CAPITOLO 30

1.6K 126 193
                                    

«Jin, questa tenda fa schifo» Urlai al mio amico, spazientito e con irritazione.

Lui mi guardò con una smorfia e lanciò la tenda giallo fluorescente sulla poltrona di quello che in teoria, doveva essere il suo ufficio.
«L'hai scelta tu, io non c'entro niente» Urlò.

«Ti avevo detto color avorio, perché me ne hai portate dieci tutte gialle? Sembra il vomito di Yeontan»

«Smettila di urlare» S'intromise Hoseok, venendo in soccorso del suo fidanzato.
Quei due ultimamente erano più uniti di sempre e remavano contro ogni mia decisione.

Entrambi avevano lasciato il lavoro da mio padre.
Io e Seokjin diventammo soci e avrebbe gestito l'azienda insieme a me, mentre Hoseok avrebbe mantenuto la sua posizione di correttore di bozze.
Anche Jisoo e altri quattro dipendenti lasciarono mio padre per unirsi a me ed ero davvero grato della loro fiducia.
Speravo davvero con tutto il cuore che l'azienda funzionasse.

L'edificio che avevamo affittato era decisamente molto più piccolo rispetto all'enorme azienda di Seoyeon.
Era a due piani, e in quello superiore si trovavano il mio ufficio, quello di Seokjin, una piccola cucina e una sala riunioni.

Nell'ultimo mese avevamo firmato contratto su contratti, ristrutturato tutto e aggiunto i mobili e la tecnologia più moderna.
Fortunatamente, sia io che Seokjin avevamo abbastanza soldi da parte per affrontare tutto quanto.
L'inaugurazione sarebbe avvenuta tra cinque giorni e avevo la preoccupazione di star già fallendo in partenza.

«Perché non hai chiesto a Jimin di occuparsi delle tende?» Chiese ancora Hoseok.

Sospirai. «Lo sai che non ci parliamo»

Seokjin roteò gli occhi al cielo. «Siete due bambini, avete litigato per una sciocchezza»

Sbuffai andando a ripiegare la tenda. Le avrei riportate tutte indietro, erano orrende.
«Non è una sciocchezza. E comunque, non è lui il mio socio, sei tu»

«Allora la prossima volta ci andrai da solo» replicò Hoseok.

Lo guardai infastidito. «Ho solo chiesto di farmi un favore, la prossima volta vado da solo, tranquillo»

Seokjin mi mise le mani sulle spalle. «Tae, non vogliamo farti arrabbiare. Sei sempre incazzato ultimamente, che ti prende?»

«Sarà colpa dell'innominabile» disse Hoseok, sedendosi sulla poltrona beige.

Schioccai la lingua sul palato. «Guarda che puoi dire il suo nome, non è mica Voldemort»

«Da quando è partito sei sempre agitato e non state più nemmeno insieme» replicò.

Vidi Seokjin fulminarlo con lo sguardo e il mio cuore vacillò per un secondo, ripensando all'ultima volta che l'avevo visto, appena un mese fa.
«Non è colpa sua se sto così. Lasciatelo stare»

«Incredibile che tu ancora lo difenda» disse ancora, accavallando le gambe.

«Tu non sai proprio niente, Hobi. Possiamo cambiare argomento?»
Lanciai la tenda per aria, mi ero rotto il cazzo.

«Almeno ti chiama?» disse poi Seokjin con lo sguardo curioso.

Sospirai e scossi la testa. «Mi manda solo dei messaggi prima di andare a dormire»

Give Me Your Forever | Taekook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora