concedimi

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🔊vi consiglio di mettere in sottofondo ''concedimi'' di matteo romano

' ' e ti ritrovo nei discorsi a metà
nei tragitti senza meta
ferma l'auto, scendo qua ' '

Appena dopo essersi chiuso lo sportello dell'auto alle spalle lo avvolse una strana sensazione,all'altezza petto,come se fosse in tensione per una motivazione ben precisa,quando in realtà doveva essere solo una semplice uscita.

L'odore che lo circondava gli era piuttosto familiare,ed era piacevole,era come se lenisse parzialmente il dolore per lo più psicologico che lo stava lentamente lacerando.

perchè il suo cervello doveva continuare a ripresentargli tutti quei ricordi così spesso?

Non ebbe nemmeno il tempo di esplorare i dintorni attraverso le sue cristalline iridi che subito gli salì alla memoria quello che aveva vissuto con lui in tutti gli angoli di quel luogo.

christian
christian
christian

Decise di iniziare a camminare per dar modo ai ricordi di accompagnarlo in una delle sue solite passeggiate curative.

Transitò davanti alla sua pizzeria di fiducia,vide un paio di coppie scambiarsi effusioni e pensò che forse allontanarsi dal centro non sarebbe stata una brutta idea.

Rivedeva il moro seduto a quel tavolo che affacciava sulla strada,con una margherita davanti e la mano protesa verso la sua,con l'intento di tenerle incrociate per il resto della serata.

Oppure sulla panchina volta a sinistra verso un negozio di bambini nella piazza del paese.
Quella vetrina dinanzi alla quale avevano fantasticato milioni volte.
I vestiti che avrebbero comprato ad un loro futuro bambino,alle corse di notte per i medicinali necessari in preda ad un improvviso attacco di febbre o mal di gola,al tipo di felpa che avrebbe preferito,se col cappuccio oppure senza.

Seduto sul muretto con le gambe a penzoloni e la testa appoggiata sulla sua spalla a programmare quello che avrebbero voluto fare la prossima estate,organizzando i mezzi e anche i tempi che si sarebbe rivelati più comodi ed adatti.

E anche sulla parete bianca accanto alla quale persisteva un cartello dello STOP,il posto in cui si erano scambiati il loro primo bacio.
Si ricordava che al tempo era stato di un rosso vivido e lampante,invece ora era spento e rovinato,un po' come lui.

Era stanco,esausto,ne aveva fin sopra i capelli eppure la sua mente non voleva proprio saperne di cacciarlo via,definitivamente.

I sensi di colpa erano ancora troppi,per quello che era successo tra loro,nonostante fosse passato molto più del tempo necessario per lasciarsi alle spalle lui e quella situazione nel complesso.

Quello che mattia aveva fatto in passato,nei suoi confronti,non era stato per nulla corretto,giusto,esatto ma sopratutto per nulla da lui.

Tutti si fidavano di lui era una delle persone più buone,solari e rassicuranti che conoscessero,chi si sarebbe mai aspettato una cosa simile.

E il biondo lo sapeva,infatti ai tempi dell'accaduto era stato il primo a stupirsi di sé stesso appena dopo aver realizzato.

prima c'era stata la tristezza
seguita dalla rabbia
poi dall'indifferenza
che fu a sua volta seguita nuovamente da altra tristezza,tanta.

Dopotutto era sicuro che quel bacio scappato in discoteca con un altro non era stata l'unica motivazione per cui,dopo due anni di relazione,era stato prima scaricato attraverso un messaggio e poi deriso in giro,con chiunque capitasse in tiro.

Ma nonostante la convinzione,data la situazione attuale si riduceva a pensare di essere stato solo lui l'artefice della loro rottura,privandosi dell'unica cosa che lo facesse sentire vivo.

Attualmente ripensare a tutto quello,non gli provocava alcuna reazione positiva,entrava in uno stato di trance in cui era completamente incontrollabile,ma non diventava violento,no,
semplicemente non era più cosciente di sé stesso e della sua reale persona paragonandosi ad una nullità assoluta,ad uno sbaglio umano,alla peggior creatura nata.

Faceva si che la sua bella personalità e il suo buon cuore passassero in secondo piano,e tutto ciò lo stava piano piano portando ad uno stato morale per nulla favorevole che lo riduceva,frequentemente,ad uno straccio.

Quando la notte scendeva,era solito chiudersi in sé stesso per lasciare che quell'amaro loop si riproducesse nella sua testa e come un burattino lo conducesse a numerose lacrime e grida soffocate nel cuscino.

Non capiva come tutto quell'amore che aveva provato e in parte ricevuto potesse essersi tramutato in tale sofferenza in così poco tempo,ma poi ci pensava,e come uno stupido si dava la colpa ingigantendo ogni volta,di poco,quella ferita preesistente situata al centro dell'organo che faceva sempre più male di tutti: il cuore.

Non riusciva a capacitarsi di come quel rinomato ed idolatrato sentimento,che prende il nome di amore,potesse avere precise conseguenze,capaci di condizionarti sotto il totale degli aspetti.

Mattia aveva capito da poco cosa significasse amare eppure quella sera fu ancora più sicuro che lo aveva fatto e seppur involontariamente stava continuando a farlo,solo in modo diverso,in modo perso,triste,deluso e rassegnato.

ma d'altra parte anche consapevole.

dopotutto,non può essere sempre rose e fiori no?

Il suo campo però era arido da troppo e non vedeva fiore,di alcun tipo,da tempo.
questo non era giusto.
non se lo meritava.
Pensava, durante quei pochi attimi di lucidità che raramente riusciva a trovare, mentre rifletteva sempre sulla solita situazione e provava a riviverla in modo differente ma sempre con lo stesso finale.

Era sempre stato il primo a calpestarlo,trascurarlo e denigrarlo quel campo,sotto qualsiasi aspetto esistente.
pensando a quanto fosse quello l'unico comportamento da adottare,l'unica scelta possibile.

dopo tempo aveva invece provato a rimetterlo in piedi in qualche modo,a far si che potesse tornare a generare una casuale tipologia di vegetazione,ma era stato tutto inutile dato che la sua coscienza continuava a riportarlo alle dolorose scene in cui danneggiava,almeno in parte,i campi altrui per lo più inconsapevolmente.

Mattia non sapeva più come fare,le aveva provate tutte,ma ogni suo tentativo lo aveva guidato inevitabilmente verso la problematica iniziale al massimo con qualche consapevolezza in più.

Secondo te,cosa deve fare mattia?

Ripartire,da sè,e tentare l'ennesima soluzione sperando sia quella giusta o aspettare fin quando qualcuno non riesca a far rinvigorire nuovamente il suo campo?

per poi lasciare che si inaridisca nuovamente magari.

chi è mattia?

siamo tutti mattia.

in corpi diversi.

con vite diverse.

e personalità diverse.

Abbiamo tutti quella persona che ha preso il composto del nostro terreno facendone il peggior uso possibile per poi buttarlo in terra fingendo addirittura sia giusto.

Che ci ha portato a credere di essere la peggior persona al mondo,e fatto cadere infondo ad un abisso dal quale non riuscivamo a scorgere alcuna luce.

Che ci ha resi impotenti e incoscienti sotto tutti i punti di vista,completamente piegati al suo volere,al suo parere.

Perciò,questa storia ha un nome,è Christian.

Invece,qual è il tuo?

' ' stesso gioco, scacco matto
hai di nuovo vinto tu
diamo in stallo un'altra volta
persi dentro a questo loop ' '

stupido-os zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora