Sono sul mio letto con il viso rigato dalle lacrime da più di un'ora. Non so cosa pensare, la mia testa sta per esplodere. Sono spaventata dai miei incubi, sola perché in questo momento nessuno può consolarmi visto che mia sorella è a danza, sono distrutta alla saputa della partenza della mia migliore amica. Tra una settimana dovrò dirle addio. Tra sette giorni nessuno mi parlerà più delle sue cotte per i ragazzi carini nella scuola, nessuno canterà le canzoni degli Imagine Dragons insieme a me, non avrò più nessuno al quale confidare la mancanza di mia madre, nessuno mi tirerà i cuscini durante i pigiana party, non potrò più con nessuno guardare i film romantici e mangiare pizza fino a scoppiare. Sto perdendo le persone più importanti della mia vita e nessuno me le ridarà più.
Prendo il cellulare e mi infilo le cuffiette: "Demons" a tutto volume. In questo momento la musica è l'unica cosa che mi può consolare. Mi metto la borsa a tracolla, infilo gli stivali e scendo giù per poi avviarmi alla porta.
Non sto scappando.
Almeno credo.
Dovrei aspettare mia sorella a casa ma stare chiusa in una stanza mi fa cadere in depressione più di quanto già ci sia.
Supero i viali e le ville vicino alla mia casa e mi avvio fuori città. Fuori città c'è la foresta: il mio rifugio. Decido perciò di andare lì.
Non mi accorgo nemmeno di quanto tempo ci metto ad arrivare. Sembro non essere più sulla Terra quando ascolto la musica, come in un mondo parallelo e non sono più cosciente di ciò che faccio. Durante il traggitto a volte cammino, altre volte corro, come per scappare da qualcosa.
Arrivata, mi addentro nella foresta, ma fatti una ventina di metri vedo il terreno di un colore diverso dal solito. Mi avvicino e vedo dei binari arrugginiti, ricoperti dalle erbacce. Mi tolgo le cuffiette e le infilo nella borsa.
"Ma cosa...?" dico. Sarò venuta nella foresta almeno una trentina di volte, se non più, e non mi ero mai accorta che ci fosse una ferrovia. Anzi, ne sono sicura: non c'è mai stata una ferrovia qui. Mi guardo intorno e mi accorgo di essere nello stesso posto dei miei incubi. Ma non ci sono lupi, non c'è nessuna luce e nessuna donna. Che cosa sta succedendo? Provo a darmi uno, due pizzicotti per vedere se sto sognando o sono sveglia ma non succede niente. Guardo il display del cellulare per assicurarmi di riuscire a leggere. Nei sogni non puoi leggere ma l'orario io lo vedo bene: segna le 16:37. Allora è tutto vero ciò che sto vedendo. Il mio incubo si è materializzato davanti a me?
Vicino ad un grosso albero vedo un cartello di legno ricoperto di terra. Faccio per pulirlo, ma appena poggio la mano, la terra cade da sola, scoprendo una scritta:
"Run away".
Corri via. Le parole mi suonano in testa come un ossessione. È tutto ciò che voglio: correre via, scappare da tutto questo. So che se lo faccio, forse riuscirò a sentirmi finalmente libera, e magari scoprirò cosa c'è oltre la luce dei miei incubi.
"Non posso farlo"continuo a ripetermi in testa, ma non so fino a che punto riesco ad obbedire ai miei pensieri. Ho bisogno di scappare. Ho bisogno di andare via, devo essere felice. Ripenso a mia sorella, al bene che mi vuole. Non posso farle questo.
Una parte di me mi dice di tornare a casa e dimenticare ciò che ho visto, mentre un'altra mi incita a fare ciò che dice il cartello. Alla fine la parte coraggiosa prende il sopravvento e dimentico tutto ciò che ho vissuto fino ad adesso.
"Lynn se la caverà" mi dico per cercare di convincermi, anche se forse l'ho già fatto.
Mi allontano un po' dalla ferrovia e poi mi volto. Mi tornano in mente tutti i momenti passati con mia sorella: l'unica cosa bella da ricordare. Mi asciugo una lacrima e corro più veloce che posso sui binari arrugginiti.
La luce che avevo attraversato nel mio incubo adesso mi avvolge e mi viene una fitta alla testa. Mi fermo ma poi penso che non posso pentirmi ora di ciò che ho fatto, devo andare avanti. Devo scappare.
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RUN AWAY
RandomAlis è sempre stata la principessa dei suoi genitori ed è vissuta in un mondo di fantasia fino all'età di 7 anni. Poi sua madre è morta per una gravidanza e lei ha aperto gli occhi alla realtà. A 17 anni, vorrebbe scappare e andare lontano ma il ben...