gesto non sfuggì al piú piccolo, Che senza dire nulla gli accarezzò la schiena dolcemente.
Katsuki lo guardò di sottecchi e sorrise a quel piccolo gesto. Aveva al suo fianco qualcuno di davvero speciale.

Passarono tutta la sera su quel cornicione senza paura, senza il pensiero di poter cadere e morire, quell'idea non gli passò nemmeno per la mente, ma solo perché erano assieme.

"Izu, promettimi che se mai dovessimo separarci tu non ti scorderai mai di me e di questi posti"

"Non ti scorderai di me Kat, perché io ti riporterò sempre indietro, e un giorno sono sicuro che questi posti li rivisiteremo insieme.
Solo io e te."

Fine flashback

Katsuki sobbalzò e si mise in posizione d'attacco quando sentì un rumore alle sue spalle.
Si guardò attorno ma non vide nessuno così andò a sedersi sul cornicione della finestra.
Guardò verso il basso e ridacchiò. Come facevamo a metterci qui con il rischio di farci davvero male?
Sospirò e guardò davanti a se, il sole stava sorgendo e presto sarebbe dovuto tornare ai dormitori, ma allo stesso tempo quel posto lo teneva prigioniero dei ricordi e delle belle sensazioni passate.
Guardò il suo telefono e si alzò per tornarsene ai dormitori.
Lanciò un'ultima occhiata a quel posto e poi tornò a casa leggermente piú sollevato e un pó piú felice.

Ne mancano otto...
E anche se non siamo insieme come promesso ho deciso che manterrò la nostra promessa a modo mio.
E forse riuscirò a capire cosa sto cercando veramente.
Se quello che provo é reale o solo passeggero.
Perché io forse, senza di lui, non posso stare.