Ogard camminava verso il tempio del Consiglio degli Anziani, intrappolato in vestiti sfarzosi, pesanti, assolutamente, e senza alcun dubbio, da cerimonia. In teoria avrebbero dovuto farlo assomigliare ad un Dragone dei tempi antichi, comprese scaglie con tutte le sfumature di rosso immaginabili, il colore della sua Casata.
Sembrava un lampione ambulante ricoperto di pezzettini di vetro che accecavano chiunque lo guardasse... per sua fortuna. Un codazzo di gentaglia seguiva Ogard e un gruppetto di ragazzi conciati come lui, ognuno in colori diversi.
Quel giorno sarebbero stati Risvegliati, e come era stato ripetuto loro fino alla nausea, Sirrion li avrebbe Marchiati come parte del suo Popolo.
Lui arrivò davanti alla scalinata del tempio, dove lo aspettava tutta la sua famiglia: sua madre, membro del Consiglio del Clan e sua sorella maggiore, Ayra. Suo padre era ancora impegnato in una missione diplomatica a Nord, ma aveva mandato lunghe lettere piene di orgoglio e fiducia per sostenerlo durante la cerimonia.
Se fosse riuscito a superare le prove, sarebbe diventato un guerriero della sua Casata, e finalmente Ayra, avrebbe smesso di chiamarlo "ciccipucci". Lei lo guardava con affetto per niente dissimulato. Era così solo con lui: con gli altri dimostrava di essere una guerriera fredda e competente. Aveva battuto più sfidanti di chiunque altro con qualunque arma e in qualsiasi terreno, nonostante la sua giovane età: solo 54 anni.
Aveva "studiato" tanto per arrivare fin lì, bruciando intere giornate a imparare i 498 nomi di antenati, guerrieri, sacerdoti, sguatteri, servetti e inservienti della sua Casata. Alla fine, quando era stato certo di averli imparati tutti aveva "accidentalmente" incenerito il libro.
Riuscì, avanzando grazie a gomitate e spintoni, ad entrare nel salone del Tempio.
Prima di inginocchiarsi davanti all'altare lanciò un rapido sguardo a Branwen, che gli sorrideva composta con in Marchio di Suryan che le scintillava sulla fronte.
I sacerdoti incominciarono a entrare con il loro passo lento e solenne. Per ultimi vennero i Risveglianti, che si posizionarono davanti a loro.
A Ogard toccò quello che aveva soprannominato "faccia di pietra": il più importante di tutto il Clan, Katawi.
Dita viscide e fredde gli presero le tempie. Dopo poco tempo, sentì una forza estranea invadere la propria mente, cercando, scavando sempre più in profondità alla ricerca della Scintilla che avrebbe risvegliato la sue eredità di Drago. Poi più nulla.
***
Quando Ayra lo vide svenire, prima pensò che fosse una mammoletta, dopo cominciò a preoccuparsi sul serio.
Nel Tempio la gente mormorava, cupa indicando il corpo svenuto di Ogard, spettegolando spudoratamente sulle sulle sfortune della loro Casata.
- Prima una figlia traditrice, ora persino il bambino è stato rifiutato dal Dio. Non mi stupirebbe che si venisse a sapere una discendenza elfica o qualcosa di simile. -
- Spero che 'Hanat comincerà a rigare dritto, si sa, la mela non cade mai lontano dall'albero -
Sussurravano le matrone con sguardi di sussiego.
Lo portarono a casa in carrozza, mentre lei cercava di capire che cosa fosse successo. Sua madre litigava con i sacerdoti, cercando di negare l'evidenza.
- Ehi, fratellino, ci sono qui io! Vedrai che andrà tutto bene. - gli sussurrava Ayra accarezzandogli la fronte dolcemente.
I sacerdoti li scortarono a casa senza tante cerimonie, dicendo che avrebbero spiegato tutto quando Ogard non sarebbe stato più in pericolo di vita. A quelle parole la madre si infuriò ancora di più, minacciando i presenti.
***
Quando si svegliò sentì un dolore acuto alla testa. Chiuse forte gli occhi e strinse
i denti per non mettersi a urlare.
D'un tratto i suoi ricordi si riversarono come una cascata nella sua testa. Potevano essere passati ore o giorni dalla Cerimonia del Risveglio.
Ora era finalmente un Guardiano? Cos'era andato storto?
Avrebbe voluto mettersi a piangere. Perchè proprio a lui?
Si alzò e, barcollando, arrivò alla porta della sua camera. Stava per aprire, quando sentì delle voci che discutevano ferocemente provenire dall'anticamera. Una era di sua madre, mentre l'altra non la riconobbe.
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Ajagara
FantasyOgard è un Guardiano: discendente dei draghi, antichi Dei che popolavano il pianeta. Arrivato all'età di 15 anni umani, in cui di solito si acquisivano i poteri con il Risveglio, lui non cambia e resta un normale ragazzino. E' costretto a fuggire n...