Capitolo 2: Ordine di avanzamento

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"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"
I soldati avanzano verso i Succubi cantando in coro una canzone per incitarsi a vicenda.

"COMEDITE CARNEM MEAM, BIBITE SANGIUNEM MEUM"
Sono soldati segnati dalla croce, seguono gli ordini dettati dalla corazzata e sono abili combattenti, il loro unico scopo è annientare Succubi, Incubi e tutto ciò li ostacola.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"
Solo un soldato non partecipa al coro, il numero 22, il suo è un silenzio imposto ma la sua mancanza di parola si compensa con un'indole feroce e violenta; come tutti i suoi commilitoni utilizza la mitragliatrice e la spada per attaccare ma lui è l'unico che avanza a testa bassa verso il nemico tuffandosi persino nei folti gruppi di Succubi senza attendere supporto.

"ANIMAE DAMNATORUM NE MISEREARIS, DA MIHI VIM UT DESTRUAS, SALVA ME A PECCATO MEO"
Numero 5 cade in battaglia dopo alcuni minuti dall'inizio del conflitto, viene trafitto dalle corna di un Succubus volante, insieme a lui cadono altri crociati; a prendere il posto di comamdo dei crociati vi è numero 12 ma viene schiacciato dai colpi di un Succubus gigante, è quindi la volta di numero 46 ma viene abbattuto dai colpi di aura, poi vi è numero 33, poi numero 28, e così via e così via. Molti sono i crociati a cadere, ma ancor di più sono i Succubi a morire.

"DA MIHI LUX INFINITA, FAC HUNC SERVUM TUUM ALIMENTUM"
I crociati riescono a sfondare le linee nemiche, i Succubi si distinguino in diverse tipi a causa dalle diverse mutazioni che subiscono, ad esempio vi sono alcuni che hanno ali fatti di carne, altri hanno membra più spesse e resistenti ed altri ancora sfruttano la loro massa muscolare più sviluppata; a distinguerli vi è anche la parvenza di senno tra un Succubus e un altro, chi è più mentalmente stabile ha rimembranze delle sue memorie e molti tra questi erano manipolatori elementali e dell'energia spirituale, queste loro abilità si sono intensificate poi con la loro reincarnazione nello spazio denso. Ma di fatto rimangono mostri che agiscono per istinti.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, DA EIS PACEM, ACCIPE PACEM MEAM"
Sangue e frammenti di carne ricoprono i bianchi mantelli dei crociati, le loro armi sono bollenti e i loro scudi sono ammaccati, le spade non sono usate propriamente come armi bianche ma solo per trafiggere i corpi nemici ed attivare le 3 rune incise sulle lame: la prima runa, kenaz, purifica i corpi dei peccatori, rende la materia facile da tagliare e separa l'anima dal corpo di chi viene trafitto; la seconda runa, sowelu, assorbe il potere dei nemici il quale viene immagazzinato all'interno della lama che è fatta di un materiale conduttore per l'energia, se il Succube utilizza una particolare tecnica elementale nel momento della purificazione allora la runa assorbirà quella tecnica elementale, in caso contrario assorbirà la sua energia spirituale; la terza runa, othilia, eredita il potere sottratto nella lama e lo rende utilizzabile fino ad esaurimento da parte del crociato. In questo modo anche se i crociati non sono manipolatori della materia e della forza spirituale (aura) possono ugualmente attingere a quella forza sottraendola ai loro nemici.

"CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA, CORPUS ET ANIMA"
Il canto dei crociati si esaurisce, la battaglia è vinta, non rimane più nessun Succubus in piedi nell'area, numero 22 rimane con lo sguardo fisso verso i brandelli di carne dei peccatori.

In totale sono caduti solo in questo scontro 24 crociati, 6 di questi erano comandati che si sono susseguiti; a decidere quale crociato ha il compito di comamdare gli altri è un sistema di merito, tutti loro hanno un punteggio cumulativo basato sulla valutazione in battaglia, colui che ha il punteggio più alto comanda di diritto ed alla sua morte viene sostituito dal successivo, il comandante in carica al momento è il numero 14. I sopravvissuti si radunano ed attendono i compagni caduti che resuscitino. Le corazze dei crociati si rigenerano dopo poco tempo ed insieme ad esse anche i loro corpi, i cadaveri dei loro compagni morti vengo aggruppati e lentamente riprendono vita pronti a continuare la loro missione, anche se con il loro punteggio azzerato. Questa è l'Indulgenza, una realtà che i crociati in parte ignorano, è per via dei cordoni che li lega alla corazzata se possono tornare in vita sebbene nessuno sappia di preciso come funzioni, ma sanno di certo è opera del divino se sono lì a perseguire la sua missione ed egli giudica il loro operato dividendoli tra più meritevoli e meno meritevoli.

Numero 14:<<Tutta la squadra è operativa Belphagor, chiedo il permesso di proseguire verso l'Incubus>>

Eleazar:<<Permesso accordato, fate attenzione, secondo i dati dello scanner l'Incubus sta riposando ma sta anche generando numerosi Succubi, li incrocerete durante il cammino>>

Numero 14:<<Ricevuto, non ci coglieranno di sorpresa>>

Numero 45:<<Comandante abbiamo un problema, 22 non riesce a parlare>> numero 45 e numero 22 si avvicinano al comandante.

Numero 14:<<Numero 22... dopo il risveglio i ricordi sono spesso confusi ma ricordo male o tu ti stavi ribellando agli ordini durante l'ultima battaglia contro l'altro Incubus?>> -numero 22 fa un cenno con la testa- <<Quindi è vero che non riesci a parlare?>> -numero 22 scuote la testa- <<Capisco, capitano Eleazar continua a ricevermi? Numero 22 ha un problema alla voce>>

Eleazar:<<È probabile si tratti solo di un problema causato dalla rigenerazione al suo risveglio, finita la missione verrà visitato da un medico a bordo prima di essere ibernato di nuovo, non dateci peso, se sarà al comando comunque può dare ordini tramite il terminale apposito al braccio, voi continuate>>

Le comunicazioni tra la corazzata ed i crociati sono condivise tra tutti i crociati.

Numero 14:<<Bene, hai sentito no? Non preoccupiamoci, intanto mi rivolgo a tutti, CONTINUIAMO AD AVANZARE>>

Pax Dei n.⁰ 22Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora