𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐬𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨♡︎

cap 5: 病院

Ash

In quel momento non potevo crederci.

"non puoi più fare niente, se ne è andato"

Questa frase fu più che devastante. Ero stento a crederci, caddi a terra senza avere una ragione per cui continuare.
"impossibile"

"Non puoi essertene andato, Eiji."

Ero ancora deciso, senza pensare a niente con gli occhi rossi e le lacrime che cadevano come fiocchi di neve corsi in ospedale.

Pioveva ed ero bagnato fradicio, ma non mi importava nulla. Chiesi ai dottori dove si trovava Eiji, mi parlavano e mi spiegarono la situazione ma non gli stavo ascoltando, ero arrabbiato, ma allo stesso tempo distrutto.
Mi portarono nella sua stanza, era lì, sporco di sangue con delle scottature forti sulla sua pelle chiara. Gli infermieri mi dissero che non ce l'aveva fatta, ma io non ci credevo.Non poteva aver mollato subito. Gli strinsi la mano bagnandogliela con le mie lacrime versate sperando solo di poter sentire la sua voce un'ultima volta.
Sembrava quasi un miraggio, potevo avere le allucinazzioni ma visi gli occhi di Eiji muoversi, ero incredulo.
Lui mi guardo e con la poca voce che gli rimase mi disse:
"Ash.. grazie."
non doveva ringraziarmi con me di niente, ero contentissimo di aver sentito la sua voce, era tranquilla e calma,ma allo stesso tempo piena di sofferenza. A me bastava quello. Mi fece uno dei sorrisi più belli mai fatti, sembrava un angelo.
"Tieni duro, Eiji."
"non c'è più nulla che puoi fare per me Ash, è già tanto se in questo momento sto respirando, tra pochi minuti morirò, perciò vivi, fallo per me"
Aveva gli occhi lucidi. Sappiamo entrambi che non è questo ciò che voleva veramente.
"Pensi sempre al mio bene, ciò che è giusto per me, ma non riesci ancora a capire che io sono tornato solo qui per te, che stai vascillando tra la vita e la morte, io non ti abbandonerò mai più, Eiji."
Le sue ultime parole furono una sofferenza unica.
"Prenditi cura di tutti per me, hai capito? e non morire, Ash."
Ero al settimo cielo, ormai sapevo anche io di non poter fare più nulla per salvarlo.
Gli tremavano le braccia, con quella poca forza che gli rimase mi strinse la mano, e chiuse gli occhi.
"Mi mancherai, Ash."

Scoppiai in lacrime, feci un urlo che mi sentirono tutti quanti, venirono a vedere, videro me tra le braccia di Eiji, era freddo.

"Lasciatelo da solo, ha perso tutto ciò che gli era rimasto: un vero amico."