CAPITOLO 4 // Monaco pt.3

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Mi svegliai accaldata quella mattina.

Ci misi un po a capire che quello che mi copriva non erano le coperte, ma il corpo di Max. Il suo braccio mi stringeva in una morsa stretta e il suo torace era attaccato alla mia schiena. Potevo sentire i suoi respiri pesanti contro la mia nuca, segno che stesse ancora dormendo.

Arrossii e ringraziai il cielo che non potesse vedermi.

Avere il corpo di Max sul mio era piacevole. Mi sentivo come se fosse qualcosa di giusto, come se i nostri corpi fossero stati modellati per stare luna tra le braccia dellaltro.

Iniziò a muoversi, segno che si stava svegliando.

-Buongiorno

Biascicò con la voce roca e impastata dal sonno. Si staccò da me, sdraiandosi sulla schiena. Mi girai a mia volta verso di lui.

-Buongiorno a te principessa

Si voltò per guardarmi storto, ma scoppiò a ridere subito dopo.

-Scusa, ho leggermente invaso i tuoi spazi

-Non fa niente, è sempre bello avere qualcuno addosso quando fuori ci sono cinquanta gradi

Risposi con ironia, ma non lo lasciai controbattere. Mi alzai dal letto diretta in cucina.

-Caffè?

Urlai per farmi sentire,

-Sì, ti prego

Facemmo colazione seduti sugli sgabelli della penisola, uno davanti allaltro. Era una situazione così domestica e, contro ogni aspettativa, per niente imbarazzante. Daltra parte, ogni nostro incontro avrebbe dovuto essere imbarazzante, ma in qualche modo a noi sembrava non importare.

-Che programmi hai oggi?

Mi chiese allimprovviso,

-Penso che resterò a poltrire tutto il giorno

-Niente fidanzatino?

Non capivo se quando insinuasse che ci fosse qualcosa tra me e Charles facesse sul serio o ci prendesse semplicemente in giro.

-Il mio fidanzatino, come lo chiami tu, oggi passerà la giornata con la sua vera fidanzata, Charlotte

-Tu e Leclerc non me la raccontate giusta

-Verstappen, io e Leclerc siamo amici da quando ne ho memoria, non cè mai stato niente tra noi e mai ci sarà, credimi, sarebbe come andare a letto con mio fratello e mi viene la nausea solo al pensiero

Ridemmo entrambi di gusto, dopo aver fatto una faccia alquanto schifata per il mio paragone.

-Stai con me allora

Alzai lo sguardo nel suo per capire cosa intendesse,

-Passa la giornata con me, possiamo fare quello che vuoi

-Mi stai chiedendo di uscire Verstappen?

Chiesi con una finta sicurezza che non so dove avessi trovato in quel momento

-Vuoi che ti chieda di uscire?

Ammiccò. Okay non potevo batterlo al suo stesso gioco, era evidentemente più bravo di me a flirtare. Ma aspetta Stavamo flirtando?

-Voglio solo

-Laura, voglio solo passare del tempo con te, non rimuginarci troppo okay?

Azzurro nel marrone, ancora. Incatenare i nostri sguardi era sempre unemozione strana. Non capivo mai se il mio cuore in quel momento accelerasse o si fermasse.

Light me up in flames // Max VerstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora