Charles e Carlos stavano insieme da qualche mese e le cose tra di loro andavano benissimo o per lo meno fino a quella sera che cambiò la loro relazione. Charles era a casa da solo, visto che il suo fidanzato era dovuto partire per la Spagna a causa di riunione familiare molto importante. Quando qualcuno suonò il campanello, lui si alzò svogliatamente dal divano e aprì la porta, colui che aveva suonato era proprio Max Verstappen. " Ciao Charles"lo salutò. " Ciao Max, vuoi entrare?" Gli chiese spostandosi leggermente per farlo passare. "Grazie Charles" disse l'olandese. Si sedettero sul divano in pelle nera, e il padrone di casa prese due bicchieri e una bottiglia di acqua fresca. " Allora, cosa ti porta qui stasera max?"chiese il monegasco. L'altro rimase lì a guardarlo, così bello, i suoi occhi chiari illuminati dalla luce artificiale della lampada, i lineamenti del suo viso così dolci e armonici, le sue labbra rosa e piene. max sapeva che quello era un errore, lui non doveva essere lì in quel momento, non doveva provare tutte quelle sensazioni e soprattutto non doveva essere innamorato di lui. " Io non dovrei essere qui, non so cosa mi sia preso, scusa" disse mettendosi le mani nei capelli e chiudendo gli occhi per evitare di piangere. Il monegasco gli si avvicinò preoccupato " Maxie che succede?" Gli chiese e un brivido scese lungo la sua spina dorsale quando l'altro alzò lo sguardo verso di lui. " Io scusa Charles, non posso scusa"gli rispose. I loro visi così vicini che non si capiva dove finiva il respiro di uno e iniziava quello dell'altro." Maxie, in che senso non puoi?" Disse confuso. " È complicato" gli rispose. "Sai che puoi parlare con me vero?" Disse e l'altro annuì. "Ecco io, mi sono innamorato" gli disse. " Wow , questo è fantastico Maxie" gli disse emozionato. "Lei o lui ricambia?" Chiese. "Questo è il problema, è uno dei miei amici ed è felicemente fidanzato" gli rispose sincero. "Hai provato a parlargli? Comunque lo conosco vero?" Chiese. " Penso che sia inutile parlargli, non mi vedrà mai come lo vedo io". " Ne sei proprio sicuro?" Rispose avvicinandosi ancora di più. " Si, ma cosa stai facendo?" Chiese tremando leggermente per la vicinanza del viso di Charles. " Sono io vero Maxie? Ti sei innamorato di me?" Gli chiese con una luce negli occhi che l'altro non riuscì a decifrare. L'olandese in risposta annullò la distanza tra i loro visi e poggiò le labbra su quelle dell'altro. Dopo essersi staccati per mancanza d'ossigeno l'olandese decise di dichiararsi. " Io mi sono innamorato di te dei tuoi occhi, delle tue labbra, del tuo modo di fare con gli altri, come sei sempre pronto ad aiutare chiunque, della tua forza di superare momenti terribili come può essere la morte di qualcuno di molto importante per te. So che non provi lo stesso perché stai con Carlos ma avevo bisogno di dirtelo" disse con gli occhi azzurri pieni di lacrime, che iniziavano a scendere sulle sue guance. "Ei guardami, non piangere Maxie" gli disse prendendo il suo viso tra le mani e asciugando le lacrime. " Mi piaci tantissimo anche tu Max" disse baciando la punta del naso."ma Carlos?" Chiese arrossendo al bacio. " Credevo che mi piacesse, e poi stavo con lui solo per dimenticare ciò che provavo per te e lui per dimenticare Lando" spiegò accarezzando le ciocche bionde dell'altro. " Ti amo Charles"disse baciandolo dolcemente questa volta. " Ti amo anch'io mon amour" rispose sdraiandosi con lui sul divano a farsi le coccole.