Capitolo 16-Lei è un angelo.

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Il giorno dopo Harry mi invitò ad una sua partita, e mi sentivo entusiasta all'idea di guardarlo giocare come se io fossi- beh, non sapevo esattamente cosa fossi per lui. Non una fidanzata. Forse solo un'amica. Sì, eravamo solo amici.

Quel pomeriggio chiesi a Chelsea se avesse voluto un articolo sulla partita, ma sorrise e disse, "No, chiederò a qualcun altro di occuparsene. Goditi la serata."

Arrossii e la ringraziai. Tutti a lavoro sapevano che tra me e Harry c'era qualcosa, ma continuavo a dire a tutti che non eravamo niente se non amici stretti... eravamo andati a qualche appuntamento ed avevamo dormito nella stessa casa. Ma non sapevano l'ultima parte.

Invitai Leigh-Anne e Louis, pensai che avrei dovuto aggiornarli sugli avvenimenti dato che Leigh-Anne aveva visto i segni sul mio collo prima di lui.

"Sono ancora offeso, sai," disse con le sopracciglia alzate mentre scriveva un'email. "Ma sì, mi piacerebbe accompagnarti a vedere il tuo toy-boy in azione."

"Non è il mio ragazzo, Louis." Dissi rotando gli occhi.

Mi guardarono entrambi contemporaneamente e dissero, "Lui è il tuo toy-boy."

Dopo il lavoro, andammo a cena e poi allo stadio. Harry ci aveva riservato i posti dietro la casa base, e la visuale andava dritta verso le panchine dei Jaguars.

Lo vidi parlare col coach al bordo del campo; il suo cappellino da baseball tenuto fra i denti mentre si aggiustava la cinta bianca. Mi morsi il labbro ricordando come se la slacciò a letto. Sbattei le palpebre guardando altrove, verso la folla. I Jaguars erano uno dei team più famosi del Paese, quindi non ci volle molto finché tutte le sedie si riempirono.

"Hey, Harry ti sta salutando." Mi disse Louis, ed io mi girai per trovare degli occhi verdi che mi guardavano intensamente.

Sorrisi e ricambiai il saluto, e poi lui si girò facendomi l'occhiolino e ridendo maliziosamente.

"È così sexy." Commentò Louis, ed Harry si allontanò per prendere il suo guanto. Louis commentò ancora, "Seriamente, guarda il suo lato b. Gesù, ho sperato che giocasse per l'altra squadra. L'avete capita?"

Roteai gli occhi ridendo e Leigh-Anne disse "Basta fissare l'uomo di Vivian, Lou. Ci sono due squadre qui; sono sicura che una sicuramente colpirà la tua attenzione come desideri."

Louis roteò gli occhi e disse "Ma io voglio lui."

"Non gioca per la tua squadra, Louis." Disse lei.

"Lo potrei persuadere. Avanti, immagina quel sedere sul mio- "

"Basta," dissi, mettendo una mano sulla bocca di Louis. "Pensi di aver finito?"

Mi guardò e annuì lentamente. Risi e tolsi la mano, decidendo di guardare su Internet gli elenchi dei giocatori di entrambe le squadre per crecare un uomo per Louis.

Dopo che la partita iniziò, i Jaguars erano in vantaggio di un punto durante la battuta della squadra di casa. Harry stava giocando estremamente bene, finché gli avversari non fecero altri due punti, recuperando in fretta.
Era evidentemente agitato, ma tutto quello che potevo fare era stare seduta, in ansia, e pregare che la partita finisse presto.

Lanciò la palla fino all'altro capo del campo e scosse la testa quando il ricevitore gliela rilanciò. Avevamo due strike (N/A: quando il battitore manca la palla) e ne bastava un altro per vincere, ma Harry si stava preoccupando molto.

"Avanti, Harry." Dissi, forte abbastanza affinché mi sentisse. Si morse il labbro e posizionandosi, prima di tirare la palla e farla mancare al battitore. "Sì!" Esultai, battendo le mani mentre i Jaguars cambiavano campo per ricevere, invece che battere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30 ⏰

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