'I knew it' ///ziam short story✔️ [TRADUZIONE ITALIANA]

Uno

Liam era seduto al tavolo a sbattere gli occhi lentamente sorseggiando il suo caffè. Guardò l'orologio: aveva ancora cinque minuti prima di svegliare suo figlio Michael.

Prese gli ultimi sorsi del suo caffè per poi mettere la tazza nel lavandino e andare al piano superiore del piccolo appartamento. Salendo le scale si abbottonò la camicia azzurra che aveva un cartellino sul lato, sotto c'era scritto Horan's Mechanic Shop. Infatti era un meccanico, una delle molteplici cose alle quali era bravo, il lavoro pagava bene per lui e per suo figlio di quattro anni.

Lavorava per il suo migliore amico Niall, da quando Michael era nato Liam era dovuto crescere molto velocemente e trovare un lavoro che assicurasse al figlio stabilità. Niall, vedendo che era in difficoltà ad essere un padre single, lo aveva aiutato offrendogli soldi e un posto di lavoro nella sua compagnia.

Ovviamente aveva accettato, lo aveva fatto per sé e per suo figlio. Aprì la porta della camera verde chiaro, sorridendo al piccolo bozzolo nel letto fatto come una macchina da corsa. Si avvicinò lentamente e poi si mise sulle ginocchia cercando di svegliarlo.

Lentamente gli occhi di suo figlio si aprirono e un attimo dopo si specchiò in un paio di familiari occhi marroni che lo stavano osservando.

Liam gli baciò la fronte mentre gli toglieva le coperte. Lo aiutò ad alzarsi per togliergli di dosso il sonno, poi Liam si avvicinò al comodino prendendo un paio di apparecchi acustici e accendendoli.

Aiutò gentilmente Micheal a metterli e attese fino al segnale che fossero accesi, guardò suo figlio fargli il pollice in su e un sorriso stanco.

Liam sorrise e segnò (n.t. ogni volta che ci sarà questo verbo vuol dire che un personaggio sta parlando con il linguaggio dei segni e non sapevo come altro tradurlo quindi spero sia giusto) parlando "Buongiorno, hai fatto dei bei sogni?" Michael annuì facendo sobbalzare i suoi ricci marroni, mosse le sue mani lentamente segnando 'Ho sognato che tu ezd io eravamo tartarughe Ninja.'

Liam rise "Che figata, andiamo in bagno." disse segnando.

Michael annuì è inciampò sui suoi passi sulla strada del bagno facendo sbuffare una risata a Liam. Si spostò dal bordo del letto raggiungendolo per assicurarsi che arrivasse al bagno senza inciampare ancora e senza riaddormentarsi.

Liam notò fin da quando Michael era piccolo che non balbettava (un altro verbo che non sapevo come altro tradurre ma che sta ad indicare le lallazzioni di un bambino, ovvero quando dice "ba ba ba" o comunque produce sillabe) tanto quanto un bambino della sua età avrebbe dovuto. Poi aveva realizzato che quando gli parlava, suo figlio non si girava nella sua direzione.

Quindi Liam aveva deciso di portarlo dal medico scoprendo che Michael avesse poco udito in entrambe le orecchie ma che non fosse sordo.

Così aspettarono fino a che Michel non ebbe 8 mesi per comprargli il primo paio di apparecchio uditivo. Liam ricordava ancora quando il medico aveva messo gli apparecchi a suo figlio. Il dottore gli aveva chiesto di parlargli e quando chiamò suo figlio, con molta sorpresa si voltò a guardarlo.

Fece emozionare tutti quando Liam continuava a farlo perché il bambino rideva e batteva le mani. Da quel momento imparò il linguaggio dei segni per suo figlio perché il massimo che riusciva a fare era ridere e produrre suoni che intendevano si e no ma non parlava.

Anche se Liam sta ancora aspettando il giorno in cui sentirà suo figlio pronunciare la parola 'papà' senza dover usare le sue dita.

Liam fu distolto dai suoi pensieri quando sentì lo sciacquone e vide suo figlio uscire dal bagno più sveglio di qualche attimo prima. Liam lo lavò velocemente preparando gli anche i vestiti per quell giornata. Di solito Liam sceglieva i pantaloni e le scarpe ma lasciava decidere al figlio quale maglia avesse voluto indossare e ovviamente scelse la sua maglia di Batman.