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"Don't you give me up, please don't give up
Honey, I belong with you and only you, baby
Only you, my girl, only you, babe
Only you, darling, only you, babe
Only you, my girl, only you, babe
Only you, darling, only you"

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" Le Outer Banks, il paradiso terrestre"
Questo è il luogo dove abito, un'isola divisa in due classi sociali: i kook, gente ricca e viziata, composta principalmente da famiglie ricche e spavalde con a disposizione enormi ville, uno yatch e il rispetto di troppe persone. E i pouge, gente più umile e povera, che vive in normali casette che si reggono in piedi da decenni, per mangiare lavorano per i più ricchi ed hanno a disposizione solo una ferraglia come barca.

Io sono cresciuta tra i kook, con mia madre, una donna ricca e snob che non pensa altro che a se stessa ;e mio padre, un poliziotto che vacilla nel suo lavoro ma con regole severe e stabilite.

Fin da piccola ho sempre rapportato con i pouge e per quanto i miei abbiano provato a farmi rapportare con qualunque kook, nessuno era simpatico a tal punto. Ricordo ancora quando cenai con vari coetani kook, parlavano solo di soldi, papini e vestiti, una noia mortale.

Dopo il divorzio dei miei, sviluppai un grande rapporto con una falsa kook, Kiara. Anche lei era nata kook come me ed anche lei rapportava solo con i pouge, infatti fa parte del gruppetto più casinista del quartiere. Girano spesso voci sul suo gruppo, voci abbastanza scandalose.

Tutto iniziò quando da piccola dovetti compiere la prima scelta più importante della mia vita. Partire con mia madre a Londra, facendo la kook viziata e snob, oppure restare qui con mio padre che manca di casa la maggior parte del tempo e a cui passo il maggior tempo a litigare per via delle mie frequentazioni?

Bhe ovvio scelsi la seconda, tanto con entrambi finirei per litigare quindi perché abbandonare questa città.

*****
Penso che da quando è arrivato luglio le giornate passino lentamente con un caldo mortale ma ormai è l'ultimo dei miei problemi. Accendo il mio cellulare e noto subito un messaggio da Kiara.
"Non so se sei sveglia ma vieni da me, ho bisogno di sfuggire a questa noia da kook"

Sorrido appena leggo il messaggio. Kiara è stata una delle poche persone con la quale ho restaurato un bel rapporto sin dal primo superiore. Mi è stata accanto durante la separazione dei miei e ne ho combinate delle belle con lei. Ricordo ancora una volta quando giocammo davanti al molo e cademmo entrambe in acqua. Sua madre la sgridò in ogni modo perché le sembrava che ci comportavamo da pouge. A me invece, bhe non sgridò nessuno poichè la mia casa era sempre vuota.

"Tra mezz'ora sono lì" rispondo solo.

Vado a preparami mettendo un top corto nero e dei jeans chiari, accompagnati dalle mie solite converse. Al collo ho la mia inseparabile collana di perle, accompagnata da un'altra colorata. Mi trucco con del mascara, una matita nera e un lucidalabbra.
Scendo al piano di sotto sperando che mio padre non sia a casa, giudicherebbe sicuramente il mio modo di vestire visto che preferirebbe vedermi in gonna e completo elegante.
Non ascolto più ciò che dice, non è mai stato presente a causa del suo inutile lavoro.
Prendo le chiavi al volo e i miei soliti occhiali da sole.

Mi dirigo a casa di Kiara e alla porta mi apre immediatamente sua madre. Diciamo che la sua famiglia accetta solo i kook ed io, a causa dei miei, sono nel lato dei kook.

Io e Kiara però siamo sempre state l'opposto, solo che lei frequenta amicizie davvero diverse ed inaccettabili per una kook. Mentre io sono costretta a frequentate solo persone di gran taglio anche se non ci vado molto d'accordo.

"Oh Roxander, menomale che sei tu, credevo fosse uno dei suoi drogati amici" dice immediatamente la madre.

"Mamma, ne abbiamo già parlato!" urla Kiara affacciata sulle scale che dirigono verso camera sua.

ONLY YOU BABE...//JJ MAYBANK Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora