capitolo sette.

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"Come quando ti arrabbiavi con me, ma non riuscivi ad esser serio, scoppiavi a ridere e poi mi baciavi."

"Dobbiamo parlare." la voce dura di Rose mi arriva alle orecchie, mentre chiudo il libro e mi metto seduta più comoda.
"Finalmente!" rispondo "Erano due ore che stavi provando a dirmi qualcosa ma non ci riuscivi." continuo.

La guardo con occhi da cerbiatto.

La suoneria del mio cellulare ci interrompe, ed io sbuffo alzandomi dal divano blu per andare in cucina a recuperare il telefono.
"Pronto?" sbuffo.
"Nina aiutami."
È Alexia.

"Ehi, che cosa succede?"
Sta piangendo molto forte e non ce la fa neanche a parlare.
Intanto Ross mi raggiunge in cucina, così attivo il vivavoce per far ascoltare il tutto anche a lei.

"Mi ha lasciato Nina, lui mi ha lasciato" singhiozza "Mi ha detto che non vuole stare con me, e che deve parlare con te"
Rosie mi sorride dolce, senza sapere cosa dire.

Suonano al campanello e improvvisamente la stanza sembra diventare più calda.
"Alexia non posso parlare adesso, mi dispiace. Ti chiamo dopo." boccheggio.
"No, Nina. Dimmi cosa sta succedendo!" continua a urlare e piangere. Non so cosa fare, così Ross mi leva il telefono dalle mani e attacca.

Fisso il vuoto, mi ero quasi dimenticata della persona che stava aspettando alla mia porta.

"Vado sul tetto. Rosie, chiunque sia alla porta, mandalo via e poi sali anche tu. Ti prego!" le chiedo e lei annuisce.

Salgo la scala e apro la botola per poi sedermi a terra. Da qui si vede tutta la città.
Chiudo gli occhi per qualche secondo, appoggio la testa al muretto che circonda il tetto piatto di casa mia.
E semplicemente piango, piango e basta.
Non ci sono singhiozzi, ma solo lacrime.

Mi copro gli occhi con le mani e continuo a piangere.
Sento i passi della mia amica che si avvicina, così inizio a parlare.
"Io non ce la faccio più!" le dico e lei sospira.
Si siede accanto a me.
"Non capisco il suo comportamento. Ma io lo amo così tanto da stare male. E pensare che su questo tetto ci passavamo le ore, a parlare, a baciarci e a mangiare.
Perchè ha dovuto rovinare tutto, lasciandomi? Credevo mi amasse, Santo Dio!" piango forte, più di Alexia.
Poi sospiro:"Ricordo che suonava la chitarra, e cantava. E io quelle labbra le avrei fissate per ore ed ore" un piccolo sorriso mi compare sul viso al ricordo, e levo le mani dagli occhi.
"E quando ero con lui stavo bene, bene davvero. Mi sentivo protetta, perchè lui era la mia cura. Ma poi è diventato il veleno." apro gli occhi e mi giro verso di lei.
Li sgrano quando vedo che la persona accanto a me non è Rosie, ma Niall.

Lui non dice niente, semplicemente mi fissa.
Non riesco a credere che lui ha sentito tutto il discorso che credevo di aver fatto a Ross.

Poi mi abbraccia, ed io mi sento a casa.
Perchè queste braccia sono state fatte per abbracciarmi, e anche lui lo sa.
Piango ancora sul suo petto, poi mi aggrappo alla sua maglietta.
"Non mi lasciare, ti prego non mi lasciare. Ho bisogno di te, io non ce la faccio. Sei tutto ciò che ho. Non voltarmi ancora le spalle, ti prego. Guardami negli occhi, dimmi se non vedi che io sono sempre qui per te. Dimmi che vuoi stare sempre con me, che mi ami e che non mi hai mai dimenticato. Che le mie labbra ti mancano come a me mancano le tue. Anche se non è vero, mentimi. Mentimi, però ho bisogno di sentire queste parole!" piango ancora e ancora, e lui mi stringe forte.

Con due dita mi alza il viso e poi poggia le sue labbra sulle mie.

Uno, due, tre secondi.

Poi si stacca.
"Ti ho scritto una canzone.." sussurra sulle mie labbra.

Si allontana di qualche passo da me e improvvisamente sento freddo.
Non sapevo avesse portato la sua chitarra qui su, non l'avevo proprio notata.
Inizia a suonare e:
" Counted all my mistakes and there's only one
Standing up on a list of the things I've done
All the rest of my crimes don't come close
To the look on your face when I let you go

So I built you a house from a broken home
Then I wrote you a song with the words you spoke
Yeah, it took me some time but I figured out
How to fix up a heart that I let down

Now I'm searching every lonely place
Every corner calling out your name
Trying to find you but I just don't know
Where do broken hearts go?
Where do broken hearts go?"

Lo interrompo mentre canta e con due passi lo raggiungo per poi baciarlo. Baciarlo veramente. Non un semplice bacio a stampo.

Chiudo gli occhi e conto i secondi:
Undici, dodici, tredici.

"Mi sei mancata tanto.." dice e mi bacia a stampo.
"Anche tu.. ma noi non possiamo stare insieme." gli rispondo.

"Cosa? E perchè no?" sgrana gli occhi azzurri.
"Hai lasciato la ragazza con cui stavi da tre mesi, meno di un ora fa!"
"E allora? L'ho lasciata per te, Nina. Io voglio tornare con te."

"Ma qui non si tratta solo di quello che vuoi tu, Niall. Conto anche io, e voglio essere felice. La canzone che mi hai scritto è davvero.. fantastica! Non ho parole, davvero.. però.." mi blocco, non sapendo come continuare.

"Stare insieme è quello che vogliamo entrambi. Me l'hai detto prima, che hai bisogno di me!" dice.

La botola dietro di noi si apre e mentalmente mi ricordo che devo incazzarmi con Rose per averci interrotto.

"Scusate l'interruzione" balbetta "C'è qui Luke e mi ha chiesto se voi due sarete presenti alla festa di Capodanno!" chiede.
Luke Hemmings è un giocatore di pallavolo e di solito raccoglie le firme per confermare le partecipazioni alle feste scolastiche.

"Uhm, si!" diciamo io e Niall all'unisono.
"Oh, allora scendete e venite a firmare!" dice la mia amica e raggiunge Luke in salotto.
"Ma da quando Hemmings viene a casa delle persone per raccogliere le firme, porca puttana!" dice il biondo e si passa la mano destra tra i capelli.

"Da quando si sente con Rosie, e Rosie è sempre a casa mia." dico e inizio a scendere, seguita da lui.

"Ehi Nina!" mi dice il biondo, appena scendo.
"Niall! Amico, cosa ci fai qua?"
"Ciao Luke!" lo saluto e sfodero uno dei miei sorrisi migliori.
"Ehi Luke!" lo saluta Niall, ignorando la sua domanda.
Poi si siede sul divano, accanto a lui ed io mi siedo sulla poltrona.
Rosie ritorna con tre birre che non sapevo di avere nel frigo e un thè.
Il thè è per me, dato che non mi piace bere.
"Allora? Verrete anche voi due alla festa a casa di Nicole, il trentuno Gennaio?" chiede Luke, eccitato.
Poi Ross aggiunge:"E verrete come coppia?"
Io mi strozzo con il thè alla pesca che sto bevendo e Niall mi guarda per poi sussurrare un:"magari.."
Quando mi riprendo, rispondo un semplice 'Non lo so'.

Dopo qualche minuto, la situazione è cambiata:
Luke e Ross sono in cucina a chiacchierare mentre io e Niall siamo ancora in salotto.
Sto cercando di guardare tutto tranne lui, ma è difficile, dato che lo guarderei per ore.

"Con chi inizierai l'anno, ora che hai lasciato Alexia?" chiedo indifferente e trovo anche il coraggio di guardarlo.
"Beh, non lo so. I miei piani erano quelli di tornare con te e iniziare l'anno con te. Dato che mancano cinque giorni."

Alzo le sopracciglia e lo fulmino con lo sguardo.
"È un peccato" sbuffo.
"che cosa?" mi risponde incuriosito.
"Che io e te siamo finiti male. Facevamo invidia a tutti!"

SPAZIO AUTRICE.
NIENTE DA DIRE, PASSATE A LEGGERE STOCKHOLM SYNDROME SU CALUM HOOD.
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OH, SCUSATE IL RITARDO !

Oh, Nina. || Niall Horan. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora