Carlos/ Lando pt.1

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LANDO POV

Lo vidi varcare la soglia della porta proprio in quel momento, dove io e il team lo stavamo aspettando per registrare il video per Natale.
I suoi occhi marroni incontrano subito i miei e il mio battito cardiaco aumentò immediatamente: sono queste le sensazioni che mi provoca da quando l'ho incontrato per la prima volta.
Iniziammo a registrare il video dove come al solito non facevo altro che guardarlo.
Con Carlos è sempre stato così, ci bastava uno sguardo per capirci; solo che per me ora è leggermente più difficile cercare di sostenere il suo sguardo, che è capace di andare in profondità, alla ricerca della tua anima.
Ho sempre amato gli occhi di Carlos nonostante la mia migliore amica mi dica sempre che non sono nulla di che, per me sono la prima cosa che mi ha fatto innamorare di lui.
Continuiamo a registrare ancora un po', dopo di che decidiamo di andare.
Dopo aver fatto gli auguri a tutto il team, ci dirigiamo verso casa dello spagnolo, dove viviamo insieme da quando si è lasciato con Isa.
Decidiamo di guardare un film tipico natalizio, con tra
Le mani della cioccolata calda e panna, che misi sopra le labbra per simulare dei baffi.
"Carlos, ho finalmente i baffi" dissi girandomi verso di lui, che mi guardò e disse : " stai crescendo Landito" io arrossì vistosamente per il nomignolo, e con la scusa delle tazze vuote mi alzai e le portai in cucina.
Tornai in salotto dove lo trovai intento a mettere in pausa il film.
Accortosi della mia presenza si girò: , " tutto bene Landito?", Gli dissi di sì, che andava tutto bene.
Iniziammo a parlare del più e del meno.
" Lando, posso farti una domanda?" Gli feci un cenno d'assenso e lui continuò.
" ti sei mai innamorato veramente di qualcuno?" Alla sua domanda la mia mente andò immediatamente a quando lo vidi per la prima volta.
"Si, tu Carlos?" Risposi, i suoi occhi si illuminarono alla mia domanda : " si" disse avvicinandosi pericolosamente al mio viso, tanto che potevo sentire il suo respiro caldo.
La tentazione di annullare la distanza era troppa, ma non sapevo come avrebbe reagito, avevo paura di rovinare tutto.
"Carlos" lo richiamai. lui mi guardo con una luce negli occhi che non riuscì a decifrare.
Iniziai a tremare per la vicinanza, i palmi delle mani mi sudavano, il suo sguardo passava dai i miei occhi alle mie labbra.
Istintivamente le leccai e i suoi occhi seguirono i miei movimenti, fino a che non lo sentii sussurrare un "Fanculo" e appoggiò le sue labbra carnose sulle mie screpolate dal freddo e dai continui morsi.
Fu un bacio dolce, uno sfioramento di labbra che durò qualche secondo.
Ci staccammo per mancanza di ossigeno.
Lo guardai ancora qualche secondo, prima di coinvolgerlo in una bacio meno dolce del precedente ma che era capace di trasmettere i sentimenti che fino a quel momento avevo tenuto nascosti;, infilai le mani nei suoi capelli così morbidi, mentre le sue mani andarono ad appoggiarsi su i miei fianchi. Approfondì il bacio, portando le nostre lingue ad incontrarsi in una danza piena d' amore, eccitazione e voglia di appartenersi. Mi prese per i fianchi e mi mise a cavalcioni sulle sue gambe di modo che fossimo più comodi entrambi. Si staccò da me per la mancanza d'ossigeno:"Lando, sei sicuro?" Mi chiese. " per te farei qualsiasi cosa, per cui, sì,sono sicuro Carlos" mi baciò e le sue mani dai mie fianchi passarono ai glutei che strinse leggermente facendomi gemere. Arrossii quando le nostre intimità ancora coperte dagli skinny entrarono in contatto. passò a lasciare una scia di baci lungo il lato sinistro del mio collo, che mi portò a muovere la testa di lato per lasciargli più spazio. Le mie mani andarono ad aggrapparsi alle sue spalle, mentre le sue mani esperte mi sollevarono dolcemente la maglietta fino a toglierla completamente, lasciandomi mezzo nudo agli occhi pieni di desiderio di Carlos. Decisi che fosse arrivato anche il momento della maglietta di Carlos di andare a fare compagnia alla mia che giaceva sul pavimento. Lo baciai di nuovo e questa volta mi fece adagiare sul divano e si mise sopra di me. Allargai le gambe facendolo stare più comodo. Le sue labbra scesero sul mio collo dove lasciarono il segno del loro passaggio e sul petto dove decise di torturare i miei capezzoli con la lingua; scese lungo la linea poco evidente dei miei addominali fino ad arrivare al bordo dei pantaloni, che aprì piano, mantenendo i suoi occhi fissi nei miei. Li sfilò e mi guardò come per chiedere il permesso che ovviamente gli concessi; mi tolse anche i boxer lasciandomi completamente nudo ai suoi occhi. Iniziò a darmi piacere con la bocca, mentre le sue mani mi accarezzavano le cosce come per rassicurarmi. Le mie mani andarono immediatamente a stringere i suoi capelli, quando sentii una scossa lungo la spina dorsale: sapevo che mancava poco. In quel momento Carlos si staccò dalla mia intimità e si leccò le labbra. Decisi che ora era arrivato il mio torno di farlo stare bene, così mi inginocchiai e con mani tremanti sbottonai i sui pantaloni e li tolsi come feci poco dopo anche con i suoi boxer.
Iniziai a dargli lo stesso piacere che lui poco fa diede a me. Le sue mani iniziarono a tirare leggermente i miei capelli cosa che mi fece gemere sulla sua intimità. Quando capii che fosse sul punto di raggiungere l'apice del piacere mi staccai e mi avvicinai al suo viso per baciarlo di nuovo: " Eres hermoso niño" mi disse in spagnolo. Mi adagiò di nuovo sul divano, dove mi fece girare di modo che il mio sedere fosse esposto. Sentii la sua lingua iniziare a prepare la mia entrata e gemetti.
Dopo poco insieme alla lingua entrò anche il primo dito, poi il secondo che iniziò a sforbiciare. " Lando" mi richiamò. " mhhhm" mugugnai. " vado a prendere il preservativo in camera mia, arrivo." annuii e mi girai aspettandolo. " Eccomi" tornò in salotto con la bustina argentata tra le dita, che successivamente aprì. Si mise il preservativo e finalmente entrò in me dolcemente e rimase fermo per qualche secondo per farmi abituare alla sua presenza. Prese a spingere lentamente ma con spinte decise. Cercai le sue labbra ormai gonfie e rosse a causa di tutti i baci che ci eravamo scambiati. Le sue mani stringevano possessivamente i miei fianchi che andavano incontro alle sue spinte sempre più veloci e decise. Sentii una scossa lungo la spina dorsale e sapevo che ero sul punto di venire. " Juntos mi amor porfavor" disse. Capii che voleva raggiungere l'apice del piacere insieme a me. Lo raggiunsi inseme a lui urlando il suo nome e lui il mio.
Uscì da me e mi abbracciò appoggiando la testa sul mio petto nel punto in cui il mio cuore cercava di regolarizzare il battito. Mi addormentai così abbracciato all'amore della mia vita.

La mattina dopo mi svegliai grazie al campanello che suonava,così raccolsi i miei vestiti da terra, notando che Carlos era già sveglio in cucina. " Giorno" lo salutai. " Giorno Landito, dormito bene? Mi chiese. " Si benissimo.Tu?" Risposi. " Mai dormito meglio in vita mia" suonarono per l'ennesima volta il campanello, così decisi di andare ad aprire. "Era ora" disse Rosy,la mia migliore amica."Buongiorno anche a te comunque " le dissi baciandole la guancia. " Buongiorno amo" rispose lei " Allora come va?" Mi chiese fissandomi con gli occhi di chi sa già tutto e che vuole solo sentirselo dire." Tutto bene tu?" Le risposi invece, " Bene bene, gli altri quando arrivano comunque?" Chiese lei impaziente di vedere Charles." Fra poco tranquilla" le risposi, nel mentre vide uscire dalla cucina Carlos e, come una bambina a cui hanno appena regalato la Barbie che voleva, gli corse incontro "Carlos" esclamò contenta. " Ei Rosy" le disse lui contento di vederla e anche lui baciandole la guancia. " Ragazzi scusate, vado a farmi una doccia ci vediamo fra poco " disse Carlos. Annuimmo entrambi e lo spagnolo lasciò la stanza in direzione del bagno. " Allora, mi devi raccontare qualcosa?" Disse Rosy, guardandomi con il suo solito fare malizioso " beh sì in realtà" le risposi. " Racconta dai" mi disse lei. Le raccontai della notte trascorsa a fare l'amore con Carlos, e di quanto io lo ami, ma che ancora non ho avuto il coraggio di dirglielo. " Tu invece, novità?" Le chiesi sapendo della sua enorme cotta per Charles. " Nulla in realtà" disse lei un po' delusa. " Ma con Charles?" Le domandai," è tornato con Charlotte " disse alzando le spalle. Le stavo per dire che le cose potevano migliorare col tempo, ma venni interrotto dal campanello che suonava." Buongiorno belli" un felicissimo Daniel fece il suo ingresso, seguito da un timido Max. " ciao" disse quasi sussurrando. "Ciao ragazzi" li salutai io. Rosy corse ad abbracciare subito Daniel. " Ciao amore" le disse lui guadagnandosi uno sguardo stizzito da parte di Max. " Ciao Dan " lo salutò lei, correndo poi ad abbracciare anche Max." Ciao Maxie" lo salutò lei." Ciao cucciola" ricambio lui il saluto. Parlammo del più e del meno, quando vidi arrivare Carlos in tutta la sua bellezza. " Buongiorno ragazzi" disse dirigendosi poi in cucina, iniziando a preparare il pranzo in attesa degli altri, che non ci misero molto ad arrivare. Dopo aver salutato tutti decisi di andare a dare un ma mano a Carlos con la preparazione del pranzo. Lo vidi girato di spalle e allora lo abbracciai mettendomi in punta di piedi per poter poggiare il mento sulla sua spalla." Eii" gli dissi. " Eii" mi disse girandosi. "Come stai?" Mi chiese. " Bene, solo un po' indolenzito" risposi. " Lando, c'è una cosa che devo dirti da tempo, ma che non ho mai trovato il coraggio..." disse, gli feci un cenno con la testa invitandolo a continuare a parlare. " Ecco... Mi piaci tantissimo, Lando" disse con un leggero rossore sulle guance, quasi nascosto dalla sua pelle abbronzata. " Mi piaci anche tu Carlos" dissi arrossendo. Lui annullò la poca distanza che si era formata fra di noi e fece scontrare le nostre labbra in bacio dolce e tenero che esprimeva i nostri sentimenti."Ti amo Chili" gli dissi dopo essermi staccato per riprendere fiato. " Ti amo Landito" disse. " Ragazzi scusate se vi interrompo, ma quando è pronto? Perché ho fame" sentii chiedere alla mia migliore amica, cosa che fece ridere me e Carlos.

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