Prologo

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-Allora andiamo?- esclamai
-Dove?-
-Dai, Tom, a giocare sullo scivolo-
-Dai, andiamo sull'altalena-
-Decido io, stavolta- urlai, sull'orlo del pianto
-Sai che solo i deboli piangono?-
-Non è vero invece, piangere è liberatorio, dovresti farlo anche tu-
-Invece mio padre dice che solo i deboli piangono- disse
-Beh, tuo padre non ne capisce assolutamente nulla.-
-E chi sei tu per ribadirlo?-
-La tua migliore amica.- ribadisco.

La felicità sta nei piccoli gesti, nelle piccole parole, nei piccoli attimi e se solo lo avessi saputo prima, non mi sarei mai arrabbiata con Thomas per poi non vederlo mai più.

Non so più niente di lui, i suoi gusti musicali, se il suo cibo preferito sia ancora la pizza, se la sua bevanda preferita sia ancora la Coca Cola, il rapporto con suo padre, i suoi voti a scuola, se ha qualche altra migliore amica o migliore amico, se ha una ragazza o un ragazzo. So solo che si è trasferito a Los Angeles a causa del lavoro di suo padre e non so nemmeno se ritornerà nel Michigan...

Mi manca tanto

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