10/06/2006

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Chapter 7.

10/06/2006

Caro diario,
oggi c'è stata la partita di fine anno di hockey. È stato stupendo.
All'inizio la mia squadra era in svantaggio, allora appena finì il primo tempo, Kendall e Carlos sono scesi in campo, hanno abbassato i pantaloni e hanno dimenato il sedere davanti alle facce degli avversari.
Io e Hortence ci siamo guardati stupiti e divertiti allo stesso tempo.
"Lo fanno per scaramanzia" ha affermato ridendo.
Il coach voleva eliminare la nostra squadra, ma alla fine non lo ha fatto, anche se ne sarebbe valsa la pena.

Rientrate entrambe le squadre in campo, abbiamo recuperato alla grande e 10 minuti prima alla fine del tempo eravamo in pareggio.
È stata tutta una questione di attimi.
Il disco era in possesso di Kendall, infatti tutti lo avevano circondato.
Un'occhiata a Carlos, poi a me.
L'ultimo passaggio era fatto, avevo io il disco.
Pensavo di passarlo ad Hortence, ma Kendall aveva avuto fiducia in me, non potevo deluderlo.
E così ho segnato. Avevamo vinto.
I ragazzi hanno esultato e mi hanno sollevato con fare vittorioso.
Il più bel giorno della mia vita.

Kendall ha fatto bene a fidarsi di me, li ho portati alla vittoria, e forse dovrei dare retta anche a papà, magari un giorno sarà lo stesso.

Fu quello l'episodio che direzionò James, verso la strada del suo egocentrismo. Fu un cambiamento graduale: dalla fiducia che non aveva mai avuto verso sé stesso, ai gradini della scala di una gratitudine verso di sé. Ma quella era solo una falsa sfaccettatura che aveva creato come illusione  per sé stesso, in modo da poter credere che non avesse bisogno di nessuno, specialmente di suo padre, di cui unico pensiero riusciva sempre a riportarlo con i piedi per terra.

Caro diario - James Diamond | Written by EneriJ_6Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora