"Dio, Lord Perceval è così... meraviglioso"
"Beh, grazie, lo so"
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Gaia non ha mai niente in programma. Quando si prefissa un obiettivo non va mai secondo i piani, sempre a causa di qualche scherzo del destino. Non aveva in programma né di diventa...
I just got obscene with you, yeah I, don't stand a chance with you I never did anyway
Can't be seen, Steel Wheels, The Rolling Stones (1989)
• Firme con penne eleganti e viaggi nel Nord Italia•
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Torino è davvero una bellissima città, l'ho sempre pensato.
È fredda, ma al contempo luminosa; provinciale e accogliente, ma grande e caotica come solo un'ex capitale d'Italia può essere.
Sarà che la mia città mi fa uno strano effetto, sarà che sono su di giri, vista la presenza di Charles, ma sento l'eccitazione crescere a dismisura mentre vedo le strade ortogonali scivolare sotto il mio sguardo attento.
Non so neanche perché stiamo passando per il centro, al posto che rimanere in autostrada, però preferisco farmi poche domande. E poi, mi fa veramente piacere vederla anche solo per un momento. Sono via da un mesetto e già mi sembra di essere stata strappata da lei. Chissà come mi ridurrò quando andrò in giro per il mondo! Se andrò in giro per il mondo, mi rammento.
Un mio sospiro ansioso attira l'attenzione di Charles. Mi chiede se Torino mi manchi e io non posso che confermare. Ho passato tutta la mia vita in questa città e qui sono stipati la maggior parte dei miei ricordi, che sono ora incastonati tra i mattoni dei muri e le piazze rivestite di porfido.
Lasciare Torino però è stato un bene: ne avevo bisogno. Dovevo staccarmi da questo posto, perché la vita stava iniziando a starmi stretta. Anche se a malincuore.
"Sai che la strada che stai facendo sta aumentando a dismisura il tempo di arrivo?" gli dico senza guardarlo, ancora rapita dagli edifici storici che caratterizzano il centro.
"Già, ma volevo almeno vedere Torino da vicino" risponde lui.
Sono così bassa che neanche il parasole riesce a coprirmi del tutto gli occhi. Maledico per l'ennesima volta il mio stupido corpo che ha deciso di fermarsi al metro e sessanta scarso. Mi sta causando più problemi del dovuto.
Prendo dalla borsa il cappellino da pescatore con la fantasia Van Gogh e lo infilo in testa.
"Non ci sei mai stato?" continuo io.
Lo guardo un secondo e lo vedo scrollare le spalle.
"Non ne ho mai avuto l'occasione."
"Allora ti prometto che la visiteremo insieme e ti giuro che l'amerai."
