Capitolo 7-Impareremo mai?

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«Sei stata maledettamente silenziosa per tutta la mattina,Viv,» Disse Louis. Fissai l'orologio,realizzando di essere stata lì per tre ore senza dire loro una parola. Sospirai e guardai dallo schermo del mio laptop alla finestra, volendo parlare ma non trovando le parole.

«È successo qualcosa?» Chiese piano Leigh-Anne.
«Tipo,qualcosa di brutto?»

« Infatti,c'è qualcosa che non va?Forse possiamo aiutare.» Aggiunse Louis, ma scossi la testa.

«No,è il mio problema,non il vostro.» Dissi. «Solo...non lo so. Sono solo arrabbiata con me stessa.»

«Per aver mentito a Tanner sull'intervista?» Chiese Leigh-Anne in maniera esitante,e scrollai le spalle.

«Beh,quello. E quello che è successo dopo.»

Louis quasi cadde dalla sua sedia e mi fissò mettendomi in soggezione. «Cosa intendi,cosa è successo dopo?» Chiese.
«Cosa è successo,Viv?»

Gemetti e lasciai che la mia fronte si appoggiasse sul desktop. «Potrei averlo baciato.»

Rimasero entrambi a bocca aperta e mi sedetti. «Okay,aspettate.Mi ha baciata lui per primo,solo per chiarire.»

«Ma tu hai lasciato che accadesse.» Disse Louis, ed io annuì. «Cosa è successo dopo?»

Rabbrividì. «Gli ho detto "Grazie per avermi permesso di intervistarti" e me ne sono andata.»

Louis mi guardò con occhi spalancati e disse «Lo hai lasciato eccitato e infastidito e non hai nemmeno finito ciò che stavate facendo?»

Annuì timidamente. «Mi sono sentita malissimo. Tanner pensa che sia andato tutto bene e questo articolo potrebbe farmi avere una promozione.»

«Beh, tutto stava andando bene finché non hai lasciato il mio uomo.» Mi derise Louis, ed io alzai gli occhi al cielo.

«Cosa succederà quando vedrà il tuo nome sotto l'articolo?» Chiese Leigh-Anne.
«Quanto pensi che sarà arrabbiato auando vedrà che hai fatto l'esatto opposto di quello che ti aveva detto di non fare lui?»

Scossi la testa scuotendo le spalle. «Onestamente, non mi importa. Ho bisogno di questo articolo per diventare un'editrice e lui sa quanto questo lavoro sia importante per me. Posso scusarmi dopo, è più semplice che chiedere il permesso.»

Leigh-Anne rise e disse «È evidente che le influenze di Louis stiano avendo un grande effetto su di te.»

Abbiamo parlato ancora per un po' della festa di Chelsea al Tyson's, ed ero felice di trascorrere un'altra serata con Tanner. La nostra cena non era andata molto bene ed ho sperato che stasera sarebbe andata meglio. Ho trascorso il resto della giornata lavorando sul mio articolo ed editando quelli degli altri autori. Ero felice di presentare il mio articolo a Chelsea, ma non volevo assolutamente che fosse un lavoro non all'altezza. Non importa quanto ci avrei messo, volevo che l'articolo fosse perfetto.

Alla fine della giornata, rassicurai Louis e Leigh-Anne dicendo loro che sarei andata alla festa. Uscì dall'ufficio ed andai verso la fermata del bus. Sentì il telefono squillare e capì che doveva essere Tanner che mi chiedeva se fossi rientrata presto.

Sfortunatamente, a comparire sullo schermo fu il nome di Harry. Mi morsi il labbro ed il mio battito cardiaco accellerò. Risposi nervosamente, preoccupata su cosa avrebbe potuto dirmi.

«Viv?» Disse. Il telefono aveva smesso di squillare e non si era sentita la mia segreteria, quindi sapeva che avevo risposto. «Viv, parla, così so che sei tu.»

Ho ingoiato il nodo che avevo alla gola e dissi piano, «Ciao.»

«Ciao,» Respirò sollevato. «come stai?»

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