Il mio "Simo"

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Il letto era soffice e fresco, c'era un piacevole tepore nella stanza, si sentiva il cinguettio degli uccellini e dalla cucina arrivava un gustoso profumo dritto alle narici di Simone, non riusciva ancora a svegliarsi del tutto, aveva dormito per tantissime ore di fila e il letto era troppo accogliente per alzarsi. Non ricordava di essersi messo sotto le coperte e di aver acceso i riscaldamenti, ricordava soltanto la mano di Manuel che gli accarezzava i capelli e il bruciore del disinfettante sulle ferite che continuava ancora ma in maniera più lieve. "Simo." Manuel lo chiamò dolcemente entrando nella stanza, lui aprì appena gli occhi e si girò verso la porta, Manuel aveva un vassoio in mano con una ciotola gialla piena di latte fumante fino all'orlo e un piattino pieno di biscotti con le scaglie di cioccolato. "Buongiorno! Ti sei svegliato finalmente. Ti sei addormentato ieri pomeriggio e ti stai svegliando solo adesso, sai?" Simone era ancora troppo addormentato per avere una conversazione ma si sollevò mettendosi seduto e Manuel gli appoggiò il lenzuolo sulle gambe "Sta notte tremavi e ho acceso i riscaldamenti ma se vuoi li spengo adesso." Simone non rispondeva ancora, prese la tazza piena di latte per berlo "Ci ho messo il cioccolato, so che così ti piace tanto e anche i biscotti." Manuel si chiedeva perchè a Simone piacesse una colazione tanto dolce, lui preferiva prendere il caffè amaro e al massimo qualche biscotto semplice, non sopportava affatto tutto quello zucchero e tutto quel cioccolato ma conosceva Simone come le sue tasche e sapeva perfettamente che quella era la sua colazione preferita. Simone diede il primo sorso "Attento che scotta." Disse Manuel. Simone guardò Manuel e sorrise "Grazie, Manu. Non dovresti fare tutto questo per me, dovresti essere a scuola. Perchè non vai adesso? Io starò bene." "Si, invece. Devo aiutarti, tu ti sei preso cura di me tante volte e adesso tocca a me. E no, non me ne vado perchè se ti lasciassi da solo morirei di ansia e di preoccupazione pensando a quello che potresti combinare." Senza pensarci Manuel gli prese la mano e lo guardò sorridendo, non era una cosa che due normali amici avrebbero fatto ma non ci stava dando peso, stava troppo bene per preoccuparsene e poi anche Simone sembrava felice. Mentre si guardavano Manuel scorse nuovamente quella luce nei suoi occhi, una piccola fessura da cui fuoriusciva il suo caldo bagliore ed era sicuro che anche Simone stava vedendo lo stesso in lui perchè per la prima volta stava riuscendo a farlo stare bene, ad aiutarlo e guarirlo senza fare errori. Gli girò la mano per dare un'occhiata alla garza "Ti fa ancora male?" "Solo un po', passerà."  "Adesso ricontrolliamo la febbre, ma mi sembra che tu stia un po' meglio." Aveva ancora le guance calde e rosse e i ricci più spettinati che mai "Si, effettivamente adesso va meglio." Disse sorridendo. Manuel rimase imbambolato a guardare quello splendido quadretto, le guance arrossate, i capelli arruffati, il suo sorrisino e i suoi grandi occhi, lo trovava bellissimo, forse non lo aveva mai visto più bello di così e capì che Simone era come un fiore, bisognava prendersene cura con tanto amore e sarebbe diventato sempre più bello. In quel frangente gli sembrò incredibilmente piccolo, come se la sua altezza non ci fosse. Gli misurò la febbre e notò che si era abbassata ma la temperatura era ancora un po' alta. "Forse è il caso che tu ti faccia una doccia e ti dia una sistemata, sei un relitto , Simo." Disse scherzando. Simone si alzò dal letto e obbedì. Mentre andava verso la porta Manuel lo fermò prendendogli la mano "Ti aspetto di sotto sul divano così dopo guardiamo un film, ok?" Lui annuì. Arrivò in salotto con i capelli ancora umidi, una felpa blu e la sua tuta "Adesso va molto meglio." Disse Manuel. Simone si buttò con lui sul divano, voleva mantenere una certa distanza ma Manuel allungò il braccio e lo avvolse, fece partire il film e Simone si sciolse, iniziò a stringerlo, a strofinare la sua guancia sui suoi vestiti chiudendo gli occhi, come un gatto che faceva le fusa, si tenevano la mano, si accarezzavano e si sorridevano. Manuel era inebriato dalla sua pelle morbida, fresca di doccia e dal profumo del suo shampoo, lo guardava mentre gli si strusciava addosso con quello sguardo dolce, era suo, lo stava toccando, lo stava abbracciando, voleva riempirlo di baci fino a mangiarselo, solleticarlo e fargli le cose più smielate solo per vederlo ridere ancora in quel modo, si tratteneva dal fare tutto ciò che voleva perchè stava ancora con Chicca e perchè fino a prova contraria erano semplici amici, era già abbastanza strano. Gli toccava spesso la fronte per vedere se la temperatura saliva ulteriormente, a un certo punto Simone ricominciò a tremare infreddolito. "Conviene che ti riprendi la pillola." "Sto bene, c'è solo un po' di freddo." "Ma quando la smetterai di dire cavolate, Simo?" Disse accarezzandogli la testa "Non voglio che tu ti disturbi ancora per me." "Ma non mi disturbi affatto! Sono qui per prendermi cura di te, non devi preoccuparti di niente. Oggi ti riposi e mi lasci fare, va bene?" Si alzò dal divano e gli mise addosso delle coperte. Nell'abbraccio di Manuel e nel calore delle coperte si addormentò di nuovo, la giornata passò tra una coccola  e l'altra, pranzarono insieme e quando Manuel si accertò che la febbre fosse scesa del tutto e che Simone fosse sereno decise che, purtroppo, era il momento di andare. "Adesso me ne devo andare, Simo." "Perchè? Chiese dispiaciuto "Devo andare da Chicca, mi starà dando per disperso." Simone si rabbuiò, si era totalmente dimenticato di Chicca, quel giorno Manuel gli era sembrato davvero suo ma non si lasciò abbattere dallo sconforto, Manuel sarebbe comunque rimasto con lui, anche come amico e lo aveva aiutato ad accettarlo. Manuel aveva che Simone ci era rimasto male, gli prese entrambe le mani "Poi ritorno, eh." Ed era la verità, non aveva più intenzione di sparire, andava da Chicca per dirle tutta la verità, per essere il più sincero possibile per poi ritornare da Simone e non staccarsi più, per rendere reale quello che c'era tra loro e sapeva che quel giorno non c'erano sentimenti contrastanti, era come se potesse leggergli nella mente, come se si fossero connessi e sapeva perfettamente che Simone provava le stesse identiche cose per lui. Era in ansia, temeva che Chicca lo criticasse, che andasse su tutte le furie, che non lo capisse, era la prima volta che si metteva a nudo davanti a qualcuno che non era il suo Simo. Chicca lo guardava in attesa di sentire cosa avesse da dire, non sembrava arrabbiata "Chicca, noi due non possiamo più stare insieme. Mi dispiace veramente tanto fare questo un'altra volta e non voglio ferirti, sarò sincero al cento per cento con te, senza filtri, ti dirò tutta la verità." "E quale sarebbe la verità?" "La verità è che sono innamorato di Simone." Disse tutto ad un fiato "Simone? Simone Balestra della nostra classe?" "Si. Tu questo non lo sai, ma è da l'anno scorso che Simone è innamorato di me, l'ho fatto soffrire tantissimo, l'ho distrutto. La verità è che anche io l'ho sempre amato da impazzire ma avevo paura, questi sentimenti per me erano una cosa nuova, non riuscivo ad accettarmi, temevo che il mondo non mi avrebbe accettato ma adesso non mi importa più nulla. Io lo amo da morire, Chicca. Non ho mai amato nessuno così tanto, non credo di essermi mai innamorato prima d'ora. Ho capito che se c'è lui al mio fianco nulla ha più importanza, che per stare bene devo prendermi cura di lui, ha bisogno di me e io ho bisogno di lui, mi ha salvato la vita rovinandosi la sua, ha dato anima e corpo anche se credeva di non essere ricambiato. Ho intenzione di fare per lui lo stesso, di non fuggire più. So che probabilmente sei arrabbiata adesso, so che mi odierai perché è l'ennesima volta che ti prendo in giro, sono ritornato con te per cercare di dimenticarlo dato che credevo che anche lui lo avesse fatto. Spero tanto che tu capisca perché questo mi farebbe sentire veramente meglio, sei la prima persona che non sia Simone a cui mi apro, io a te ci tengo tantissimo, sei l'amica migliore che si possa avere, una persona fantastica e meriti tutto il meglio, ma io non sono il meglio per te se non ti amo, amo troppo un'altra persona e niente mi farà mai cambiare idea. Sono stato malissimo in questi mesi, avevo i sensi di colpa per aver rovinato Simone, la paura e la confusione per quello che provavo, Simone che si era fidanzato con Tommaso, io che provavo a restargli vicino sbagliando continuamente, ferendo lui e ferendo me stesso. Se vuoi urlarmi addosso, se vuoi insultarmi, se vuoi picchiarmi, fai pure, non cambierò idea e non ti dirò altro perchè questa è la verità, io amo Simone Balestra." Chicca rimase in silenzio e aveva le braccia conserte, Manuel poteva aspettarsi qualsiasi reazione, si era preparato al peggio e a come difendersi dalla sua furia "Aspetta fammi capire, sono confusa. Mi stai dicendo che sei gay?" "Ma no, non sono gay, credo di essere bisessuale." Chicca sospirò, la verità era che non era affatto ferita, anzi era sollevata, lei amava Matteo e Manuel era solo una sorta di vendetta, neanche lei lo amava davvero, era felice che le avesse detto tutta la verità. Si era accorta che in tutto quel tempo Manuel era cambiato, era cresciuto, era maturato, aveva sofferto molto e aveva imparato cosa significasse amare una persona "Non dici niente?" Lei rimase ancora ferma, sospirò e poi lo abbracciò "Sono così contenta che tu abbia trovato il coraggio di dirmelo, Manuel." Lui non si aspettava affatto una risposta del genere ma si sentiva più tranquillo, era come se avesse avuto la sua benedizione, per andare da Simone e prenderselo per sempre senza lasciarlo scappare "Ti voglio tanto bene e mi dispiace se hai sofferto ultimamente. Sappi che io ti accetto e ti sono vicina, noi due saremo sempre amici." Manuel la guardava incredulo "Beh? Che stai aspettando? Va' da lui, no? Vai da Simone!" Manuel le diede una pacca sulla spalla e la abbracciò frettolosamente, era al settimo cielo "Ti adoro, Chi'!" Disse prima di salire di corsa in sella alla sua moto, pronto per andare dal ragazzo della sua vita, dal suo amore, dal suo Simone.

OLAAA!!! Eccomi qua! Questo è il penultimo capitolo di questa storia, spero tanto che vi stia piacendo e sarebbe davvero bello se mi scriveste cosa ne pensate. Tra domani e dopodomani uscirà il capitolo conclusivo, è stato bello scrivere questa storia ed è stato anche molto appassionante, un bacione e buonanotte<3

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