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pov. Alex
mia madre mi chiamò per scendere ed io posai il mio amato libro sul letto, scesi da mia madre e la trovai con gli occhi lucidi.. all'inizio non capi subito ma le andai in contro e la abbracciai anche se non amavo abbracciare le persone.. mi guardo fisso negli occhi e mi disse
"mi dispiace.. mi dispiace ma dovrai andare con tuo padre.."
per un attimo persi un battito e la guardai come per dire sei seria? mi guardò e annuì...
"no non puoi farmi questo mamma perché no.." dissi con gli occhi lucidi ma asciugai subito le lacrime che stavano per scendere.

ci volle troppo per convincermi.. ma alla fine dovetti cedere, sbuffai e salì di sopra iniziando a mettere tutto in valigia misi anche il mio libro preferito che purtroppo stava finendo quindi dovevo subito andare a prenderne il secondo ma decisi di prenderlo appena sarei stato lì a roma...

14:38 Am.

"mamma.. mi mancherai" dissi io stringendola a me per poi andare via.. la stazione era molto vicina quindi andai a piedi avevo il treno tra pochissimo, arrivai finalmente alla stazione ed il treno era appena arrivato.
il viaggio fu traumatico davvero non avevo mai viaggiato da solo ed ero al limite delle pagine me ne mancavano giusto 20, le avrei finite subito.
scesi dal treno ed ad aspettarmi c'era mio padre.. lo odiavo.. tutti mi dicevano ma è sempre tuo padre quell'uomo non è mio padre.

mi avvicina e feci una smorfia alzando gli occhi al cielo, lui si avvicinò a me abbracciandomi io rimasi fermo aspettando che si stacasse.. prese le mie cose e le mise del porta bagagli, io salì davanti e poco dopo arrivammo in questa casa stratosferica e semplicemente magnifica.
"questa sarà casa tua per molto, ale"
gli annuii e lui mi prese le valigie facendomi entrare dal cancello, rimasi sorpreso.. voleva fare il dolce per lecchinarmi un po'? non cedo cosi facilmente e lo sa pure.

"benvenuto caro, io sono melissa molto piacere, la compagna di tuo papà" disse con un sorriso smagliante a 32 denti, sembra carina quindi gli sorrisi e lei mi porse la mano che io strinsi come per presentarmi
"alessandro, puoi pure chiamarmi alex tranquilla" gli feci un cenno che mostrò le mie fossette, lei mi fece spazio ed io entrai.. scese una ragazza credo abbia un 17 18 anni circa, aveva un vestito stretto bianco molto carino, aveva dei capelli ricci stupendi e lunghi, era anche molto carina.
venne verso di me e mi sorrise

"ciaoo!! piacere Silvia, puoi pure chiamarmi sissi, sono la tua così detta sorellastra" mi disse con tanto entusiasmo ed io gli accennai un sorriso lieve, mi porse la mano che io strinsi "Alessandro, puoi anche chiamarmi Alex, lo preferisco davvero"
mi sorrise e mi fece strada per la mia stanza quando incontrammo un ragazzo, davvero carino, hm.. ok alex ricomponiti.
si avvicinò a me e sissi e quest'ultimo mi porse la mano che io ovviamente strinsi nuovamente per la 2?3? volta boh

"ciao, molto piacere luca, o anche lu come preferisci tu, dovremmo essere fratellastri, lo so è difficile." a quelle parole abbassai il viso e lui me lo alzò con due dita e mi disse "non preoccuparti sarà difficile ma per qualunque cosa, io e sissi ci siamo." io sorrisi e lui tentò di abbracciarmi ma io rimasi fermo sul posto ma poco dopo ricambia, sissi mi accompagnò in stanza ed era bella davvero questa stanza, era enorme.
"se ti serve qualcosa, io e luca ci siamo, a-ah e la notte se senti rimori non farci caso è nostro fratello più grande, a dopo alex!" se ne andò e mi sorrise

mi misi sul letto e disfai le valigie.. pensai ad una cosa ma mio padre non aveva tre figli?.. scuotei la testa, magari l'altro era fuori ma questi non sono problemi miei.
presi il libro e iniziai a leggere ma quasi era ora di cena
"a tavola ragazzi" urlò la donna di mio padre, non ricordo manco come si chiama me?melissa? boh, mi alzai dal letto e posai il libro su esso scesi le scale e nel mentre incontrai sissi
"com'è la stanza?" mi chiese "bella davvero" dissi io mentre arriviamo a tavola e ci sediamo, mi metto di fianco a sissi

"allora ale, come ti trovi nella tua nuova casa?" mi guardò la donna ed io mi limitai a sorridere falsamente "bella, non sono abituato ma spero di abituarmi .." dissi con lo sguardo sul piatto e mi resi conto che avevo finito il libro quindi spiccicai due parole "sapete dove posso trovare una libreria?" dissi alzando lo sguardo "vuoi che ti ci accompagno?" disse Luca, feci di no con la testa volevo andarci da solo "si, se vuoi ti do le indicazioni, ci vado spesso!amo leggere" mi guardo con uno sguardo perso sissi, mi limitai ad annuire così appena finito di mangiare mi alzo e seguo sissi.

"allora Alex, la libreria è facile da trovare, sta in fondo alla piazza tu giri a destra e dovresti avercela davanti" mi disse sissi, "grazie davvero sissi" mi fece come un cenno di non ringraziarla così uscii di casa e mi avviai per questa piazza strana, vidi la libreria appena girato a destra ed entrai, la strada per tornare a casa era lunga, quando arrivai alla libreria c'era ancora quel poco di luce sta di fatto che entrai nella libreria e mi immersi dentro a tutti quei libri stupendi, ma dovevo cercare il mio così detto amato libro.

dopo aver comprato il mio amato libro esco dalla libreria, inizio a fare strada quando mi dimentico di aver lasciato il telefono a casa.. cazzo e ora come faccio pensai e mi diedi dell'idiota da solo, sbuffo e noto dei ragazzi fermi ero sul bordo se andargli a chiedere indicazioni o no..nel caso la mia testa mi dice di sì quindi mi avvicino
"ei.. mi sono perso per aver dimenticato il telefono a casa, posso chiedervi una cosa?.." mi sono maledetto in quel momento.

"si dicci pure" disse una ragazza vestita bene con dei jeans stretti sulle cosce bassina ed una maglietta lunga portata davanti "dovrei andare in via ****" dissi e lei fece cenno ad un ragazzo(?) di scendere dalla macchina, cazzo.. il ragazzo scende dalla macchina con una ragazza seguito da lui che si avvicina a me e mi sorride, vabbe ok "da quanto stai lì?" mi disse ed io degluti a vuoto "d-da oggi.." balbettai...che idiota sono.
"ti posso accompagnare io" disse in modo freddo, hm- non mi fido tanto ma se mi accompagna a casa buon per me

"v-va bene hm" gesu ma perché balbetto Santa Maria, iniziò a camminare ed io stavo fermo per poi iniziare a camminare e seguirlo, stavo pensando ma il primo figlio di mio padre? sospirai e lui si girò a guardarmi io ricambiai lo sguardo ci guardammo per pochi minuti finché io non distolsi lo sguardo e dissi "senti ma, tu com'è che conosci questa via??" dissi e lui mi guardò sorridendo "perché li sta mio padre, anche se non lo considero propio padre" si confessò con me

"ah, quindi tu sei il figlio di... mio p-padre..." mi confessai ed lui mi guardò stupito fermandosi sul posto quindi mi fermai pure io e mi avvicinai a lui che sorrise d'istinto "sei il famosissimo Alessandro" mi squadrò dalla testa hai piedi ed io deglutì a vuoto "l-Luigi?" balbettai, ma che idiota sono? "l'inimitabile" sorrise ed io accennai un lieve sorriso all'ingiù.

ci misimo a parlare del più e del meno, era simpatico devo dire, ma sembrava una specie di playboy quindi gli sarei stato alla larga ma non troppo.
"allora ale, torniamo a casa?si staranno chiedendo di te, di me no, lo sanno che ritardo sempre" oh, non pensavo lo dicesse "s-si andiamo.." ci rimisimo a parlare mentre camminavamo e non ci siamo accorti che siamo praticamente arrivati casa.

entriamo praticamente assieme in casa e sissi e luca mi stavano aspettando sul divano che sono corsi immediatamente da me, noto Luigi alzare gli occhi al cielo e andarsene in camera..
"mi hai fatto prendere un colpo" "cosa facevi con lui?" la ragazza mi guardò preoccupata quando pronunciò le parole ed io guardavo luca e gli dissi "stavo con lui perché mi ha riaccompagnato a casa, ho lasciato il telefono a casa e mi ero leggermente perso"

tirarono entrambi un sospiro di sollievo ed io feci spallucce quando mio padre è melissa ci chiamarono a tavola quindi noi andammo a tavola, non avevo granché di fame, guardavo altrove e notai le scale della casa mentre luigi scendeva le scale, dio sembrava un dio greco..gesu ma che cazzo penso.
era vestito con solo dei pantaloni lunghi neri e una giacchetta senza la maglietta di sotto

passò dietro di me e mi passò una mano sulla schiena, rabbrividì al suo tocco ma continuai a mangiare..

spazio narratrice •

CIAO!! spero che la storia vi piaccia davvero tanto, grazie tante se leggerete questa storiella enniente bacioni<3

Mi fidavo di te. - Stryse !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora