i'm not leaving

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sono sveglio già da qualche minuto e sto guardando Mike che dorme, è bellissimo, quelle labbra sottili leggermente schiuse mi mandano in estasi le bacerei ogni singolo secondo.
"Will?"
"oh scusa Mike ti ho svegliato? mi dispiace"

"piccolo non ti preoccupare"

abbraccio Mike e lui subito mi bacia, dopo poco mi chiede l'accesso che gli acconsento subito.
dopo svariati minuti passati a scambiarci saliva decidiamo che è meglio se ci prepariamo per andare a scuola.
appena arriviamo Mike mi prende la mano e la intreccia nella sua, andiamo dai ragazzi che ci salutano subito e la prima cosa che noto è che a Jane non è ancora passata a distanza di una settimana, decido di non darci peso e inizio ad incamminarmi verso l'aula di fisica seguito dai ragazzi.

appena arrivo in aula decido di prendere il posto in fondo a sinistra attaccato alla finestra e Mike si siede affianco a me, la lezione passa abbastanza velocemente e io e Mike decidiamo di andare al bar a prendere qualcosa da mangiare.

sento gli occhi spesso puntati su di noi ma non mi interessa, la gente è veramente stupida non sa farsi i cazzi suoi.

"piccolo devo correre al club scusami, ti amo ci vediamo dopo"

"hm va bene a dopo Mike"

bene, ora sono qui da solo e devo aspettare che Jonathan passi a prendermi

mentre penso però vengo spinto per terra

"ehi fatina hai trovato il tuo principe frocio come te?"

capisco subito che è troy

"bastardo"

non so da dove mi sia venuto fuori ma era da tanto che volevo dirglielo, forse è perché ha insultato Mike o perché mi sono stufato di lui e di soffrire per colpa di idioti come troy.

"come hai detto frocio? io ti ammazzo"

mi arriva un calcio sulla pancia e subito dopo altri pugni prima uno poi due poi tre poi perdo il conto....

"si sta svegliando"

vedo qualcuno d'avanti a me ma non capisco chi sia, però poco dopo ne riconosco subito la voce è Dustin, non ricordo nulla di cosa sia successo solo che troy mi ha tirato un calcio e poi vuoto.

"oh tesoro come stai?"

"m-mamma?"

tossisco, mi fa male parlare, sento come un forte dolore alla gola

"sono qui Will, sono qui"

sento che mi stringe la mano destra e dopo poco anche la sinistra mi viene stretta ma stavolta non da mamma

"piccolo mi dispiace, non dovevo andare al club, sarei dovuto rimanere con te"

è Mike che mi sta stringendo la sinistra.

"Mike, p-per favore, n-non preoccuparti"

ecco che tossisco di nuovo, stavolta però è sangue, eccola, quella dannata sensazione di bruciore che ritorna e ogni volta è sempre più forte, come se avessi dei vetri nella gola che ogni volta che parlo lacerano le mie carni ogni secondo di più.

nella mia testa riecheggia una piccola canzone che adoro alla follia:

The Evil, it spread like a fever ahead
It was night when you died, my firefly
What could I have said to raise you from the dead?
Oh, could I be the sky on the Fourth of July?
"Well, you do enough talk
My little hawk, why do you cry?
Tell me, what did you learn from the Tillamook burn?
Or the Fourth of July?
We're all gonna die"

questa canzone continua a rimbombarmi nelle orecchie e non riesco a liberarmene, è come se fosse parte di me e non riesco a capire perché, forse lo capirò più avanti.

per ora voglio solo tornare a dormire, forse per sempre non lo so, magari non mi risveglio, magari dio sarà gentile con me. 

i broke all my bones(byler) !revisionata!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora