CAPITOLO 4

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"H-A-R-R-Y S-T-Y-L-E-S" ripetei una seconda volta.

"Okay." smise di digitare le lettere sulla tastiera del computer.

Mi avvicinai a Ver e la fissai in attesa.
"Allora?"

"Harry Vine, Harvin South, Henry Fist.....No, non c'è." disse dopo aver osservato per qualche attimo lo schermo.

Sospirai affranta scuotendo i capelli disordinati, e mi sedetti per terra.
Era tutto il pomeriggio che cercavamo Harry sul registro dei cittadini.
Il padre di Verdienne aveva un posto molto importante nell'amministrazione della città, e nel computer del suo studio erano registrati tutti gli abitanti di Wallace.
In poche parole, io e Verdienne ci eravamo infilate di nascosto nello studio di suo padre e stavamo cercando Harry nel registro.

"È impossibile...si è appena trasferito,certo, ma dovrebbe essere presente su quella cavolo di lista!" dissi.

Ver fece spallucce.

"Boh....non so....aspetta! Harry non è il diminutivo di Harold?"

"Sai cos'è un diminutivo? Mi sorprende la tua capacità di..."

" Ah-Ah-Ah. Molto divertente, mia sarcastica amica. Ora, è vero che Harry è il diminutivo di Harold?" ribatté lei.

"Si..."

Lei si girò e digitò qualcosa sulla tastiera.

"Ver...." cominciai ma venni interrotta da un suo gridolino di vittoria.

"Mia umoristica amica, ti presento il tuo sexy spasimante!" e si allontanò dalla scrivania, facendo stridere le ruote della sedia girevole sul parquet.

"Non è il mio spasimante." borbottai sotto voce e con ciò mi alzai e mi avvicinai al computer.

E si.

Era proprio lui.

Il suo viso era in una icona, ma leggeremente diverso.
I capelli castani erano disordinati e leggermente lunghi, e non erano così ricci.
Il volto era ancora quello di un ragazzino alle prese con la pubertà, gli occhi verdi chiaro scintillavano e un sorriso disinvolto gli incorniciava il viso.
Non era lo stesso Harry che avevo incontrato.
Lui era cupo, sorrideva poche volte e aveva uno strano alone di mistero negli occhi.
Almeno, da quanto lo conosceva poteva dirsi così.
Invece, il ragazzo nella foto appariva simpatico, dal sorriso spontaneo, e .........felice.

"È lui giusto?" la voce della mia amica mi riportò alla realtà.

"Si, è lui." mi allontanai leggermente.

"Puoi....puoi aprire la sua scheda?" chiesi indicando lo schermo.

Lei tentennó e strinse le spalle, a disagio.

"Cosa c'è?" dissi.

"Non è un po.....roba da stalker?" mi guardò.

Aggrottai le sopracciglia.

"E da quando tu ti preoccupi se stalkeri la gente?"

Sbuffó, premette il pulsante, e la pagina cominciò a caricarsi.

L'adrenalina cominciò a scorrermi dentro, la voglia di sapere era sempre più opprimente.

Dai, dai, dai, dai.

La pagina si aprì e trattenni il fiato.

"Che cazzo?!" gridai.

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SPAZIO AUTRICE

Ringrazio le mie amiche @onedirectionseyes e @onedirectionslaughs , perché senza di loro, non avrei mai aggiornato.
Tanti bacini e al prossimo capitolo ;)

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