CAPITOLO 23

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24 Agosto, 2022

Le giornate passavano troppo velocemente avendo Jungkook sempre intorno.
Mi ero praticamente trasferito a casa sua già da tempo, portando con me anche Yeontan, nonostante le lamentele di Jungkook del fatto che un cane sporcasse troppo. Ma alla fine riuscii a convincerlo e adesso, nemmeno lui poteva fare a meno di coccolarlo ogni sera e vederlo scodinzolare felice per tutta casa.
Amavo anche il fatto che ci fossero tutti i miei vestiti e i miei oggetti personali sparsi in giro.

Quei giorni d'estate furono i più belli e intensi della mia vita.
Dopo l'appuntamento in barca, Jungkook ne aveva organizzati altri altrettanto stupendi e stavo così bene che avrei voluto urlare ai quattro venti quanto fossi innamorato di lui.
Mi faceva sempre sentire la persona più importante del mondo ed ero talmente felice che niente e nessuno mi avrebbe tolto quella sensazione.

Io e il mio bellissimo fidanzato facevamo anche tanto sesso, forse troppo. Ma vivendo insieme era inevitabile, a volte anche più volte al giorno e quella passione che c'era fin dall'inizio non era mai scemata.
Insomma, stavo vivendo il mio momento felice con la persona che amavo e nonostante lui, dopo quella sera non me lo disse più, me lo faceva comunque capire con i piccoli gesti quotidiani e a me andava bene così.

Jungkook aveva da poco pubblicato il suo libro, che io avevo in anteprima, e ci rimasi male quando vidi che non c'era nemmeno un accenno del nostro amore o comunque, qualcosa che parlasse di me.
Non ne avevo discusso con lui, non avrei mai interferito con il suo lavoro o le sue sensazioni.
Comunque, anch'io stavo cercando di prendere in mano la mia vita lavorativa e avevo da poco deciso di costruire la mia casa editrice, perché quello era il campo che amavo e avrei fatto qualsiasi cosa pur di inseguire la mia passione.
Ne avevo anche parlato con Jungkook e lui fu il primo a sostenermi, dicendomi anche che mi avrebbe aiutato a raggiungere quel mio piccolo sogno.

Jimin, invece, era partito per l'Europa insieme a Yoongi. Proprio quest'ultimo aveva regalato al biondo la vacanza dei suoi sogni dopo la laurea.
Così partirono per tre settimane e in tutto quel tempo si fecero sentire relativamente poco.
Li invidiavo da morire.

Per fortuna, erano da poco tornati abbronzati più che mai e Jimin aveva improvvisamente deciso di dare una grande festa per celebrare la sua laurea a pieni voti.
Aveva dato l'incarico a me e Jungkook -con le lamentele di quest'ultimo- di organizzare l'evento e scegliere il posto adatto.
Ci impiegammo esattamente cinque giorni prima di trovare la location perfetta. Era un ristorante all'aperto appena fuori Seoul ed era perfetto per ospitare le cento persone che Jimin aveva scelto di invitare.
Erano decisamente troppi, ma la vanità del mio migliore amico non aveva limiti, doveva per forza fare le cose in grande.

Così in questo momento, me ne stavo da più di venti minuti ad aspettare che Jungkook si decidesse di uscire dalla camera da letto.
Picchiettai nervosamente i piedi sul pavimento, non ce la facevo più ad aspettare.

«Jungkook, hai finito? Ti sto aspettando da mezz'ora. Posso entrare?»
Urlai da dietro la porta.

Si sentì un tonfo e poi uno sbuffo. «Entra Tae, nessuno te lo vieta»

Alzai gli occhi al cielo e abbassai la maniglia della porta.
Jungkook uscì proprio in quel momento dal bagno e con solo un asciugamano attorno alla vita.
Il suo corpo tonico fu l'unica cosa che vidi in quel momento e non stavo nemmeno prestando attenzione al sorrisetto sfacciato che mi fece quando capì che lo stavo fissando decisamente troppo.
Deglutii.
«Sei ancora nudo?»

Lui sorrise e venne verso di me attirandomi al suo petto. «Già. E tu sei troppo vestito» disse baciandomi il collo e sbottonando il primo bottone della camicia.
Un ansimo mi sfuggì dalle labbra e con tutta la forza di volontà che possedevo in quel momento gli bloccai le mani.

Give Me Your Forever | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora