"Figlio di un demone, siamo qui per portarti dove dovresti stare"
Davanti alla sua faccia si presentarono il suo professore, un angelo e un demone molto incattiviti.
"Eh?!"
"Non fare il finto tonto, so che sei un mezzo demone" rispose scocciato l'ex professore.
"Ci dev'essere un errore, non so di cosa stiate parlando! È una festa in maschera?" provò ad inventarsi delle scuse ma stava sudando parecchio, aveva paura. Inoltre, nella sua mente stava iniziando a realizzare diverse cose: il motivo della furia cieca del giorno prima e tutti i suoi comportamenti strani quando ancora frequentavano il liceo.
"Allora Xiao, possiamo farla alla maniera facile o a quella difficile: o ti consegni oppure ti portiamo di forza nelle prigioni dell'aldilà, a te la scelta"
Il trambusto che si era creato davanti alla porta di casa attirò Aether e il padre del giovane mezzo demone verso essa, ma Xiao non ebbe la freddezza, nè tantomeno la lucidità di accorgersene.
Istintivamente disse la frase scritta dalla madre e in un attimo tutto attorno a sè si materializzarono delle fiamme, che presero in pieno gli indesiderati ospiti, ma anche i suoi più cari.
L'incantesimo suggerito dalla madre, infatti, generava fiamme in grado di annichilire qualsiasi creatura che non fosse l'evocatore di esse, per questo non doveva essere evocato con persone care vicine.Da lì in poi Xiao andò in panico.
Senza pensarci due volte prese in braccio Aether, che riportava serie ustioni sul corpo, lo portò al piano di sopra per cercare di proteggerlo ma presto si accorse che tutta la casa stava prendendo fuoco. Prese con sè il libro di incantesimi e si mise Aether in spalla per scappare via passanto dalla finestra.
Aveva la vista annebbiata dalle lacrime ma corse, corse e corse.
"Papà mi dispiace, mi dispiace!" correva e piangeva, disperato, ma almeno il respiro di Aether si schiantava ancora sul suo collo, seppur flebilmente."...ao... iao... "
"Non parlare! Devi risparmiare le energie così quando saremo al sicuro ti potrai riprendere! Ti prego resisti!"
"...iao... Io... Ti... Mo... "
"No! AETHER! SMETTILA! Non fare così! N-non... !"
Il suo corpo si fece pesante su quello di Xiao e il suo respiro smise di solleticare il collo sudato del ragazzo che stava ancora correndo.
La corsa di Xiao fu fermata solamente quando si ritrovò su una collina, in una grotta che pareva sicura. Lì lasciò il libro e distese il suo amato.Lo guardò, era molto pallido.
Mise le mani sul suo petto, era silenzioso.
Mise l'orecchio vicino alle sue labbra, non respirava...
Xiao abbracciò il cadavere di Aether, sciolse la sua treccia con attenzione, come se non avesse voluto fargli male, poi passò la mano tra i suoi capelli e gli accarezzò la guancia che non era ustionata dalle fiamme. Infine lo strinse a sè, abbandonandosi alla disperazione più assoluta.
Pianse per tutta la notte, si chiedeva perchè, si incolpava per tutto quanto e voleva uccidersi.
Ma non poteva, era immortale. Nemmeno la più letale delle ferite poteva togliergli la vita.
Appena le lacrime finirono e l'alba fece capolino oltre la collina, si accorse che nel frattempo, mentre lui discuteva alla porta con gli "agenti" , il biondino non aveva resistito alla curiosità e aveva aperto il regalo, nonchè indossato l'anello.
Prese la sua mano gelida e ne baciò il dorso.
"È proprio da a te"Da quel momento in poi decise di continuare a viaggiare per raggiungere la comunità dove aveva passato i primi anni di vita e con il libro e il cadavere di Aether a spalle iniziò a camminare. Camminò molto con il favore della notte perché non poteva andare in giro con un morto come se nulla fosse. Gli sarebbe stato più comodo volare, ma non aveva mai imparato a farlo, quindi gli restavano solo le gambe.
E dopo giorni in cui sopravvisse a frutta, bacche e piccoli animaletti arrostiti sul fuoco vivo, arrivò.Il corpo di Aether aveva iniziato a decomporsi, la pelle non era solo pallida, ma anche molto asciutta. Il viso era smunto, i vasi sanguigni sotto la carne erano ormai visibili e molti dei suoi capelli erano caduti.
Era un'alba splendida la mattina in cui arrivò.
Prese uno spazio per sè poco lontano dall'altopiano dove stavano i suoi simili, di cui aveva scoperto l'ubicazione durante gli anni, per dare una degna sepoltura al suo amato. Prese una roccia e la incise con i propri artigli, poi, sempre con essi, scavò un buco dove riporre Aether e riluttante lo ricoprì con la terra.
Le sue mani sanguinavano: anche per la forza di un demone scavare una buca e incidere solamente la scritta "Aether" in uno stampatello ben poco preciso era difficile.
Ma il dolore della sua mente era di tutt'altro livello, si sentiva vuoto, solo, destinato a una vita misera. Anche il suo sguardo aveva perso la luce.Voleva solo morire.
Restò a gambe incrociate con le ali spiegate davanti alla tomba per un giorno intero, anche quando iniziò a piovere sopra di lui.
Poi sentì avvicinarsi qualcuno.
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"Ti raggiungerò, è una promessa" [Xiao x Aether] Genshin Impact fanfiction
FanfictionHo scritto in un impeto di ispirazione e spero di riuscire a terminarla. AU in cui esistono angeli e demoni e Xiao è uno di loro, ma non ha davanti un destino facile come molti altri esseri ultraterreni che vivono sulla Terra. Suo amico di infanzia...