capitolo cinque.

378 26 5
                                    

Dedico questo capitolo a Raffaela.
La mia piccola Raff, grazie. Grazie per essermi stata vicino in questo brutto periodo. Sei la mia costante. Ti amo.

'Le pagine si girano, ma le scritte restano.'

Nelle ultime ore non riesco a pensare ad altro che a lui. A lui che in questo momento starà dormendo con un altra, a lui che la fa ridere e divertire.
A lui che, quando stavamo insieme, aveva sempre qualcosa di interessante o di divertente da dire, al contrario di me. A me piace stare in silenzio, magari guardando le stelle, come adesso.
Sono più di dieci minuti che cerco di trovare una soluzione, di tornare indietro..
Ma sono arrivata alla conclusione che non c'è modo di rivivere il passato, quindi tanto vale andare avanti.
Facile a dirsi.
Io non ci riesco proprio.
Perchè quando trovi la felicità e poi ti scivola via come sabbia tra le mani, fa male.
Sono sul davanzale della finestra in camera mia, con una tazza di caffè fumante tra le mani.
È notte fonda ma io non voglio dormire. Preferisco guardare le stelle per tutta la notte.
Sento il mio cellulare vibrare, così lo afferro, accorgendomi solo ora che sono le tre del mattino. Pensavo fosse mezzanotte.
È un messaggio da parte di Rosie.
-Come stai?-
Rispondo velocemente. Come sto? Male.
-Male.- e la sua risposta non tarda ad arrivare:
-Vuoi che vengo da te?- ci penso un pò su.
Poi rispondo:
-Sono le tre di notte, è pericoloso.- ma il pensiero è stato carino.
-Sono trecentocinquanta metri, Nina. Tranquilla. Aprimi il portone, sto arrivando.-
**
Ora siamo sul tetto di casa mia, con un plaid a coprirci, mentre mangiamo caramelle e guardiamo le stelle.
"Grazie" sussurro.
Lei gira lo sguardo verso di me.
"Per cosa?" chiede, con occhioni da cerbiatto.
"Perchè tu sei qui per me anche alle tre di notte, mentre Emma non si preoccupa molto. Ed è la mia migliore amica. Quindi, grazie."
Lei sorride senza rispondere, e porta una caramella gommosa alla bocca.
Dopo minuti di silenzio, Rosie si decide a parlare.
"Queste stelle te le dedicherei tutte."
Mi irrigidisco all'udire questa frase e scoppio a piangere.
"Lo so, Nina. Volevo vedere se eri arrivata al limite della sopportazione. Ed è così. So che questa frase te la diceva sempre Niall. Proprio qui, su questo tetto, mentre mangiavate qualche dolce preparato da sua madre. Nina, ti rendi conto che stai piangendo a singhiozzi per una stupida frase? Sei al limite. Devi superare tutto, devi andare avanti. Ci sono tanti ragazzi a scuola che sono interessati a te, perchè non dare una possibilità al più carino di loro?" ammicca.
Io la guardo e provo a sorridere.
"Oh, abbracciami!" dice, e mi stringe forte.

La luce del sole mi sveglia, apro gli occhi e mi stiracchio.
Abbiamo dormito sul tetto.
Sblocco il telefono e controllo l'orario. Sono le tredici. Scuola oggi è saltata.

"Rosie! Rosie, svegliati!" La scuoto.
Mugugna qualcosa di incomprensibile prima di aprire gli occhi.
"Buongiorno!" Sorride.
"Forse vuoi dire 'buon pomeriggio'? Sono le tredici. Non avevi messo la sveglia per andare a scuola?" le chiedo.
Lei sgrana gli occhi.
"Cosa? Sì che l'ho messa. Forse non l'abbiamo sentita."

"Oh beh, per oggi è saltata. Meglio così." dico.
"Che ne dici di mangiare qualcosa?" continuo.
"Dopo tutte le schifezze che ci siamo mangiate stanotte, vorresti pranzare?" chiede sbalordita.
"Beh, si?" le domando, sarcastica.
"E va bene! Cucino io, tu non sei capace." mi sorride e si alza, aprendo la botola che collega il tetto con il secondo piano di casa mia.
**
"Cioè tu mi stai dicendo che Luke Hemmings ti ha messaggiato, e tu non hai risposto?!" urlo.
"Ma tu sei pazza! Anche io avrei risposto a Luke Hemmings, ed io non rispondo mai a nessun ragazzo da quando ho Niall in testa!" Dico ancora.
"Oh, Nina. Te lo cedo volentieri. Sembra stronzo." risponde con calma, mentre porta la forchetta alla bocca.
"Quando stavo con Niall, è uscito un paio di volte con la nostra comitiva. Cioè la mia ex comitiva. Non è stronzo. In realtà è molto gentile e sincero. Ha la fama di stronzo solo perchè Lisa si è inventata un mucchio di cazzate sul suo conto, dopo essere stata piantata in asso da lui." le spiego.
"Davvero?! Allora gli rispondo subito!" urla entusiasta.
Scoppio a ridere seguita da lei. Mi fa stare bene, ci tengo molto alla sua amicizia.
"Che ne dici di fare un giro in villa?" le chiedo.
Annuisce con forza e posa i piatti nel lavandino.
Infilo il giacchetto nero in pelle velocemente e mi chiudo la porta alle spalle. Rosie è gia fuori il vialetto che mi aspetta.
"Ho evitato l'argomento tutto il tempo da ieri sera, ma fremo. Voglio sapere cosa ti ha detto Niall l'altro giorno!" Sbotta. Io la guardo e un risolino mi scivola dalle labbra.
Poi torno seria e sospiro:"Niente, Ross. Mi ha chiaramente detto che non è interessato a stare con me. Che sta bene adesso, e che non può non fidanzarsi per me dato che non ho più importanza per lui." dico tutto d'un fiato, ricordando le sue parole.
"Davvero ho un cugino così stronzo? Beh, di certo non ho ripreso da lui il mio carattere." scherza, cercando di rallegrarmi. "Dovrei parlargli." Torna seria.
"Non ci provare! Sono già abbastanza incasinata con lui." esclamo.
Ci sediamo sul prato dove ci sono anche altre coppiette, sono sicura che anche lui la porta qui ogni tanto.
"Uh, guarda! Eccolo là. Andiamo a salutarlo!" Mi tira per un braccio."cosa?!" Urlo. "No, Rosie." mi stacco da lei con uno strattone. Poi mi giro per guardarlo. È con Alexia. Lo sapevo. Cerco di aggrapparmi a qualcosa nella mia testa per non crollare emotivamente, ma a quanto pare non faccio in tempo e Ross mi trascina da loro. C'è la sua ragazza, non posso piangere o sfogarmi.
"Ciao!" urla Rosie interrompendo il loro discorso. Poi si butta su Niall e gli da un bacio sulla guancia. Io sono accanto a lei.
"Io sono Rosie, la cugina di Niall! Ma puoi chiamarmi Ross. Mentre lei è Nina.." lo sguardo di Niall saetta su di me ed io sospiro imbarazzata. "..una mia amica!" continua la ragazza dai capelli mossi.
"Piacere.." sussurro.
Anche Niall è visibilmente a disagio, vedo che non sa come muoversi.
"Ciao" sussurra Alexia, timidamente. Ci sorride. È bella, e sembra anche dolce. Ora capisco perchè Niall è innamorato di lei e non di me.
Perchè lei è bella, simpatica ed è dolce, mentre io sono scontrosa e acida.
Sento il biondo borbottare un 'ne parliamo dopo' ad Alexia per poi portare l'attenzione su me e Ross.
"Ross!" Esclama. "Cosa ci fate entrambe qui?" chiede.
"Uhm niente. Oggi non siamo andate a scuola, abbiamo dormito sul tetto della casa di Nina, abbiamo guardato le stelle fino a tardi e mangiato caramelle gommose!" attacca a parlare la mia amica, e vedo un lampo di nostalgia attraversare gli occhi di Niall.
"E voi?" chiede poi.
Rosie mi prende la mano e me la stringe. Non voglio sapere la risposta.
"Ieri sera siamo andati a mangiare ad un fast food e poi abbiamo dormito da me. Stamattina noiosa scuola. Oggi il professore di letteratura ha chiesto di te, Nina." Si rivolge a me mentre pronuncia l'ultima frase.
"Cosa ha detto?" sussurro.
Sento Ross stringermi forte la mano.
"Niente, ha detto che il tuo testo è bellissimo, anche se non è concluso. Poi ha chiesto a Louis perchè non eri presente." dice.
"Cosa?! Perchè a Louis?" Urlo.
Rosie mi sussurra all'orecchio un:'perchè ti interessa tanto Louis?' Ma lo sentono tutti, chissà cosa starà pensando Alexia adesso.
"Ehi, però staresti bene con Louis!" mi dice la ragazza del biondo.
Lo sguardo di Niall sta bruciando su di me, lo sento.
Mi strozzo con la mia stessa saliva ed inizio a tossire dopo aver sentito quella frase.

1313 parole.
Wow. Spero vi piacci.
AGGIORNO QUANDO IL CAPITOLO RAGGIUNGE ALMENO I 9 VOTI E QUALCHE COMMENTO.

Oh, Nina. || Niall Horan. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora