un ballo senza musica

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Quasi subito dopo il funerale di papà io lo sognai ero così triste che non mi accorsi che era un sogno e corsi per abbracciarlo " mi sei mancata Brea" era calmo come quando parlava con me Oby o Erwin come se parlando con gli altri soffrisse ed ora la sofferenza fosse andata via "papà" riuscii a dire fra i singhiozzi, dopo un po' mi calmai e lui mi mise seduta sulle sue ginocchia come quando ero  piccola " ho da affidarti un compito uno importante  tu devi salvare Erwin non è il suo momento vi dovete proteggere a vicenda " mi presse le mani sentivo l'aria mancare "papà" le sue mani si strinsero alle  mie le sue mani " il venti agosto del tuo ventitreesimo compleanno io lo aspetterò ma ho bisogno che lui ti protegga" l'aria si rifiutava di entrare nei  polmoni mi accasciai al suolo l'erba mi solleticava la gola " non res" " togligli le corda dal collo Brea" mi svegliai di soprassalto presi la spada e corsi nella stanza del mio maestro, non era chiusa a chiave e trovai impiccato sul letto tranciai la corda e lui cadde sul letto era ancora vivo aprii gli occhi e mi guardò con le lacrime implorandomi con lo sguardo di sedermi con lui "perché mi hai salvato? Non ho più niente per cui vivere " lo strinsi a me "abbiamo l'un l'altra ti prego" mi prese la mano, non dormii quella notte ad al ballo che Padme  aveva dato o meglio era stata costretta a dare arrivai sfasata Erwin era con me gli avevo raccontato del sogno ed allora mi aveva assicurato che non avrebbe fatto altre pazzie, il mio gruppo era unito e sereno eravamo: io, Ani, Erwin, Oby, R2 e Jar-Jar avevamo ballato a giro un po'  tutti quando ad un tratto qualcuno urlò dall'esterno la pioggia era fitta nessuno vedeva cosa ci fosse ad un metro dal proprio naso "oi disgrazia dovemo attendere la fin de la pioggia  io ers mui triste"  conoscevo bene l'angar e correndo davanti a me sapevo che sarei arrivata ad una colonnina di controllo e da lì avrei capito che fare " perché aspettare Jar "  presi Oby per il braccio e gli spiegai cosa fare prima di correre alla torretta in quel momento mi ricordai di una delle  lezioni del maestro Yoda, si durante il the pomeridiano : se un Jedi voleva poteva fermare la pioggia " OBY ORA PROVO A FERMARE LA PIOGGIA" " COSA?!?!?!?! BREA RISCHIERAI DI FARTI MALE " rimasi in silenzio ed imposi le mani "LO SO MA...DEVO PROVARCI " risi nella pioggia "TI CONCEDO UN BALLO PER  LO SPAVENTO" mi concentrai sulle gocce di pioggia che lentamente si fermarono il mio amico corse a soccorrere il soldato ferito e poi venne da me senza che io facessi qualsiasi mi tirò in salvo, fino ai miei alloggi  "stai bene?" Mi chiese stringendomi la mani " si mi sono sentita potente e debole insieme ma ero insieme alla pioggia" il silenzio rimase scandito solo dalla pioggia quando lui mi porse la mano " bhe almeno il ballo compensa lo spavento facciamo un lento" "oby sono tutta bagnata" mi prese per la vita e mi tirò a se, poggiò il mento alla mia spalla " sti cazzi" sussurrò al mio orecchio "senza la musica?" "canta la pioggia" iniziammo ad ondeggiare e senza che c'è ne rendessimo conto l'atmosfera si era fatta romantica le sue mani serrate sui miei fianchi come al nostro primo bacio cinque anni prima distolsi il pensiero, dopo un po' mi strinse ancora di più a se " Brea guardami" disse con un tono di voce a cui non ero abituata era rauca quasi graffiante "dimmi" mi diede un bacio, un altra volta quella sensazione che non avrei voluto baciare altre labbra al di fuori delle sue.

anche i Jedy si innamorano ed alle volte perdono la testa (completamente)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora