Torniamo nel primo anno di liceo di Nakahara Chuuya e Dazai Osamu.
Il primo giorno fecero subito amicizia, e per un bel periodo di tempo sembrava proprio che stessero così in sintonia insieme!
Alcune persone credevano che avrebbero potuto essere la coppietta del secolo, tuttavia questi pensieri si dissolsero in un battibaleno per un'inutile litigata.
E vi posso giurare che mentre la leggerete penserete: "Wow, che cazzata! La litigata più inutile che 2 individui potessero mai fare!"Chuuya stava raggiungendo Dazai nella mensa, quando lo vide impanicato con qualcosa dietro la schiena.
«Oi! Cosa succede?» chiese il rosso confuso.
«Nulla che ti riguardi.." rispose il moro, tuttavia era palese il fatto che avesse appena detto un enorme bugia.
Il rosso non ci pensò due volte a "combattere" con Dazai per scoprire cosa avesse dietro la schiena, e si venne a scoprire che erano i compiti di matematica su cui Nakahara aveva lavorato per tutta la nottata. Fin qui tutto ok, no?Beh, erano sporchissimi:
C'era della salsa sparsa ovunque sui taglienti fogli bianchi.
La professoressa di matematica di Chuuya e Dazai teneva moltissimo all'ordine, ciò significava che il più basso tra i 2 era nei peggiori dei guai. Ma avete presente quando vostra madre si rende conto che avete rotto un vaso o che non avete fatto i compiti? peggio.«STRONZO!» Gli sbraitò contro il rosso schiaffeggiando il moro, cosa che lascio quest'ultimo a bocca aperta.
«È COLPA MIA ORA?» Chiese a gran voce Dazai e Chuuya gli rispose dicendo «OH E DI CHI SENNÒ?» e bla bla bla.
Bla. Bla. Bla.
I 2 litigarono finché non suonò la campanella, e inutile dire che Chuuya venne punito severamente.Dopo quell'avvenimento, con il passare del tempo, Chuuya e Dazai riuscirono ad ottenere quel tipo di rapporto della serie "Hey, che compiti ci sono per domani?"
"****"
"ok grazie"
e fine.
Finiva così.
Dazai si era fatto altri amici, Chuuya anche, ma sembrava sempre solo come un cane randagio. Del resto il rosso stesso a stento li calcolava, come se fosse preso da altro.Ora i 2 si trovavano nel quarto anno di liceo, e stranamente Chuuya saltava parecchi giorni scolastici, già dal secondo anno in realtà.
O almeno c'è da dire che nel primo anno non fece nemmeno un'assenza, nel secondo un totale di 28 assenze e il terzo quasi non lo fece come sta succedendo con il quarto.
Nakahara era un ragazzo che teneva molto alla sua carriera scolastica, lui non aveva mai fatto così tante assenze alle scuole elementari e medie, e ora tutti quei giorni senza di lui incuriosivano sempre di più tutti.Nessuno sapeva niente, ma diciamo che in realtà a nessuno importava del ragazzo.
Dazai tuttavia sembrava così perplesso dalle continue assenze del rosso. Ne aveva già fatte molte l'anno precedente, che continuasse a farle era così strano, ma così strano, che aveva paura venisse bocciato.
Il moro voleva davvero riprendere i contatti con Chuuya, lo avrebbe ammesso anche davanti a tutti; tuttavia aveva paura della reazione di Chuuya. C'è da dire che se chuuya lo avesse mandato a fanculo l'avrebbe completamente compreso, ma gli avrebbe fatto così male che la data decisa per il suicidio si sarebbe dovuta anticipare.Parlando di Chuuya, nemmeno i suoi amici sapevano che fine avesse fatto.
Era anche per questo che Dazai voleva di nuovo stare con Chuuya. Il rosso meritava delle persone che davvero si interessassero di lui, delle persone vere che sapevano anche precisamente a che ora andasse a dormire. Tuttavia Dazai Osamu si sentiva la peggiore merda esistente da già moltissimi anni, e Chuuya non meritava un trattamento scadente da parte sua come quello che già gli aveva offerto.Tra tutti questi pensieri, Osamu decise di andare in bagno a darsi una sciacquata. Coincidenze? proprio vicino al lavandino vide colui che ormai era fisso nei suoi pensieri.
La cosa lo rese da un lato felice, ma dall'altro triste. Perché Nakahara stava piangendo in un modo così silenzioso da non singhiozzare nemmeno?
«Oh..uhm. Ciao.» gli disse Chuuya quando lo notò, ma dazai non proferiva parola.
Lo guardava con un espressione quasi paragonabile al disgusto.
Perché come voleva tornare così amico con Chuuya il ragazzo lo disgustava quasi allo stesso tempo. "Potrebbe tornare lui da me!" pensava ingenuo il castano.
«Non mi ero nemmeno accorto che tu fossi presente» disse il moro accennando un sorriso.
Chuuya lo guardava serio mentre si asciugava quelle poche lacrime che silenti scesero dai suoi occhi. Non si lamentò, durante quel pianto. Non singhiozzò, non sospirò, non parlò. Guardava con sguardo spento le lacrime che gli scendevano dagli occhi.
«come mai fai tutte queste assenze? Quale professore hai corrotto?» Continuò dazai peggiorando la situazione senza accorgersene.
Chuuya tuttavia era spaventoso, era la prima volta che non mostrava emozioni particolari, guardava negli occhi Dazai come se gli stesse trapassando l'anima.
Il rosso fece per andarsene, ma comunque ricordò del male che lo affliggeva e cercava un modo per dirlo al moro.
«Io aspetto una risposta» disse ancora il più alto tra i 2.
Passarono pochi minuti di totale silenzio poi Chuuya guardò il moro negli occhi.
«Ce l'ho.»
«Hah..come se sapessi di cosa tu stia parlando Chuuya, sai anche io ho le orecchie un naso una boc-»
«No, Dazai. io ce l'ho.».
Lo sguardo di Chuuya era sempre più terrificante, poi dazai chiese
«Hey scusa ma...non capisco»
«L'AIDS, Dazai. Ho L'AIDS.»
in quel momento, Dazai Osamu sentì l'intero mondo crollargli addosso, ma cercando una speranza si avvicinò al rosso e iniziò a tirargli i capelli lunghi, come per sfogo, poi disse:
«HAHA CHUUYA! Sai, non si scherza su certe cose. Lo dici solo per ricevere attenzioni dagli altri visto che ormai nessuno più ti vuole bene, però sappi che scherzare su queste cose non è affatto diverten-»
A grande sorpresa del moro il rosso stava piangendo davanti ai suoi occhi.
Era uno strano pianto.
Era un misto tra rabbia, commozione e paura.
La rabbia era nei confronti di Dazai, che non gli parlò per tutti quegli anni e se ne uscì solo in quel momento in un modo così rude.
La commozione stava nel fatto che alla fine Dazai parlò al rosso, e l'ultimo nominato ci tenne particolarmente.
La paura era ovvia. Chuuya aveva una grande paura della morte, ed una grande paura anche di Dazai in quel momento.
Aveva paura addirittura di tutte le persone che gli stavano attorno.
Tuttavia, anche se con alcuni sospiri, quel pianto era forse ancora più silente del primo.Dazai presto capì la gravità della cosa, capì presto che Chuuya l'aveva davvero e che il suo destino era ormai segnato. Lasciò la presa dai capelli di chuuya -che era diventata fortissima, quindi il pianto si trasformò anche in un pianto di dolore- per poi beccarsi un pugno dritto dritto sullo stomaco, che quasi gli fece sputare sangue.
Chuuya uscì di fretta dalla stanza del bagno, urlando a Dazai «Non cercarmi mai più». Era così furioso che non sembrava nemmeno avesse pianto.Il giorno dopo non venne a scuola, e nemmeno il seguente, e nemmeno la settimana successiva, e più il tempo passava più il moro si sentiva la peggiore persona esistente.
Autrice
Heyo
Volevo solo ringraziare chi ha letto questo capitolo, ci tengo molto.
Volevo comunque anche scusarmi per il modo in sui abbia quasi "femminizzato" Chuuya. Vi giuro che io odio quando la gente lo rende un ragazzo indifeso che ha bisogno di essere protetto ecc, comunque vi giuro che nei prossimi capitoli lo farò tornare normale HAHAHAHA-
Del resto questo è solo il primo capitolo.
Beh, grazie ancora per leggere questo capitolo, have a nice day/night.
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our last moments ~ SOUKOKU
Fanfiction«HAHA CHUUYA! Sai, non si scherza su certe cose. Lo dici solo per ricevere attenzioni dagli altri visto che ormai nessuno più ti vuole bene, però sappi che scherzare su queste cose non è affatto diverten-» A grande sorpresa del moro il rosso stava p...