Capitolo 12 - Il massacro

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Alle 6 di mattina, con il sole che annunciava la sua luce rossa sui Biomi, eravamo gia tutti pronti, tutti in fila che marciavano verso il villaggio dei Vongolini.
Ci vuole un'ora per arrivare ma con quei cannoni eravamo tutti molto lenti. Si andai anche io nel caso servissero medici urgenti, non sapevamo a che tipo di guerra stavamo andando in contro.
Anche Geremia era venuto, forse è anche per questo che eravamo lenti. Era ancora debole
Eravamo un grande serpentone di persone in fila che marciavano, nessuno parlava e regnava il silenzio. Gli unici suoni che si sentivano erano i nostri passi sul fango, le ruote dei cannoni e il lieve rumore delle nostre piastrine.

Arrivati al villaggio dei Vongolini erano già tutti affacciati sulle loro mura. Sembra come se ci aspettavano.
Tutti erano stupiti nel vedere quelle creature, molti di noi non li avevano ancora visti.
Appena ci videro si allarmarono tutti e iniziarono di nuovo a sparare con le catapulte. Neanche il tempo di avvicinarci.
Nessuno di noi andò nel panico, eravamo tutti nervosi e pronti a tutto, soprattutto Geremia e Zodia.

Shua iniziò ad urlare a tutti di mettersi in posizione, l'adrenalina era al culmine. Le palle di ferro dei Vongolini stavano già cominciando a fare buchi nel terreno e a colpire alcuni di noi.
Ma quando i cannoni erano in posizione fu proprio Shua il primo ad accendere un candelotto di dinamite. Accesa la miccia, l'enorme balestra lanciò il candelotto verso le mura.
I Vongolini probabilmente non si sono accorti di cosa avessimo lanciato, se ne resero conto solo quando il candelotto di dinamite esplose, lasciando subito un buco nelle mura.

Ed esattamente come era successo il giorno prima, i Vongolini si spaventarono nel vedere quell'arma in nostro possesso. Le palle di cannone continuavano ad uscire dalle mura e a colpirci ma i Vongolini sulle mura erano pietrificati e immobili.
Noi eravamo sempre più sicuri di noi, vedevamo la paura negli atteggiamenti dei mostri nemici e avevamo chiaro in mente che loro non avevano mai visto il tritolo in vita loro.
Geremia, che vedeva la scena da dietro le truppe, cominciò ad urlare:

Geremia
Lanciatene un'altra!

Ed ecco che tutti, senza avanzare verso le mura, cominciano a preparare più di un cannone con il tritolo. Zodia sembrava nervoso, lui era molto più spietato e non capiva perché sparare un cannone alla volta.
Comunque i Vongolini continuavano a spaventarsi, noi avevamo gia la sicurezza che saremmo entrati nel loro villaggio.
Alcuni uomini lanciarono un altro candelotto colpendo di nuovo le mura, ma stavolta non senza recare danni.
Le palle di cannone continuavano ad uscire all'impazzata e anche tra di noi ci furono i primi feriti, per questo nella confusione cominciai a muovermi anch'io, portando lontano dai bombardamenti i feriti con una barella, per fortuna in molti mi aiutarono.

Improvvisamente Zodia partì di testa, cominciò a passare davanti ai cannoni e iniziò ad urlare:

Zodia
Fate fuoco! A tutti i cannoni fate fuoco! Geremia ha detto di fare fuoco! Tutti!

Geremia era furioso, non ha mai dato quell'ordine, ma tutti i cannonieri erano sicuro che Geremia avesse dato l'ordine di attaccare tutti insieme. E da qui il caos.
Dodici dei nostri cannoni cominciarono a fare fuoco all'impazzata, dodici candelotti di dinamite uno ad uno cominciarono a colpire le mura e a esplodere uno dopo l'altro. Tutti i Vongolini che erano affacciati sulle mura probabilmente furono tutti spazzati via poiché le mura crollarono sull'impatto.
Il loro portone era ancora intatto ma era ormai completamente inutile dal momento che circa la metà delle mura era crollata, ora si poteva vedere l'interno del villaggio dei Vongolini, con le loro strane case rialzate e la folla di Vongolini al di sotto. Addirittura le catapulte che lanciavano le palle di cannone si fermarono, anche se non si vedevano neanche con le mura a terra.

Appena si dissolse il fumo delle esplosione, tutti erano immobili, sia noi che i Vongolini in lontananza. Ci fu una sorta di silenzio per qualche secondo, i Vongolini erano terrorizzati. Tra noi e loro c'era una distanza di almeno un chilometro. A quanto pare era il momento della carica.
Geremia, ancora nervoso per l'atteggiamento di Zodia, rompe il silenzio del campo di battaglia per urlare:

Geremia
LE LORO MURA SONO APERTE! CARICAAAA!

Era un momento epico, tutti cominciarono ad andare di corsa contro il villaggio con spade e fucili. I Vongolini invece iniziarono la ritirata. Le donne e i bambini non c'erano, probabilmente erano gia stati evacuati il giorno prima, ma quelli che erano rimasti scapparono senza esitazione.
Alcuni però si erano fatti coraggio e rimanevano a difendere le loro mura ormai in rovina. Loro erano armati di spade e lance, anche noi, ma noi avevamo anche i fucili.
Cominciarono tutti a sparare, morirono in molti. I Vongolini non avevano speranza e poco dopo anche loro cominciarono a ritirarsi.

Noi ormai eravamo entrati nel loro villaggio, tutti cominciarono a piazzare cariche di tritolo ai piedi delle case. Cosi una ad una cominciarono a crollare, dopo 15 minuti il villaggio era già completamente distrutto. Era una scena terrificante, tutti i Vongolini e i soldati morti sul terreno, le case che crollavano lasciando nubi di polvere ovunque, grida, sangue e tutto ciò che si può trovare in un campo di battaglia. Molti di noi avevano anche perso l'abitudine nel vedere queste scene, ma ripeto, ci sentivamo estremamente in vantaggio, a prescindere dal fatto che avevamo la vittoria in tasca.
Arrivati alla loro piazza principale finalmente si potevano vedere le e ormi catapulte che hanno ucciso Gerald e che ci avevano bombardato fino a 20 minuti prima. Adesso erano anche disarmati della loro artiglieria.

I Vongolini fuggirono e si dispersero nella foresta, erano rapidi a correre, molto più di noi. Per questo circa ventimila di loro sparirono nel nulla, abbiamo visto alcuni arrampicarsi addirittura sugli alberi come scimmie. Pazzesco.
Quelli che non erano riusciti a fuggire uscirono fuori dalle loro abitazioni in fiamme e si inginocchiarono come per arrendersi.
Indovinate che faccia ha fatto Zodia in quel momento, fosse stato per lui li avrebbe uccisi subito. Ma Geremia era gia nervoso per quanto accaduto e sapeva per certo che ulteriore violenza non serviva, la vittoria era nelle nostre tasche.

Geremia
Non toccateli! Si sono arresi!

Ken
Lori avrebbero fatto lo stesso?

Geremia
Silenzio! Non mi importa! voglio sapere cosa hanno da dirci questi esseri!

Rem
Capo! Dovete venire a vedere una cosa!

Quello che aveva trovato Rem, uno degli abitanti, era la loro miniera ormai distrutta. Ma al suo interno si vedeva il giacimento di Tanium. Troppo grande per calcolarne la quantità.
Solo quel giacimento avrebbe portato tanto materiale resistente più del ferro. Che a sua volta avrebbe portato miglioramenti a livello di armi, palle da cannone, impacchi di tritolo e infine potenziamenti per le mura e il villaggio in generale. Ecco per rimasti tutti in circolo a fissare il Tanium.

Rem
È stata la battaglia più semplice che io abbia mai combattuto!

Geremia
Dobbiamo fissare dei turni di guardia. Giorno e notte per controllare questo posto. In modo da poter prelevare man mano il giacimento.

Tutti risposero con un ''sì signore''.

Geremia
Ora, torniamo tutti al villaggio! Dobbiamo organizzare questi turni prima che queste creature tornino a riprendersi il loro villaggio. Adesso li conosciamo e sappiamo che hanno paura di noi, ma sappiamo anche che sono molto più agili di noi!
Faremo passare la notte in cella ai prigionieri e domani mattina li interrogheremo!
E questa sera, ovviamente, festeggiamo la grande vittoria!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 14, 2022 ⏰

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