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Notte movimentata, credo di aver sognato il biondino un paio di volte, e questa cosa non va bene.

Devo togliermelo dalla testa, se non voglio che mio fratello gli faccia del male.

Certo non sarà facile, visto che sta nella stanza di fronte.

Ma a proposito di mio fratello. Devo ancora dare fuoco alla rosa sulla finestra.

Scendo al piano di sotto, accendino e stavolta non indugio troppo, do fuoco ai petali fucsia e l'odore di bruciato si diffonde nell'aria.

Inspiro e sento un chiacchiericcio lontano, sta arrivando qualcuno.
Sembra una voce familiare.

Mi nascondo dietro un pilastro, come se fossi colpevole di chissà quale crimine.
Ma... è Lydia insieme al biondino.

Sono amici? Forse parenti, vista la somiglianza.
Eppure se fosse tipo suo fratello.. lei non me l'avrebbe detto?
Mistero.

- oh no..
- e ora come facciamo?

Mi distraggo e mi giro, due ragazzine alle prese con la solita macchinetta che non funziona.

Lascio perdere i due e vado a soccorrerle.

Appena mi vedono che mi avvicino si terrorizzano e diventano mute.
- Questa macchinetta si frega sempre i soldi.. - mormoro e la scuoto un po', per farla funzionare.

-Ecco, adesso va meglio -
-ah..ehm grazie - mi dice una delle due, diventando rossa in faccia.
Faccio davvero così paura?

Risolto il problema mi metto a gironzolare per ì corridoi, sperando di incontrare di nuovo il biondino.

Ecco, lo sapevo. La mia testa torna sempre lì.
Ma che cazzo è?

Mi prendo a schiaffi in faccia e poi mi guardo intorno per vedere se qualcuno ha assistito alla scena.
Per fortuna non c'è nessuno, altrimenti sai che figura di merda.

Io, il grande e spaventoso Chèsil, che mi auto-picchio.
Non è proprio il massimo.

Farò meglio ad allenarmi.

Scendo sotto in palestra. È già occupata da una classe, ma me ne infischio.

In realtà, allenarmi è una delle poche cose che mi riempie i pensieri. Oltre a dipingere e il biond- ah no. Scherzavo.
Non lo penso davvero.
Non lo penso.
Non lo penso e basta.

Grrr.

Devo sempre arrabbiarmi con me stesso.
Mentre tiro la palla nel canestro con furia, Benji mi compare affianco.

- Hei rosso
- Hei scemo - rispondo.

- Ahahaha. Che hai? Sembri arrabbiato ed è solo il secondo giorno di scuola.
- Quest'anno ha cominciato presto
La sua faccia si fa seria.

- Ma chi, Orion? - bisbiglia sottovoce.
- si.
- Cazzo. È proprio uno psicopatico di merda.
- già. Non importa quanto io provi a non affezionarmi a nessuno, trova sempre una vittima lo stesso.

Benji rimane pensierioso a fissare per terra.
-Mmmm sei riuscito a nascondergli anche che le due ragazzine laggiù sono innamorate di te?
- ma chi? - dico e mi volto.

Sono quelle due della macchinetta.
Guarda caso la classe in palestra è la loro.

- Baker! DYER! possibile che vi ritrovo sempre qui? L'anno è appena cominciato! Fuori dai piedi immediatamente.- sbraita il prof di ginnastica.

Alzo il sopracciglio.
- perchè ha urlato solo il mio cognome? - ribatto.
- Perché hai sempre il coraggio di rispondere??-
- Andiamo Chèsil ... - dice Benji trascinandomi via.

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