Una proposta inaspettata

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Carola

Dopo una giornata intensa di prove in vista dello spettacolo di Giulietta e Romeo, sento proprio il bisogno di una tisana calda e di una serie tv che mi tenga compagnia, nella speranza che entrambe possano conciliarmi il sonno.

È notte inoltrata e sto quasi per cedere; posso ancora sentire in sottofondo le note della sigla di Vis a Vis, una delle mie serie preferite.

Decido finalmente di andare a letto; sono ormai le 2 e tra qualche ora mi aspetta un'altra intensa sessione di prove.

Poggio il mio cellulare sul letto e mi dirigo in bagno per lavarmi i denti ed indossare il pigiama pulito che sbadatamente avevo lasciato da giorni nell'asciugatrice assieme ad altri indumenti.

Sono una smemorata e probabilmente non cambierò mai.

Nella speranza che questa giornata sia finalmente finita, mi infilo sotto le coperte e abbraccio il mio peluche, Porky;

lo tengo stretto stretto a me, per sentirmi un po' meno sola e al riparo da qualsiasi pericolo.
Chiudo gli occhi, ricordando i momenti in cui Porky mi aveva aiutata a non pensare a lui, a non sentirmi sbagliata, in difetto, perché lui non riusciva a ricambiare il mio sentimento, o forse, più probabilmente, perché non voleva. Non avrebbe mai permesso che un'ipotetica relazione mettesse in secondo piano il suo percorso musicale nella scuola d'Amici.

Io proprio non riuscivo a capirlo quel ragazzo. Le sue parole mi portavano a credere che nulla tra di noi sarebbe mai successo...
Eppure, i suoi occhi, i suoi maledetti occhi, che mi scrutavano da un lato all'altro della casetta, le sue mani, che ogni tanto 'casualmente' sfioravano le mie cosce, le sue labbra, che rimanevano semiaperte, in un gesto provocatorio, quando gli rivolgevo la parola, mi facevano pensare tutt'altro.

Penso sempre a cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossimo conosciuti in casetta, ma altrove... Non credo che sarei riuscita a trattenermi così tanto dal baciarlo come all'interno della scuola. Dio solo sa quanto avrei voluto stringerlo a me e non lasciarlo mai più.

Ora tutto sembra finito, anche se in realtà la nostra storia non è mai iniziata.
Sono finite le aspettative, le attese.

Siamo sempre stati in un limbo io e lui, ma ora...
Non posso più aggrapparmi alla speranza e non voglio continuare a crogiolarmi nel mio dolore.


Spengo l'abat-jour, sporgendomi dal letto
e cerco al contempo di spegnere i miei pensieri...
NON voglio pensare a LUI, al modo in cui sfiora le corde della sua chitarra, con quelle maledette mani che ad ogni tocco sono in grado di farmi tremare;
NON voglio pensare alla sua voce, in grado di graffiarmi dentro come nessun altro sarebbe in grado di fare.

Basta, devo smetterla...
Sono stanca di passare per la sottona della situazione.
Lo sono, anche tanto in realtà, ma non voglio più esserlo. DEVO ANDARE AVANTI.

Ed ecco che all'improvviso sento il mio cellulare vibrare... probabilmente sarà arrivata una notifica.
Ma chi è che mi scrive a quest'ora?!?!
Sarà una mail o una qualche  pubblicità irrilevante...

Decido lo stesso di dare un'occhiata... Potrebbe essere un'emergenza, non si sa mai.

È bastato leggere l'anteprima del messaggio perché il mio cuore cominciasse a battere all'impazzata.

Non posso crederci... Non riesco a staccare i miei occhi da quel "Luigino💛" apparso sulla mia schermata di blocco.

Non so cosa fare, mi tremano le mani...
Non credo di voler leggere davvero il messaggio;
potrebbe essere la fine di tutto oppure l'inizio di un qualcosa che ho sempre sperato accadesse.

Faccio due respiri profondi, inserisco il pin di sicurezza ed apro WhatsApp.

Leggo, atterrita, il messaggio:

" Ehi Carola, probabilmente starai dormendo, spero di non averti svegliata... Domani sarò a Roma per un instore... Ti va se ci vediamo per bere qualcosa insieme? Se sei impegnata o semplicemente non vuoi, lo capisco.
Solo... fammi sapere, ho bisogno di vederti.
Magari mangiamo una piadina insieme come ai vecchi tempi 🤪"

E ADESSO? COME MI COMPORTO?
Non si è fatto sentire per settimane ed ora se ne esci così, con una proposta del genere.
È incredibile, non ho più parole per descriverlo.

Vorrei dire di no solo per fargli un dispetto, per fargli capire cosa vuol dire sentirsi impotenti di fronte ad un no ribadito più e più volte

Ma...
Il desiderio di riaverlo vicino a me anche solo per un'ora è troppo forte... Voglio sentire di nuovo il suo profumo, rivedere da vicino i suoi magnetici occhi marroni, costruire un nuovo ricordo assieme a lui.

Luigi

Probabilmente ho appena fatto una cazzata madornale. Carola non mi risponderà mai...

Non sono stato del tutto sincero con lei durante l'esperienza ad Amici, nonostante io mi definisca come la persona più sincera sulla faccia della terra.

Sono proprio un coglione... Persino Carola mi diceva ogni tanto, scherzando, (o forse no) che sono un cretino.

Ho paura di perderla... E temo che stavolta sia per sempre.
Ho bisogno di parlarle, di dirle che se sono così FELICE oggi è anche merito suo, perché, quando stavo male in casetta, quando avevo bisogno di una parola di conforto, lei c'era sempre per me, in tutta la sua bellezza e solarità.

Dio, quanto splende quella ragazza.

Ma ho sbagliato tutto... Ho frenato le mie emozioni, ho mentito a tutti, a lei, a me stesso...

Prendo la chitarra dalla mia camera d'hotel e comincio a strimpellare, in attesa di un messaggio che non arriverà mai...
E penso, penso a quando io suonavo sul divano grigio della casetta e lei mi guardava con occhi da cerbiatta, incantata dalla mia musica.

Ho sempre avuto difficoltà a sostenere il suo sguardo, perché avevo come la sensazione che potesse leggermi dentro...

Mentre la mente vaga tra i ricordi, dopo 20 minuti dall'invio del messaggio, arriva una notifica.
Non ci credo.

"Ciao Luigino, chi non muore si rivede eh!
Va bene, se proprio insisti, possiamo vederci, ma di sera, perché sono impegnata con le prove prima d'allora. Ci vediamo dove vuoi tu, basta che mi fai sapere."

Luigino... Quanto mi era mancata..

"Ah, niente piadina, ne abbiamo mangiate troppe ultimamente... magari sarebbe ora di mangiare una pizza insieme se ti va, 'notte."

Sulle mie labbra, inevitabilmente, compare un sorriso, uno di quelli che solo LEI è in grado di suscitarmi.

E questa cosa mi disturba, tanto, troppo,
perché, quando parlo di lei, quando sto con lei, non riesco a controllarmi. È come una malattia, non posso gestire l'effetto che ha su di me...


Amici mai || Caroligi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora