CAPITOLO 4(+18)
☆ ☆ ☆
Taehyung sorrise, felice. Probabilmente si aspettava un rifiuto ma così non era.
Temperatura aumentata di qualche grado. Concentrazione di ossitocina in crescita.
Nel momento in cui Taehyung lo toccò sul collo, quelle informazioni arrivarono direttamente nel suo cervello. Riusciva a percepire i cambiamenti fisiologici di Jungkook ma non si preoccupò nemmeno di dirlo visto che era preso da tutt'altro.
Anche l'umano non sembrava da meno. Gli accarezzava quei meravigliosi capelli blu con dolcezza ma non sembrava voler fare altro, come se non avesse il coraggio di andare oltre. A differenza sua Taehyung sembrava molto più spigliato, perché la mano sinistra smise di accarezzargli i capelli per scivolare giù lungo il suo addome, fino al bordo dei pantaloni della tuta. Accarezzò il rigonfiamento sotto il tessuto e poi i due si guardarono negli occhi, come se fossero ad un punto di non ritorno e ad un limite che stava per essere superato. Erano lì, fermi. Jungkook alzò lo sguardo e per un secondo si perse.
Occhi color oro, che sembravano aver intrappolato la luce del sole, brillanti e meravigliosi. Il viso di Taehyung si riempì di lentiggini una seconda volta. Il suo viso era arrossato quanto quello dell'umano che subiva quel tocco.
Nessuno mai l'aveva toccato e chiaramente non si sarebbe mai immaginato che il primo a farlo sarebbe stato proprio un alieno.
Ricordandosi del viso contratto dal piacere di Taehyung mentre si masturbava, fu Jungkook ad agire per primo. Gli abbassò i pantaloni - e scoprì con sorpresa che non aveva indossato i boxer sotto - per afferrargli il sesso già indurito, caldo e umidiccio.
L'alieno sussultò sorpreso, ma poi cercò di imitarlo. Jungkook alzò leggermente i fianchi per farsi abbassare a propria volta i pantaloni della tuta e i boxer, e le loro mani afferrarono le reciproche erezioni per darsi piacere a vicenda.
"AH!"
Jungkook non poté fare a meno di farsi scappare quel gemito, perché non sapeva come ma l'alieno gli stava procurando molto più piacere di quanto ne avrebbe avuto facendo da solo.
Mosse la mano a propria volta, sebbene un po' incerto perché non era del tutto sicuro di riuscire ad essere bravo come lo era Taehyung.
Non poteva fare a meno di guardare quel viso meraviglioso, quel viso che superava di gran lunga qualsiasi tipo di bellezza che poteva esistere nell'intero pianeta.
Fu l'alieno a interrompere quel prolungato ed eccitante contatto visivo, baciandolo. Nel momento in cui le loro labbra si toccarono la mente dell'umano venne invasa da immagini meravigliose, di cui non ne comprendeva appieno il significato. Fu come viaggiare nel tempo, come viaggiare nello spazio infinito. Vedeva miliardi di stelle consumarsi ed esistere nel buio dell'universo, vedeva pianeti di chissà quale galassia roteare attorno al loro "Sole", molteplici asteroidi vagare nell'infinità di ciò che li circondava senza una meta, senza una precisa direzione. Poi vide un posto diverso, in cui miliardi e miliardi di luci brillavano su un pianeta privo di acqua, privo di atmosfera, privo di luce. Solo quelle luci che sembravano possedere una vita propria, vorticavano come se fosse una danza. Fino a che degli esseri non umani, completamente oscuri, catturarono alcune di quelle luci e le portarono via.
Poi tutta quella visione così come era arrivata si frantumò, lasciando posto solo ai gemiti sempre più forti e lamentosi di Taehyung che gli aveva afferrato il polso con la mano libera per guidarlo ad un ritmo più veloce.
"Jungkook..."
Lo chiamava e Jungkook aprì gli occhi, ancora spaesato per ciò che aveva visto. Non era sicuro se fossero pensieri, ricordi del passato o semplici allucinazioni, ma tutto passò in secondo piano quando guardò Taehyung seduto su di lui che aveva iniziato a muovere i fianchi contro il suo pugno, per poi riprendere a masturbarlo con decisione.
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Interstellar • taekook
Fanfic"Sei ancora qui?" "Taehyung sarà sempre qui." • • • I loro occhi si incrociarono e Jungkook si perse per qualche istante a fissare i suoi occhi. Occhi a mandorla stupefacenti, ma non era quello il punto. Attorno alle pupille c'era un colore che non...