seven

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«CHUUYA? CHUUYA CAZZO» continuava a ripetere dazai ad alta voce.

Chuuya era svenuto nelle sue braccia circa 10 minuti prima e continuava a non muoversi, tuttavia il suo cuore batteva ancora e questa era la cosa importante.

Dazai avrebbe dovuto chiamare qualcuno, magari il vicino di casa, ma prima che potesse farlo Chuuya lo richiamò facendolo tornare alla realtà.

Il moro poteva giurare di aver ringraziato tutti i santi esistenti.

«Chuuya! Come stai? Tutto bene?» chiese ancora Osamu.
«Cosa sei? mia madre?» chiese il rosso accennando ancora un sorriso.

Ridacchiarono.

Dazai aiutò Chuuya a salire sul suo letto, mentre si scambiavano ancora altre 2 parole prima che il moro se ne andasse.
«So come ti senti...dazai.» disse il rosso con voce spezzata.
«Uhm?»

«Domani come sempre..vieni qui. Ti..ti dirò alcune ..cose.» concluse il rosso prima di addormentarsi.

Il moro se ne andò subito dopo. Era un po' preoccupato in realtà per il fatto che la porta non era chiusa a chiave ma sarebbe andato tutto bene, del resto parliamo di chuuya. Anche in punto di morte quel ragazzo aveva le palle quadrate e se la sapeva cavare.

Mentre andava verso casa sua, deprimendosi sia per chuuya che per Oda, il moro scorse Atsushi ed Akutagawa parlare.

«Dazai-san!» disse il ragazzo più basso, Nakajima, appena vide il moro. «Come sta Chuuya-san?» chiese Akutagawa. «Non delle migliori ma non delle peggiori, a voi che ve ne frega?» disse il moro. «Siamo tutti preoccupati Dazai.» disse ancora atsushi.

Ricordò solo in quell'istante del fatto che ormai della malattia di Chuuya si era largamente sparsa la voce in tutto il paesello.

Ma come biasimarla tutta questa gente preoccupata per un misero innocente.

Nel paesino e vicinanze il rosso era il primo caso di "malattia grave" mai avuto, nessuno aveva mai nemmeno preso un cancro. Solo chuuya, ora aveva l'AIDS.
Perché Chuuya? Perché non Dazai? era la domanda che tutti si facevano.
Si, tutti. tutti odiavano dazai eccetto la sua comitiva, ma tutti lo volevano morto, anche per ciò che fece a chuuya qualche anno prima, ma anche per la sua egocentricità, la sua fortuna e il suo comportamento, ma anche perché era omosessuale.

Pensate che alcuni credevano che fosse stato per colpa di Dazai che Chuuya avesse l'AIDS, anche se non c'erano prove, ma la gente si era immaginata le peggio cose.

Tutti quelli che conoscevano Chuuya lo amavano e adoravano, perché del resto era lo psicologo di tutti, ma non solo. Era l'amico che ti aiutava se eri in buoni rapporti con lui in ogni circostanza, l'unico suo difetto era la rabbia ma ora date le sue condizioni nessuno se ne sarebbe lamentato.

Quindi perché dazai sembrava immortale? una persona "contro natura" come Dazai doveva vivere e Chuuya invece doveva morire così.

Il giorno dopo, anche se il suo umore fosse a 0 sempre per la morte del vecchio amico, Dazai si recò a casa del rosso e fortunatamente nonostante la porta non fosse chiusa a chiave era andato tutto bene.

Chuuya aprì sorridente al moro, ma sembrava ancora più stanco del giorno precedente. «Cosa volevi dirmi?» chiese Dazai che voleva arrivare subito al punto.
«Oh..» disse chuuya accomodandosi su di una poltrona.
«So come ti senti..nel vedermi. Vedi una persona energetica come me stare così male e ..non puoi fare nulla. Sai, anche un mio vecchio amico ha avuto L'Aids, e..e lui è morto subito.. Si faceva chiamare Albatross. Albatross..per lui..non sembrava una cosa tragica lui..lui era come se stesse bene. ma in realtà dentro si era dato per vinto. Stetti con lui. morì poco prima della nostra litigata. Anche perciò mi detti seriamente così male alla droga..»

Dazai ascoltava le parole taglienti del rosso che rendevano la situazione peggiore dinquello che già fosse. Era brutto sentirlo con quella voce sofferente  mentre parlava di qualcuno ormai defunto che gli stava a cuore, come successe a lui.

mentre parlava di oda sembrava questo? Chiese il moro tra se e se.

Chuuya continuò il suo discorso.

«Nei suoi ultimi anni lui era così sciupato...e così debole..perse l'appetito, aveva un sacco di bolle rosse in faccia, faticava a respirare..poi il buio. Lui è l'unico motivo per cui sono felice della mia situazione..lo rivedrò! Vero..?» chiese per ultimo il rosso guardando in basso il pavimento di casa sua.

Dazai abbracciò il rosso, era una cosa che amava fare. Voleva far sentire Chuuya protetto, al sicuro, e voleva dimostrargli che sarebbe stato con lui fino alla fine.

Normalmente Chuuya avrebbe odiato una cosa del genere, ma stranamente con Dazai tutto era diverso.

Si distaccarono solo un po', si guardavano negli occhi, c'era poca distanza tra i loro visi.
«Dazai..» mormorò Chuuya prima di rompere loro distanza in un bacio a stampo che durò meno di 2 secondi.

Autrice
Ok, 3 capitoli in un giorno, let's go.
Comunque, so che la morte di Oda è una cosa un po' "azzardata" o una cosa che va modificata ecc, ma credetemi che se vi dico che è l'unico modo in cui sono riuscita a continuare la storia dovete credermi.
Grazie per essere arrivati fin qui!! Have a nice day/night.

our last moments ~ SOUKOKUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora