2. Your body lenguage,speaks to me

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«Rimane sempre stupenda.» dissi in tono pacato,mentre giravo vagamente con lo sguardo in entrambi i lati,rispolverando i ricordi passati per quei lunghi ed eleganti corridoi di Hogwarts.

«Puoi dirlo forte!» rispose Astoria mostrandomi un sorriso smagliante sul suo volto roseo.

«Ti ricordi quando hai perso l'equilibrio e sei rotolata giù per le scale finendo ai piedi di Draco?» indicai ridacchiando le scale alla nostra destra dedicando subito dopo il mio sguardo ad Astoria. Quello che le avevo appena ricordato era l'arma della mia morte.

«Vuoi morire giovane,Emma?» disse sarcastica dandomi una pacca nel sedere,io sobbalzai e ricambiai il suo gesto. Ci mettemmo a ridere come delle pazze.

«Quelle laggiù si sono fatte di droghe pesanti. Coglione.» udimmo la voce di due ragazze bisbigliare tra di loro. A me poco importava il giudizio altrui,ma questa cosa,non scendeva proprio ad Astoria. Odiava quando qualcuno parlava male di lei,oppure di me,di entrambe.

«Drogate siamo noi,vero?  Certo,avete tanto coraggio a parlare male degli altri tra di voi.» Astoria si girò improvvisamente dalla parte opposta,non mi rivolse di uno sguardo,la sua attenzione era da tutt'altra parte. I suoi occhi celesti come il cielo si trasformarono in meno di un secondo in un colore rosso vivo, che mi ricordarono vivamente il fuoco.

«Però quel coraggio non lo usate per dire in faccia quello che pensate delle persone,no?» vidi i suoi passi possenti,ma eleganti come quelli di un leone attento a focalizzare la sua preda per non perderla di vista; lo sguardo pieno e profondo che riusciva a pietrificarti l'anima e il sangue scorrere lungo nelle vene; il suo sorrisetto divertito per la superiorità di quel momento a dir poco imbarazzante ed inverosimile.

«Sapete che vi dico?» d'improvviso vidi arrestare i suoi passi,a meno di un centimetro dal loro volto. Riuscii a bloccare loro la coscienza,senza cessare di squadrale con repulsione dalla testa ai piedi,da sotto le sue lunghe ciglia folte. Ed io,continuavo a non distogliere lo sguardo verso quella figura piena di tutto l'eroismo che quotidianamente non riusciva a mostrare agli altri,e che solo io sapevo di conoscere.
'Cazzo, si sta cagando sotto.' dissi a me stessa ridendo sotto i baffi per la sceneggiata,simile alla scena di un film per adolescenti,di quel momento.

«C-cosa? Siamo pronte ad ascoltare ogni tua singola cazzata,Greengrass.» una di loro si fece avanti,petto in fuori e sicurezza,come se non avesse paura di essere presa per quei due capelli che portava sulla sua testa ed essere sbattuta contro una parete.

«Sta ferma.» sussurrò l'amica accanto a lei mantenendo sempre lo sguardo impassibile verso Astoria,spingendola con la mano da dietro la lunga tunica nera come il carbone.

«Saró diretta...siete delle puttane.» sputò senza ritegno,senza avere paura delle conseguenze che potevano susseguirsi,diventò impenetrabile.
'Astoria,contieniti però'.

«Oh,come cazzo ti permetti? Troia!» trasalii lei inviperita spingendo dietro se la ragazza adagiata accanto al suo fianco.

«Potrei farti la stessa identica domanda. Come vi permettete a giudicare qualcuno,dare come per esempio,delle "coglione" senza conoscere la loro vera natura? Io,almeno conoscendovi dentro,posso descrivervi perfettamente per cosa siete veramente.» con tutta l'eleganza che portava come un vestito fatto a pennello per lei,le stese fino a farle fiatare. Velocemente,girò le spalle verso la mia direzione per raggiungermi;io intanto continuavo a mandarle sguardi che parlavano al posto delle mie parole.
Ma,vidi per poco quel suo volto con sopra stampato un sorriso compiaciuto.

«Ah,dimenticavo una cosa.» All'improvviso, si rigirò nuovamente verso quelle ragazzine. Il loro volto emanava energia di puro odio in quel momento verso Astoria,un odio che potevo percepire meglio di qualsiasi altra persona. Lo stesso odio che provavo nei confronti di quel fottuto ragazzo: Draco Malfoy.

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