Pax Dei n.⁰ 22

Capitolo 1: Ordine di risveglio

Coordinata astrale Settore Gs: 10,12-13.

A perluastrare questa zona vi è una sola corazzata attualmente immersa nello spesso strato di metallo liquido che la protegge da possibili collisioni con gli asteroidi.

Vige il silenzio e l'immobilismo più totale in tutto lo spazio circostante. Ad un tratto però un segnale viene rilevato e dalla corazzata si attiva una voce "INDIVIDUATO INCUBUS IN MOVIMENTO A 0.7 ANNI LUCE DI DISTANZA, CONFERMATA INFRAZIONE DELLA BOLLA DIMENSIONALE, AVVIO PROTOCOLLO DI RISVEGLIO DELL'EQUIPAGGIO".

I membri dell'equipaggio sono stati tutti ibernati in attesa di questa emergenza, sono tutti addestrati e ben consapevoli delle loro direttive; passano soli pochi minuti, il tempo necessario per far riprendere conoscenza e mettersi ai posti di controllo.

<<Capitano Eleazar qui al comando, tutti in posizione e pronti. Iniziate con la procedura di riassorbimento del metallo liquido>> il metallo liquido si contorce vorticosamente e si riaddenza e si convoglia al suo interno rivelando la corazzata che stava proteggendo, la Belphagor.

<<Riassorbimento quasi completato>>
<<Bene. Controllate tutti gli altri sistemi della nave>>
<<Controlli completati, tutto è rimasto attivo ed in fase di risparmio energetico, possiamo partire immediatamente alla conclusione della procedura di riassorbimento>>

Il metallo liquido viene aspirato e conservato in un serbatoio interno della nave, la Belphagor è gigantesca, lunga mezzo kilometro e la circa 100 metri ha un rivestimento appuntuto e oblungo ideato per fendere lo spazio e viaggiare saltando tra stati di esistenza.

<<Riassorbimento completato>>
<<Immesse le coordinate per l'Incubus, è molto lontano, circa 0.7 anni luce e si sta allontanando>>
<<Capitano ho individuato un'intersezione spaziale che ci porterebbe molto vicini al bersaglio, possiamo usare il motore a curvatura per raggiungerla, il perimetro della bolla dimensionale è a soli 500 kilometri di distanza>>
<<D'accordo allora, manovra di curvatura, ci immergeremo nello spazio denso per il tempo necessario ad aumentare velocità inerziale fino a raggiungere l'intersezione per agganciarci>>

I giganteschi motori della Belphagor si azionano, la corazzata viaggia ad una velocità pazzesca raggiungendo il perimetro imterno della bolla dimensionale in cui si trovano in soli 8 minuti. Arrivata alla fine della bolla dimensionale la corazzata atterra sull'interno della bolla infrangendola e creando delle onde di spazio denso che illuminano tutta l'area circostante di innumerevoli colori; le onde di spazio denso inoltre reagiscono con reazioni chimiche che avvengono nello spazio vuoto cristallizzandosi e fondendosi in continuazione, lo spazio denso è cancerogeno per qualunque materiale lo tocchi, la Belphagor tuttavia è stata costruita con il fondo rivestito in una speciale lega di metallo che riesce a rigenerarsi in continuazione e resistere dunque alle reazioni dello spazio denso.

Lo spazio denso di fatto non è altro che l'area che delimita una bolla dimensionale dall'altra ed è composta da tutta la meteria esistente compressa e messa sotto pressione (da qui il nome spazio denso).

<<Immersione nello spazio denso esterno alla bolla, dobbiamo sfruttare la curvatura dello spazio>>

La Belphagor si immerge quindi all'interno dello spazio denso ma non può restarci a lungo, infatti anche se il fondale può resistere per giorni interi non si può dire lo stesso per il resto della nave che è di un metallo più malleabile per una migliore navigazione nello spazio (corazzate del genere infatti sono solo per il combattimento ed il viaggio all'interno della bolla dimensionale, cioè nello spazio vuoto). Ad ogni modo la corazzata raggiunge la curvatura dello spazio creata da una distorsione della bolla dimensionale che permette di viaggiare rapidamente verso un punto preciso dell'universo, lo spazio infatti è relativo così come lo è anche il tempo, il quale a sua volta è solo un diverso aspetto dello spazio stesso, e le curvature dello spazio permettono agli oggetti di viaggiare più velocemente similmente a come accade ad una barca in un fiume che va verso valle.